Bosch Biturbo: batteria e motore per cordless più potenti

Bosch Professional ha recentemente lanciato sul mercato la nuova gamma di elettroutensili Biturbo.
Il particolare nome fa riferimento a due nuove tecnologie capaci di “mettere il turbo” alle operazioni comunemente svolte con gli elettroutensili a batteria.

Due nuove tecnologie: più potenza e più autonomia

Animazione elettroutensili Bosch Biturbo batteria 18VLa prima novità è legata ai motori con tecnologia brushless e magneti al neodimio che consentono di erogare fino a 1.800 W (potenza tipica di elettroutensili con cavo) e al flusso ottimizzato dell’aria.

Nuove anche le batterie Coolpack 2.0 da 18V: pur mantenendo la compatibilità con i modelli precedenti, offrono fino a 8 e 12 Ah per sfruttare tutta la potenza disponibile nei nuovi elettroutensili.

L’intercambiabilità resta un punto a favore di Bosch Professional, che garantisce l’utilizzo delle nuove batterie anche su dispositivi “datati” e permette di utilizzare le batterie più vecchie anche su quelli nuovi (naturalmente in questo caso la potenza a disposizione non sarà quella massima possibile, visto il minor numero di Ampere delle precedenti batterie).

I nuovi elettroutensili Biturbo da 18V

La gamma Bosch Professional si è dunque arricchita con le nuove batterie Coolpack 2.0, ma anche di una serie di nuovi elettroutensili Biturbo. Vediamo quali sono.

Sega circolare a immersione GKS 18V-68 GC Professional – Utensile a batteria dalle eccellenti prestazioni di taglio, del tutto equivalenti a quelle di una sega circolare a filo da 1.800 Watt. Eccellente ergonomia grazie alla nuova impugnatura supplementare, per un controllo ideale in qualsiasi posizione di taglio. Risulta di semplice impiego grazie alla pratica e intuitiva regolazione della profondità.

Smerigliatrice GWX 18V-15 SC Professional – La nuova smerigliatrice angolare a batteria con il sistema di cambio X-Lock è del tutto equivalente ad un utensile a filo da 1.500 Watt. Assicura un taglio più rapido del 50% e una maggiore asportazione di metallo.
Non necessita di attrezzi per la sostituzione del disco, quindi non c’è rischio di perdere la chiave. Massima la sicurezza grazie al sistema di frenatura X-Brake e alle tecnologie KickBack Control e Drop Control, basate su sensori.

Martello GBH 18V-45 C Professional – Offre 12.5 Joule di potenza del colpo con potenza sufficiente perfino per le applicazioni di demolizione più complesse.

Risulta più leggero rispetto ai martelli a filo con pari caratteristiche, anche con batteria ProCORE18V 12.0 Ah inserita, grazie al motore ottimizzato. La funzione KickBack Control riduce il rischio di contraccolpi in caso di bloccaggio imprevisto dell’accessorio.

Rodatrice radiale GCM 18V-216 Professional – Si tratta di un elettroutensile con prestazioni equivalenti a quelle di una troncatrice radiale a filo da 1.600 Watt.
Il peso risulta contenuto grazie all’alimentazione con una singola batteria da 18 Volt ed è in grado di lavorare fino a una profondità di taglio di 70 mm.

Costruzioni e impianti alla prova del superbonus

“Peccato, stavamo andando bene”. Impossibile parlare di costruzioni e impianti oggi senza evocare lo spettro di quella crisi a più riprese che sembrava ormai alle spalle. Poi è arrivata la pandemia, che ha rimesso in discussione anche le dinamiche più consolidate della nostra economia.

Ma il nostro secondo approfondimento dedicato al 6° Rapporto congiunturale e previsionale “Il Mercato dell’Installazione Impianti in Italia 2020/2023” del Cresme guarda al futuro. Ovvero alla pars construens – è proprio il caso di dirlo – delle opportunità generate dal superbonus 110%.

Costruzioni e impianti in lockdown

Prima, una doverosa digressione sull’impatto del covid-19. Nel complesso, il 2020 disegnato dal Cresme costerà all’Italia una flessione dell’8,6% degli investimenti in costruzioni rispetto all’anno precedente.

In particolare:

Balza all’occhio, nel dettaglio delle perdite, l’ambito residenziale: -11,9% del nuovo e il -13,1% delle ristrutturazioni. Alla luce di questo trend assume particolare rilevanza il superbonus 110%, l’altro grande protagonista (potenzialmente positivo) di questo strano 2020.

Il potenziale del superbonus nel rischio sismico

L’avvento del superbonus

Cosa è accaduto al mercato dopo l’annuncio dell’imponente incentivo? “In prima battuta abbiamo registrato un clima di attesa sull’operatività della misura – spiega Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme -. Dunque, un rallentamento degli investimenti che va a sommarsi a quello generato dallo stop delle attività economiche”. Ma il potenziale c’è: il mercato complessivo potrebbe valere mille miliardi di euro per i soli interventi legati al rischio sismico.

La dettagliata analisi tiene conto di un insieme di parametri legati alle zone vulnerabili. Parliamo di 4 miliardi di metri quadrati e 10,8 milioni di edifici, 2,5 dei quali a rischio elevato e 3,4 a rischio medio.

Edilizia ai blocchi di ripartenza

La nuova normativa delinea scenari differenti, ma gli esperti concordano nel proiettare la possibile ripresa oltre il 2021. In particolare, se il superbonus venisse prorogato al 2022, potremmo ipotizzare un ritorno ai livelli pre covid, con una crescita del 9,4% sul 2021. Percentuale trainata dalle riqualificazioni, al +12%, un po’ meno dagli investimenti in nuove costruzioni (+4,2%).

“Sarà il settore residenziale con le unità mono o bifamiliari, che godono di un processo decisionale più rapido, a trainare gli incentivi – precisa Bellicini -. Importante anche l’accesso alle nuove tecnologie: le imprese del settore devono attrezzarsi per rispondere alle esigenze di una domanda sempre più integrata”.

Costruzioni e impianti: dinamica complessiva secondo il 6° rapporto Cresme

Notizie dal fronte impiantistico

Torniamo al settore impianti, sempre più rilevante per il mondo costruzioni, nel settore privato come nelle opere pubbliche. Quanto vale il mercato degli impianti in Italia? Il 2019 vantava una produzione nazionale di 34,2 miliardi di euro, di cui 22,1 miliardi di export e 12,1 miliardi sul mercato interno. Per un quadro finale da 35,2 miliardi di euro comprensivo dell’apporto di canali distributivi, acquisizioni e installazione.

Nel 2020, la dinamica complessiva degli impianti per gli edifici scende dell’8,9%, percentuale pronta a generare un duplice futuro. Ipotizzando che per il vero rimbalzo si debbano attendere due anni, al 2022 potremmo parlare di:

Costruzioni e impianti: il futuro è digitale

Infine, con o senza superbonus la domanda nei prossimi anni sarà sfidante. Perché gli impianti si fanno sempre più integrati e le tecnologie digitali attraversano ormai tutti gli ambiti applicativi.

Tra i prossimi driver del mercato dell’installazione:

Le potenzialità sono enormi, lo si evince dai dati, ma la partita resta complessa e va giocata in qualità. E non riguarda solo l’andamento della pandemia. Secondo gli esperti del Cresme, tanto dipenderà dalla capacità degli attori della filiera di elaborare adeguati modelli di offerta nonostante i “pending” normativi e strategici ancora da chiarire.

GEN24 Plus di Fronius, l’inverter ibrido a prova di futuro

Gestione del fotovoltaico, accumulo, alimentazione di backup, riscaldamento, mobilità elettrica: tutte funzionalità che in una moderna casa sono ben gradite. Ma come integrare tutto in un unico impianto?

Per dare una risposta a questa domanda Fronius ha sviluppato l’inverter ibrido trifase Symo GEN24 Plus, una soluzione “tutto in uno” compatta e versatile per l’approvvigionamento di energia solare.

App Fronius Solar.startCome gli altri prodotti della stessa linea di Fronius, anche Symo GEN24 Plus può essere gestito attraverso una app (Fronius Solar.start) pensata per una messa in funzione semplice e rapida.

Disponibile nelle classi di potenza comprese tra 6 e 10 kW, il nuovo inverter ibrido Fronius Symo GEN24 Plus integra funzioni collaudate come Multi Flow Technology, Dynamic Peak Manager e assicura la gestione energetica gratuita con Fronius Solar.web, oltre ad alcune nuove funzioni intelligenti come l’alimentazione di base integrata grazie a PV Point e la messa in funzione rapida in tre passaggi da smartphone o tablet.

Un nuovo principio di assistenza consente di sostituire praticamente tutti i componenti e rappresenta un ulteriore passo avanti di Fronius verso una maggiore sostenibilità e tutela delle risorse.

Impianti facili da dimensionare e progettare

Fronius SuperFlex Design e l’Active Cooling Technology migliorata offrono la massima libertà di progettazione degli impianti fotovoltaici.

Inverter ibrido Fronius Symo GEN24 Plus-2Symo GEN24 Plus può essere montato sospeso, coricato, su staffe di montaggio, in interni o all’aperto, consentendo di sfruttare in maniera ottimale per la produzione di energia anche tetti con superfici dal diverso orientamento e di piccole dimensioni.

Le tensioni DC di entrata partono da 80 V e arrivano fino a 1000 V, consentendo quindi di realizzare stringhe già a partire da tre moduli. Il raffreddamento attivo è un ulteriore vantaggio per l’affidabilità (incrementa la vita dell’elettronica di potenza dell’inverter) e per la configurabilità dell’inverter (permette di caricare gli inseguitori MPP con molta più corrente e di collegare in parallelo più stringhe).

Symo GEN24 Plus è pronto per il futuro

Symo GEN24 Plus nasce con tutte le principali interfacce utili per estendere l’impianto con sistemi di accumulo, produzione dell’acqua calda, wall box per auto elettriche o per il collegamento di sistemi esterni e di quattro I/O digitali (contatti relè a potenziale zero) per la gestione energetica in parallelo di varie utenze (come pompe di calore e per piscine).

Inoltre, il corpo esterno compatto presenta spazio interno protetto a sufficienza per alloggiare, all’occorrenza, altri relè o la protezione contro le sovratensioni.

EcoStruxure for Buildings: la risposta digitale ai bisogni degli edifici

Proprietari di edifici, operatori e facility manager hanno il compito di gestire al meglio gli edifici adattandosi alla riduzione del personale della struttura e alla diminuzione dei budget operativi. Con un sistema digitalizzato di gestione dell’energia e degli edifici si ha la possibilità di ottimizzare impianti e servizi, controllandone i costi e rendendoli più confortevoli e sicuri.

Come evidenziato nell’articolo dedicato ai passi fondamentali da compiere per l’operatività, la connettività digitale è ciò che unisce le persone e i sistemi implementati nell’edificio per assicurare un controllo di tutti gli impianti e delle relative variabili. EcoStruxure for Buildings di Schneider Electric è la risposta ai quattro obiettivi:

  1. gestire lo spazio in sicurezza
  2. potenziare il benessere degli occupanti
  3. coinvolgere le persone attraverso comunicazioni trasparenti
  4.  assicurare un’efficienza operativa mirata

gestire edificiLe cinque componenti di EcoStruxure for Buildings

Il vantaggio digitale trasporta gli edifici in una nuova era dove flessibilità, trasformazione, adattamento di spazi e persone rappresentano la nuova normalità. Schneider Electric come solution provider ha le tecnologie adatte. EcoStruxure for Buildings, infatti, è un’unica architettura multi-livello che connette i diversi sistemi, mette a disposizione i dati rendendo possibile il comando e il controllo totale dell’edificio e degli impianti, riducendo gli sprechi di energia e i fuori servizio. Per i nuovi bisogni degli edifici propone cinque componenti digitali:

EcoStruxure Building Operation – Piattaforma aperta e sicura di gestione dell’edificio che integra sistemi di monitoraggio e controllo centralizzato in tempo reale, consentendo di ottenere risparmi energetici fino al 30%, gestire l’efficienza operativa e creare un ambiente più confortevole e per gli occupanti.

EcoStruxure Workplace Advisor – Suite di servizi digitali per creare ambienti di lavoro intelligenti che ottimizzano l’uso dello spazio e migliorano il comfort e il benessere, il tutto aumentando la produttività. Flessibile e semplice da implementare e mantenere, consente di avere i dati in tempo reale e creare report sull’occupazione degli spazi e sui flussi, in modo da gestire al meglio le strutture prendendo decisioni mirate.

EcoStruxure Engage Enterprise – App intuitiva e adatta per attivare più servizi, come la prenotazione di sale riunioni, l’individuazione di postazioni di lavoro libere e inviare aggiornamenti sulla sicurezza.

EcoStruxure Building Advisor – Per avere un impatto reale sui costi di esercizio, il comfort degli occupanti e il valore delle risorse, è fondamentale ottimizzare le performance di tutte le risorse dell’edificio. Questo software fornisce informazioni chiave sul funzionamento di tutti i sistemi e gli impianti grazie a un monitoraggio costante. È in grado di individuare i guasti per risolvere in modo veloce e puntuale le inefficienze dell’edificio. Ideale per le attività di manutenzione grazie alla diagnostica automatizzata che identifica le aree che necessitano di ottimizzazione e miglioramento dell’efficienza operativa.

EcoStruxure Power Advisor – Software di analisi che monitora la distribuzione elettrica, identifica i problemi di scarsa qualità dell’alimentazione, distorsione armonica e sbilanciamento del carico supportando nella manutenzione e nel miglioramento dell’efficienza operativa. Inoltre, grazie all’analisi dei dati è possibile ottimizzare la qualità dell’energia estendendo il ciclo di vita delle apparecchiature, riducendo i fermi impianto e minimizzando gli sprechi energetici.

Con EcoStruxure for Buildings è dunque possibile affrontare adeguatamente le nuove sfide di gestione degli edifici e trarre vantaggio dai più recenti progressi tecnologici: integrazione di più sistemi, utilizzo e analisi dei dati, intelligenza artificiale e servizi digitali. Tutto questo con un obiettivo comune: rendere la gestione e la manutenzione proattive e predittive.

Agenzia delle Entrate: “Presto nuova circolare esplicativa sul Superbonus”

Sarà perché ogni giorno che passa se ne sente una nuova, sarà perché anche quello che sembrava acclarato si presta improvvisamente ad ulteriori interpretazioni, sarà per qualche altra ragione, fatto sta che su vari aspetti del Superbonus al 110% la confusione regna ancora sovrana. Ed è fondato il sospetto che a pensarla così siano non soltanto i tanti cittadini interessati a sfruttare il provvedimento ma anche le stesse Istituzioni che lo hanno emanato… Di certo non passa inosservato l’approccio alla materia da parte dell’Agenzia delle Entrate, convinta, nonostante i suoi sforzi, che ci sia bisogno di ulteriore chiarezza davanti ai contribuenti sui risvolti fiscali dell’agevolazione.

“Una valanga di domande sul Superbonus rivolte all’Agenzia”

“Stiamo predisponendo una nuova circolare esplicativa consapevoli dell’importanza della materia, confermata dalla valanga di domande sull’argomento che vengono rivolte all’Agenzia delle Entrate”. Ad affermarlo è stato Antonio Dorrello, il Direttore centrale persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, nel corso del secondo webinar organizzato da Fiera Bolzano, in collaborazione con l’Agenzia CasaClima, per affrontare le molte questioni aperte relative al Superbonus.

Ernesto Maria Ruffini Direttore Agenzia delle Entrate

Ernesto Maria Ruffini Direttore Agenzia delle Entrate

Il direttore Ruffini: “Nostro compito far funzionare le cose al meglio”

Del resto, che ci sia ancora molto da fare in tema di applicazione del Superbonus lo ha ricordato lo stesso Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nell’intervento che ha aperto il webinar: “Il nostro compito e il nostro onere è quello di far funzionare al meglio questo strumento messo in campo dal governo e dal parlamento, e quindi cercare di mettere in contatto i vari operatori e fare in modo che tutti i vari segmenti di un’operazione complessa funzionino nel miglior modo possibile”.

Il numero uno dell’Agenzia ha proseguito sottolineando come “abbiamo cercato fin dall’inizio di essere in linea con i tempi che si era dato il legislatore e vogliamo essere altrettanto in linea con i tempi che invece esigono i cittadini e gli operatori economici. Insomma, cerchiamo di fare la nostra parte fornendo tutte le delucidazioni che man mano si rendono necessarie poiché la casistica legata a questo strumento è davvero molto vasta”.

Il dirigente Dorrello: “Ci siamo attivati subito per assistere i contribuenti”

Tornando all’intervento di Dorrello, il dirigente ha spiegato che “da quando la norma è comparsa nel decreto legge, l’Agenzia ha intrapreso una serie di iniziative finalizzate all’assistenza dei contribuenti. Quest’istituto (il Superbonus, ndr) ha una sua complessità correlata al fatto che, a differenza degli istituti precedenti, comporta un ammontare della detrazione così elevato, addirittura più del 100%, da spingere il legislatore ad inserire una serie di controlli più incisivi con lo scopo di evitare comportamenti non conformi”.

L’Area Tematica dedicata al Superbonus nel sito dell’Agenzia

Dorrello si è poi soffermato sull’approccio digitale dell’Agenzia: “Nel nostro sito se l’utente va sulla pagina relativa al “Superbonus 110%” e seleziona “Area Tematica” ha a disposizione una scheda riepilogativa su che cos’è il Superbonus, a chi interessa, gli interventi agevolabili (trainanti e trainati) e i relativi vantaggi. Poi sono disponibili una serie di link testuali che rimandano ai vari documenti d’approfondimento sui singoli argomenti”.

“Inoltre – ha proseguito il dirigente – è presente un link che apre un file di faq che è in continuo aggiornamento. Per quanto riguarda le questioni tecniche del provvedimento, ovviamente non di nostra competenza, abbiamo comunque inserito dei link che rimandano ai siti del Ministero delle Infrastrutture, del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Enea per far sì che i cittadini possano chiarire più facilmente anche questi aspetti”.

Pagina Agenzia delle Entrate sul superbonus

Fra i possibili beneficiari ci sono anche gli incapienti

Infine, Dorrello ha voluto rimarcare un particolare risvolto del Superbonus: “Un aspetto da sottolineare è la possibilità per i soggetti interessati di ottenere lo sconto direttamente dal fornitore o di cedere il credito spettante. Ciò comporta l’inclusione fra i possibili beneficiari del provvedimento anche dei cosiddetti incapienti, ovvero di coloro che non ponendosi al di sopra della no tax area, e quindi non versando tasse sul reddito, non potrebbero recuperare annualmente il credito maturato con il Superbonus”.

Quanto conviene installare pompe di calore?

Non solo efficienza, comfort e risparmio energetico: installare pompe di calore oggi significa scegliere soluzioni impiantistiche sostenibili anche dal punto di vista economico. Questo in virtù del ruolo strategico che il riscaldamento full-electric ha guadagnato, anno dopo anno, nelle alternative incentivanti legate alla riqualificazione energetica degli edifici.

Dove sta il “guadagno”? Ecobonus, superbonus, cessione del credito, conto termico: prendiamo spunto dal capitolo 4 del Libro bianco sulle Pompe di Calore di Assoclima per analizzare gli strumenti fiscali a disposizione dei privati e delle pubbliche amministrazioni orientati all’efficienza.

Installare pompe di calore porta ecobonus

Partiamo da un “ever green” delle detrazioni fiscali. L’ecobonus consente di recuperare il 65% delle spese sostenute per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza.

Quali tecnologie sono ammesse?

Per ottenere l’ecobonus, il sistema deve rispettare i requisiti minimi prestazionali di efficienza definiti dal DM 19 febbraio 2007, modificato dal DM 26 ottobre 2007 coordinato con DM 7 aprile 2008, attuativo della Legge Finanziaria 2008 “Decreto edifici”. Inoltre, non rientrano le installazioni su edifici sprovvisti di impianto di riscaldamento e l’aggiunta di split a pompa di calore a integrazione di un sistema esistente.

Come accedere all’incentivo

La detrazione dall’Irpef o Ires è rivolta a contribuenti, residenti e non, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento. Una volta presentata richiesta tramite il portale Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, la detrazione, per un massimo di 30.000 euro, viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Se abiti in condominio?

In questi edifici, spesso di vecchia data, c’è davvero bisogno di efficienza energetica. Per questo dal 2017 sono previste detrazioni fino al 75% per gli interventi di riqualificazione di parti comuni degli edifici condominiali attraverso i quali si raggiungono determinati indici di prestazione energetica.

I sistemi a pompa di calore sono una tecnologia chiave del percorso di efficientamento e decarbonizzazione del patrimonio immobiliare italiano

Occhi rivolti al superbonus

Il superbonus è l’incentivo del momento. E anche qui non poteva mancare la pompa di calore. Dal 1° luglio 2020 e al 31 dicembre 2021, i condomìni o le persone fisiche che intervengono sulle unità immobiliari (escluse quelle per esercizio di attività di impresa, arti e professioni) possono beneficiare di una detrazione del 110% ripartita in 5 anni anziché in 10.

superbonus 110% per riqualificazione casa

Case e appartamenti più efficienti

Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari o le unità indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari, la riqualificazione deve permettere un salto di almeno 2 classi energetiche dell’edificio o il conseguimento della classe energetica più alta.

I principali interventi sono:

Convenienza per i condomìni

Lo strumento del superbonus è interessante anche per i contesti condominiali. Parliamo di interventi nelle parti comuni che permettano un salto di almeno 2 classi energetiche dell’edificio o il conseguimento della classe energetica più alta. Anche qui, valgono le migliorie in termini di isolamento termico, riscaldamento in pompa di calore, caldaia centralizzata a condensazione in classe A, sistema ibrido, geotermia, microcogenerazione o collettori solari.

Installare pompe di calore con cessione del credito

Il Libro bianco di Assoclima si sofferma anche su un interessante “accessorio” delle detrazioni fiscali. Dal 2016, infatti, è possibile cedere il credito derivante dalla detrazione Irpef per gli interventi di riqualificazione energetica.

superbonus e cessione del credito

Per chi usa l’ecobonus

La cessione del credito prevista per interventi eseguiti dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 sulle parti comuni di edifici condominiali e per interventi eseguiti dal 1 gennaio 2018 anche sulle singole unità immobiliari.

Il credito può essere ceduto a:

Cosa cambia nel superbonus

Il contribuente può scegliere tra due opzioni. La prima è ottenere uno sconto in fattura (fino al 100% del corrispettivo), anticipato dal fornitore che ha eseguito i lavori. Quest’ultimo potrà a sua volta recuperare la somma sotto forma di credito di imposta, cedibile successivamente ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari. Altra possibilità, trasformare il corrispondente importo in credito di imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, comprese banche e altri intermediari finanziari. In sostanza, viene eliminato il vincolo di una sola cessione all’interno della filiera.

Alternativa bonus casa

E se l’installazione della pompa di calore non dovesse rientrare nei requisiti degli incentivi precedenti? La terza via si chiama bonus casa per ristrutturazione edilizia. Lo strumento consente di detrarre il 50% delle spese sostenute, su abitazioni o parti comuni di condomìni, per interventi di sostituzione di pompe di calore (definite in questo caso “condizionatori”), riparazione o installazione di singoli elementi, detraibile nelle singole unità immobiliari se si tratta di opere finalizzate al risparmio energetico.

La detrazione, fino a un massimo di 96.000 euro, è ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Qui, al contrario dell’ecobonus, non esistono requisiti minimi di efficienza.

Conto termico per le rinnovabili

Concludiamo la nostra carrellata con il conto termico, introdotto dal D.M. 16 febbraio 2016. Un incentivo dedicato sia ai privati sia alle Pubbliche Amministrazioni per interventi di piccole dimensioni legati alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili e all’efficientamento energetico.

Condizione necessaria, la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente con un impianto a pompa di calore. Stavolta l’incentivo non dipende dalle spese sostenute ma dall’energia termica prodotta e viene erogato in un periodo compreso tra 2 a 5 anni. A meno che il totale non sia inferiore a 5.000 euro: in questo caso si ottiene un’unica rata, accelerando nettamente i tempi di rientro rispetto alle detrazioni fiscali.

Per ulteriori approfondimenti sul mercato italiano e sui vantaggi di installare pompe di calore, consulta il libro bianco di Assoclima.

Schneider Go Green 2020 premia la tecnologia circolare e solidale

Efficienza energetica, ambiente e sviluppo sociale sono le parole chiave dell’idea vincente di Schneider Go Green 2020. L’undicesima edizione della competizione studentesca internazionale si è infatti conclusa virtualmente lo scorso 10 settembre, con la premiazione del progetto proposto dal Team Groon dell’Università Nazionale della Colombia di Medellin.

Cosa significa “Sustainable Fishing”? Garantire accesso all’energia rinnovabile e sviluppare un modello di pesca sostenibile per comunità locali che vivono di attività rurali.

Sostenibilità che aiuta

Bojayá si trova sul fiume Arato, nei pressi della costa pacifica della Colombia. L’economia locale si basa su pesca e agricoltura, ma oggi il 22% del pescato va perso per la carenza dei sistemi di refrigerazione elettrici. Alla squadra vincente, composta dal duo Angie Redondo e Jorge Polo, il merito di aver concepito una soluzione tecnologicamente innovativa per mitigare il problema e sostenere l’attività dei pescatori.

Come? Il progetto consente di alimentare la catena del freddo con energia solare e biomasse, per conservare al meglio il prodotto. Una soluzione sostenibile, anche dal punto di vista economico, che può migliorare le condizioni di vita a dozzine di pescatori locali e contribuire a un futuro di pace nella regione del Choco”, commentano i due studenti del Team Groon. Una missione possibile grazie alle tecnologie di refrigerazione ecologiche e alla ripianificazione dell’intera filiera di riferimento.

Come sviluppare una pesca “circolare”

Oltre a offrire un accesso affidabile all’energia rinnovabile, il progetto colombiano crea un impatto positivo in termini di sostenibilità, riducendo di 4,3 tonnellate le emissioni di CO2. Il tutto preservando e valorizzando le tradizioni culturali.

Team Groon ha sviluppato un approccio circolare che prevede:

Non solo tecnologia, insomma. La giuria del concorso di Schneider Electric ha apprezzato la proposta realistica e replicabile in altre comunità, capace di generare importanti ricadute socio-economiche.

I 16 finalisti provenienti da Cina, Colombia, Egitto, Hong Kong, India, Indonesia, Russia e USA hanno presentato i progetti a una giuria composta da top manager di Schneider Electric

Tutto pronto per Schneider Go Green 2021

Archiviata con successo l’edizione 2020, è già tempo di pensare alle novità della prossima competizione, organizzata in collaborazione con la software company AVEVA. Oltre a presentare idee e progetti a una giuria di esperti del settore, le squadre universitarie di Schneider Go Green 2021 potranno accedere a mentorship da parte di esperti e professionisti. In palio, un viaggio in una città tra Boston, Londra, New Delhi, Parigi o Shangai.

“Avere la possibilità di esprimere le proprie potenzialità è parte integrante del DNA di Schneider Electric, perché crediamo fermamente che la libertà nutra l’innovazione – commenta la Chief Human Resources Officer Charise Le -. Con Schneider Go Green cerchiamo studenti appassionati e proattivi che abbiano idee coraggiose e sostenibili. Crediamo che l’accesso all’energia sia un diritto umano fondamentale e con questa competizione globale vogliamo trovare nuovi modi per garantirlo”.

La risposta c’è: dalla prima edizione del 2011, infatti, Schneider Go Green ha attratto oltre 117,400 studenti per un totale di 21.700 idee. E la storia continua…

Nei punti vendita MD la climatizzazione è con Multi V 5 di LG

MD è uno dei principali attori nel mondo della grande distribuzione italiana: 800 punti vendita, più di 7.000 dipendenti e quasi 3 miliardi di fatturato lo collocano ai vertici nel proprio settore.

LG Electronics è fornitore di MD dal 2016, da quando ha cominciato a offrire soluzioni di climatizzazione sia per il raffrescamento, sia per il riscaldamento in oltre 50 store distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Anche i punti vendita aperti recentemente in Sicilia utilizzano le soluzioni LG Electronics, in particolare i sistemi per la climatizzazione LG Multi V 5.

Multi V 5: performance e affidabilità

I sistemi Multi V 5 si basano sulla tecnologia a portata di refrigerante variabile (VRF), che ottimizza l’efficienza energetica e massimizza il comfort climatico. Multi V 5 è dotato del Dual Sensing Control, che rileva sia la temperatura che l’umidità (esterna e interna) per gestire efficacemente raffrescamento e riscaldamento e garantire sempre un livello di comfort ottimale.

Punto vendita MD
Gli store di MD hanno in media una metratura di 1.600 m2: per questo è stata scelta una soluzione tipo composta da sistemi Multi V 5 con interne a cassetta o soffitto nelle aree di vendita, mentre nelle zone di lavorazione (come l’area forno o quella della lavorazione carni) sono state installate macchine commerciali o multisplit, sempre abbinate ad interne cassetta.

Le cassette a 4 vie, in particolare, essendo indipendenti possono rilevare la temperatura nella zona in cui sono posizionate e variare la portata del refrigerante in quella zona. In questo modo è possibile impostare temperature diverse nelle diverse aree del supermercato a seconda delle esigenze.
LG Electronics ha supportato MD in tutte le fasi del progetto, dall’individuazione della soluzione più appropriata, all’implementazione e al primo avviamento.

Multi V 5 è dotato di serie del rivestimento Ocean Black Fin sullo scambiatore di calore, ovvero doppio rivestimento (idrofilo e anticorrosione) a doppio strato (interno ed esterno), che lo protegge dalle sostanze corrosive come il sale, la sabbia e altri elementi che possono essere portati da forti brezze marine, oltre che dall’inquinamento. Una soluzione ideale per i negozi collocati in prossimità del mare come quelli siciliani.

Il rivestimento nero dello scambiatore di calore Ocean Black Fin impedisce all’acqua di ristagnare sull’apparecchio, minimizzando l’accumulo di umidità e quindi il pericolo di ossidazione. Questi miglioramenti prolungano la vita del prodotto e riducono i costi di manutenzione, assicurando lunga durata e performance ottimali.

Stampante a trasferimento termico portatile per siglature sul campo

Thermomark GO è la nuova stampante a trasferimento termico di Phoenix Contact che consente di etichettare in modo flessibile, ovunque ed in qualsiasi momento. La stampante può stampare sia etichette e cartellini preforati sia materiali in formato continuo. La larghezza di stampa massima è 24 mm con una risoluzione di 203 dpi.
Il controllo della stampante avviene tramite l’interfaccia wireless, via Bluetooth, NFC o tramite porta USB.

Stampante Thermomark GO: facile da usare grazie alla App

La stampante Thermomark GO portatile è maneggevole e adatta sia per il settore industriale sia manifatturiero. Facile e intuitiva da utilizzare grazie alla app Marking System che non solo guida l’utente nell’intero processo di marcatura, ma consente di creare etichette e siglature direttamente sul posto.

Stampare etichette con la app Marking system

La app – per Android o iOS – pensata da Phoenix Contact rappresenta un modo semplice e rapido per soluzioni di etichettatura adatte a qualsiasi esigenza.
È disponibile in 19 lingue e grazie all’assistente integrato è possibile selezionare un materiale di siglatura tra le oltre 3000 soluzioni di marcatura. Una volta scelto il materiale, in pochissimo tempo è possibile progettare una soluzione di marcatura specifica per l’applicazione.
Uno dei vantaggi è sicuramente la possibilità di eseguire la siglatura direttamente sul campo utilizzando lo smartphone o tablet.
Ovviamente è possibile salvare le etichette progettate e creare un archivio sempre a disposizione.
Phoenix Contact rende disponibili gli aggiornamenti in automatico in modo da sempre la versione software più aggiornata.

Disponibile il protocollo Z-Wave per Nice

Con la nuova interfaccia plug-in BiDi-ZWave è da oggi possibile gestire le applicazioni Gate & Door Nice direttamente dallo smartphone con un unico sistema di comando integrato, attraverso l’app del gateway Z-Wave o della centrale in uso che utilizza il protocollo Z-Wave, tra i più diffusi al mondo.

Nice ora “parla” anche la lingua di Z-Wave

Automazione porta garage e cancello con Nice Z-WaveCosa comporta questa integrazione tra le applicazioni Gate & Door di Nice e il protocollo Z-Wave?
Innanzitutto le automazioni Nice diventano ancora più smart: il controllo e la gestione delle automazioni sono immediati e facili, grazie a un’unica app installata nello smartphone e sempre aggiornata all’ultima versione disponibile.

Possono inoltre essere gestite tramite un comando vocale grazie all’integrazione con i più diffusi assistenti vocali come Amazon Alexa, Google Assistant e Siri.
Ovviamente si possono programmare appositi scenari. Il sensore di CO2 rileva una eccessiva concentrazione dell’aria nel garage, magari a causa del motore dell’auto lasciato acceso? Gate & Door di Nice aziona la porta per arieggiare il locale. Si cerca la massima comodità? Lo smartphone chiederà se aprire anche il cancello quando si apre la porta di casa per uscire.

Il supporto nella diagnostica e nella manutenzione delle automazioni Nice risulta immediato: se la smart home è controllata da un gateway Fibaro (il marchio del gruppo Nice specializzato nei prodotti per la Smart Home), qualora l’interfaccia dovesse rilevare la presenza di possibili anomalie, avvierà autonomamente un’analisi dello stato dell’automazione inviando poi una notifica all’utente nell’app nella quale viene suggerito l’intervento più adatto (come chiamare l’installatore o verificare lo stato di un dispositivo).

Molti i vantaggi anche per chi si occupa dell’installazione di BiDi-ZWave: grazie alle sue dimensioni compatte, può essere inserita nella centrale di comando di qualsiasi automazione Nice per cancelli e porte da garage e non necessita di alcuna programmazione.

Facile da installazione e configurare

BiDi-ZWave è un’interfaccia a innesto che non richiede alcuna programmazione, consentendo l’associazione semplice e immediata delle automazioni Nice Gate & Door dotate di connettore BusT4 a qualsiasi gateway che supporti il protocollo di comunicazione Z-Wave. L’interfaccia può così essere posizionata in modo facile e veloce all’interno della scocca del motore.

Anche la portata radio non è un problema grazie alla possibilità di connettere un’antenna esterna, e alla tecnologia mesh che rende ogni automazione un punto di diffusione del segnale. Inoltre, BiDi-ZWave garantisce l’aggiornamento costante e automatico all’ultima versione del software disponibile.