Castello Green House: al via la prima comunità energetica cooperativa ferrarese

Con l’entrata in vigore del Decreto, cominciano a svilupparsi le comunità energetiche rinnovabili. Una di queste, è una comunità energetica in forma cooperativa che intende coinvolgere gli oltre mille associati ed è una delle prime realtà di questo tipo in Emilia Romagna e in Italia
Pannelli fotovoltaici installati su tetto di una comunità energetica cooperativa

Si chiama Castello Green House ed è una delle prime comunità energetiche rinnovabili in forma cooperativa sul territorio regionale e nazionale. La CER in forma cooperativa, infatti, è la prima costituita in provincia di Ferrara ed è tra le prime in Emilia-Romagna ad adottare le nuove normative (Decreto CER e Regole Operative GSE). “Non ha fini di lucro e si propone obiettivi di risparmio energetico e di miglioramento delle condizioni ambientali”, si presenta così, in una nota, la nuova realtà. I soci fondatori sono 42, oltre alla “Castello società cooperativa edificatrice”, attiva da oltre da 50 anni nella provincia ferrarese, che si è associata in qualità di prosumer.

Il primo progetto operativo su cui intende concentrarsi la neonata comunità energetica sarà la gestione degli impianti fotovoltaici che verranno installati su tutti gli edifici di proprietà della cooperativa Castello nei Comuni di Ferrara, Copparo, Comacchio. Si parla di 1300 pannelli fotovoltaici da 520 kWp di potenza complessiva, in grado di assicurare annualmente una produzione di circa 650mila kWh di potenza elettrica.

Comunità energetiche rinnovabili: perché nasce la CER di Ferrara

Massimo Buriani, presidente della CER cooperativa
Massimo Buriani

La storia delle comunità energetiche rinnovabili avviate con il nuovo impianto normativo nazionale si comincia a scrivere. Il caso della CER cooperativa Castello Green House è una peculiarità che può essere un modello d’ispirazione in altre parti d’Italia. Come ci racconta Massimo Buriani, presidente della neonata cooperativa ”Castello Green House nasce su promozione di una cooperativa di abitanti Castello società cooperativa edificatrice, di cui sono l’amministratore delegato”. Si tratta di una cooperativa a proprietà indivisa, cioè ha la proprietà di alloggi e di fabbricati che vengono dati in assegnazione ai propri soci.

“Quindi non vende le case e gli immobili, che rimangono di sua proprietà, assegnandoli con dei contratti di vario tipo, dai contratti di affitto per le attività come negozi e uffici fino a contratti di assegnazione a tempo indeterminato per residenti che hanno problematiche particolari”. Stiamo parlando di una cooperativa che nei suoi 50 anni di vita ha realizzato 730 appartamenti a Ferrara e in provincia, suddivisi in 24 fabbricati.

Efficienza energetica e produzione da fonti rinnovabili

La stessa coop ha posto l’attenzione sull’elevazione del grado di efficienza energetica dei propri stabili, avendo avviato qualche anno fa un progetto di riqualificazione energetica dei fabbricati, installando il cappotto termico, intervento che per la grande maggioranza degli stabili di proprietà è stato effettuato prima dell’arrivo del Superbonus, portando gli edifici in classe B e alcuni in classe A.
In tale questo contesto si è inserita la crisi energetica, che ha conseguito rialzi dei prezzi dell’energia insostenibili. Oltre a quelli della luce, c’erano anche le spese di riscaldamento, tra cui quelle legate alla geotermia, fonte primaria per un complesso edilizio di 330 appartamenti.

“L’intenzione di avviare una comunità energetica si è fatta più forte a seguito della crisi energetica, ma è un’idea che ci vede interessati sin dai primi anni Novanta – sottolinea Buriani –. Sin da quel tempo c’era l’idea di costituire una comunità energetica che avesse come base di clienti i nostri soci. Eravamo pronti ad avviare la CER già alla fine del 2022”.

Lo scorso 30 aprile, la comunità energetica rinnovabile è stata ufficialmente costituita, con i primi 42 soci fondatori più la coop Castello in qualità di prosumer. “La stessa coop realizza l’investimento principale, mettendo a disposizione i tetti dei propri edifici come luogo di produzione per l’autoconsumo delle spese condominiali e la messa a disposizione dell’energia in accesso all’autoconsumo, nelle ore in cui ci può essere l’energia in accesso. Ripartiremo gli incentivi fra i soci consumatori, ai soci prosumer e poi anche ai soci produttori che volessero aderire alla nostra comunità energetica, mettendo a disposizione superfici di tetti, di capannoni, di fabbriche che sono intorno a noi che potrebbero partecipare sia come prosumer, ma anche come producer, installando loro impianti e mettendoli a disposizione della comunità per usufruire poi degli incentivi sull’energia”.

Comunità energetica in forma cooperativa: vantaggi e opportunità

Quali sono i benefici di avviare una comunità energetica cooperativa? Il primo beneficio riguarda la possibilità di nascere, contando sulla presenza di una coop con una solida esperienza, che può fungere da interlocutore autorevole e competente. Le comunità energetiche rinnovabili in forma societaria sono realtà complesse da gestire. Si pensi solo all’individuazione di un referente che si rapporti col GSE, gestisca i dati e stabilisca la ripartizione degli incentivi.

Nel caso della CER Castello Green House, potrà contare, oltre che su un commercialista e un’amministrazione, su un energy manager che verrà nominato», spiega ancora il presidente della neonata comunità energetica.
Per la coop si avvia un nuovo capitolo e anche una nuova opportunità anche come soggetto in grado di fornire consulenza a chi volesse avviare una delle comunità energetiche rinnovabili che potranno nascere sul territorio o gestire un autoconsumo collettivo, per esempio.

comunità energetica cooperativa Castello Green House

“È un’opportunità anche di crescita imprenditoriale, con una finalità che è quella ambientale, non di lucro, per far crescere la quantità di autoproduzione che si può ottenere a livello locale attorno alle configurazioni delle cabine primarie. A questo riguardo, noi ci siamo proposti come CER, tra l’altro, essendo già una dimensione territoriale più ampia del Comune di Ferrara, per la gestione di quattro configurazioni energetiche attorno alle quattro cabine primarie. Ma potremmo anche aggiungere altre configurazioni, perché c’è un’economia di scala nella comunità energetiche rinnovabili, se vogliono funzionare correttamente e se intendono essere in grado anche di svolgere attività di promozione: partiamo, quindi, con una base che ha l’ambizione di crescere”.

Il futuro della comunità energetica cooperativa ferrarese

L’allargamento della base sociale è previsto già nei prossimi giorni a partire dagli stessi associati della Cooperativa Castello Green House (oltre mille) che già abitano i condomini di proprietà della cooperativa nei comuni di Ferrara, Copparo, Comacchio.

“In una fase successiva verrà allargata la partecipazione ai cittadini deli stessi comuni, nella veste di soci consumatori/clienti finali e sarà proposta la partecipazione alla CER in qualità di prosumer e producer a Enti del Terzo settore, Pmi ed Enti locali”, fa sapere lo stesso Buriani.

È già stata avviata la progettazione e la messa in opera degli impianti fotovoltaici che saranno installati, intanto, su 19 edifici di proprietà della Cooperativa di abitanti Castello per una potenza complessiva di 520 kWp, in grado di fornite 650.000 kWh/anno, come detto, cui potranno aggiungersi gli impianti installati da altri produttori e prosumer che hanno già manifestato interesse ad aderire alla CER. I primi impianti saranno installati su due complessi condominiali comprendenti 121 e 340 alloggi con le relative utenze.
“Nelle fasi successive del progetto saranno installati impianti in altri edifici più piccoli ricompresi nel perimetro di quattro configurazioni energetiche attorno ad altrettante cabine primarie di distribuzione. Le configurazioni energetiche saranno gestite dalla CER che si candida anche a svolgere attività di consulenza e di promozione delle energie rinnovabili”.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.
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