“Dal mio arrivo in sonnen, nel 2016, ho vissuto in prima persona la straordinaria evoluzione del mercato dell’accumulo abbinato al fotovoltaico: oggi affrontiamo la sfida di trasferire il nostro know-how nell’energy storage industriale e commerciale”. Così Fabio Ottavi, general manager per l’Italia di Sonnen, introduce la strategia dell’azienda per affrontare un 2025 che si preannuncia ricco di sfide.
In occasione della conferenza stampa allo stand di KEY – The Energy Transition Expo, il manager ha parlato di un impegno dalla duplice natura. Da un lato, sensibilizzare clienti e stakeholder del mondo C&I sulla necessità, ormai strategica, di orientarsi all’accumulo per massimizzare autoproduzione e autoconsumo. Dall’altro, accompagnare in questo passaggio i partner professionali italiani, con competenze tecniche e sviluppo congiunto di progetti personalizzati.
Se sonnen è certamente indicabile tra i veri pionieri delle batterie e della gestione smart delle community di autoconsumo residenziale, il suo ruolo nella diffusione dei sistemi C&I può essere altrettanto rilevante. “Abbiamo lavorato intensamente quando ancora in pochi avevano compreso il potenziale dell’integrazione tra fotovoltaico e accumulo domestico. All’epoca, tra il 2016 e il 2017, era fondamentale anzitutto farlo comprendere al mercato e agli utenti. Possiamo dire missione compiuta: guardando ai dati del GSE, siamo passati da 1 sistema di accumulo ogni 10 nuovi impianti FV a una media di 7 o 8 su 10”, aggiunge Ottavi.
Certo, negli anni il mercato si è fatto molto competitivo, ma sonnen prosegue e rinnova il percorso fondato sull’esperienza, sull’innovazione tecnologica e sulle competenze a disposizione di progettisti e installatori. A dimostrazione di ciò, la scelta di presentare in fiera, accanto alla sonnenBatterie 10, il prototipo della sonnenBatterie 11. Questo nuovo sistema di accumulo, che eredita e ottimizza le migliori prestazioni del modello attualmente in vendita, sta infatti vivendo la fase pilota di test e dialogo con i partner sonnen.
Ora serve volgere lo sguardo al segmento C&I che, nel 2025, potrebbe rappresentare la situazione embrionale e potenziale dei primi anni di vita dell’accumulo residenziale. In questo ambito, i partner sonnen possono contare su soluzioni modulari e personalizzabili. I sistemi di accumulo di grande capacità, connessi a software di gestione avanzati, permettono infatti alle aziende di massimizzare l’efficienza operativa e integrare gli impianti fotovoltaici in modo intelligente.
Grazie alla tecnologia LiFePO4, la batteria per applicazioni commerciali e industriali sonnenPro FlexStack offre sicurezza, affidabilità e prestazioni elevate. La capacità variabile tra 110 e 495 kWh, espandibile in step da 55 kWh, e la potenza da 92 a 368 kW, rendono il sistema perfettamente adattabile ai diversi contesti produttivi e aziendali. A seconda delle necessità dell’azienda e della specifica tipologia di applicazione, gli esperti sonnen accompagnano i professionisti e i relativi clienti nella configurazione più adatta tra 20 opzioni differenti. La certificazione IP65, inoltre, permette l’installazione in ambienti esterni, garantendo resistenza e durabilità. Il sistema di energy storage industriale si integra efficacemente anche all’infrastruttura di ricarica per i veicoli elettrici aziendali, ottimizzando l’autoconsumo di energia rinnovabile.
Anche in tema di applicazioni C&I, la parola chiave per sonnen resta fare cultura. “Risulta un po’ più complesso, a livello tecnologico, normativo e di installazione, ma il valore aggiunto che possiamo trasmettere è indubbio – continua Fabio Ottavi -. La sfida non è solo vendere un prodotto, bensì aiutare gli installatori a farlo e a offrire servizi di qualità. Il nostro staff qualificato può ascoltare le esigenze specifiche e creare insieme ai partner il dimensionamento più efficace. Inoltre, gli incentivi del Piano Transizione 5.0 e gli investimenti nel settore commerciale contribuiranno a vivacizzare questo mercato e, auspicabilmente, a bilanciare la frenata delle installazioni residenziali”.
A prescindere dalle agevolazioni, il costo dell’energia è sempre più un fattore competitivo e l’energy storage industriale rappresenta una risorsa chiave per gestire questo aspetto. “Proporre un sistema di accumulo significa sostanzialmente proporre una “garanzia” di risparmio a lungo termine nell’approvvigionamento energetico. Bisogna investire, certo, ma in questo modo si abbattono i costi nell’immediato e, soprattutto, si stabilizzano nel tempo”.
I numeri parlano chiaro: a marzo 2023 in Italia si contavano 8 sistemi di accumulo C&I registrati e allacciati alla rete, nel 2024 sono diventati 18. Il mercato è ricettivo, la potenziale crescita va coltivata. “Sebbene l’accumulo domestico ancora copra la fetta maggiore del nostro business, approdiamo al mercato C&I con approccio lungimirante ma altrettanto rigoroso e corretto. Nei mesi scorsi abbiamo ufficialmente ottenuto la certificazione CE016 del nostro sistema di energy storage industriale, dunque siamo pronti. C’è ancora molto lavoro da fare, ma ci sono anche ottime prospettive di crescita”.