In tema di efficienza energetica le Regioni promuovono diverse misure per incentivarla. Innanzitutto, va ricordato che a livello nazionale è arrivata la firma del decreto di costituzione del Fondo nazionale per l’efficienza energetica.
Esso favorisce il finanziamento d’interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione su edifici, impianti di teleriscaldamento e processi produttivi. Come specifica in una nota il Ministero dello Sviluppo economico, il provvedimento offrirà garanzie e finanziamenti a tasso agevolato, promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari e investitori privati, sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi. Sono già stati resi disponibili 150 milioni di euro dallo stesso dicastero, che destinerà anche un ulteriore introito annuale di circa 35 milioni di euro nel triennio 2018-2020.
Le Regioni non stanno certo a guardare. Lo dimostrano i vari provvedimenti sul tema: innanzitutto va segnalato l’avviso pubblico della Sicilia, che scadrà il prossimo 18 gennaio, per la concessione di agevolazioni finalizzate a promuovere eco-efficienza e diminuire i consumi energetici negli edifici e strutture pubbliche.
Si parla di 50 milioni di euro di dotazione finanziaria, spendibili per interventi di ristrutturazione di edifici, per l’installazione di sistemi domotici per l’ottimizzazione dei consumi energetici, ottenibili anche attraverso l’impiego di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili.
È solo l’esempio più significativo di spesa, ma non è certo l’unico provvedimento di questo. Per esempio, nell’altra grande isola, Regione e Patto per la Sardegna hanno assicurato sostegno finanziario ai poli universitari di Cagliari e Sassari finalizzato alla realizzazione di due progetti pilota: uno mirato all’efficienza energetica delle strutture degli Atenei, l’altro allo sviluppo di smart grid. Per gli interventi saranno stanziati 24 milioni di euro. I provvedimenti rientrano nelle azioni previste dal Piano energetico ambientale regionale approvato dalla Giunta nel 2016.
In Veneto, invece, è stata concessa una proroga di 6 mesi al termine, scaduto lo scorso 21 dicembre, per presentare la rendicontazione delle spese sostenute a seguito dell’erogazione dell’acconto del 40% del contributo concesso con il bando da 20 milioni di euro a favore di interventi realizzati da enti locali per l’efficientamento energetico di edifici di proprietà pubblica a destinazione non residenziale.
Nel Centro Italia si segnalano due provvedimenti. La Regione Marche ha messo a disposizione degli enti pubblici e delle imprese 16,2 milioni di euro, attraverso quattro bandi del Fondo europeo che sostiene lo sviluppo regionale. Il provvedimento è in linea col Piano energetico ambientale regionale, che si pone come traguardo da raggiungere entro il 2020 la riduzione dei consumi energetici del 20%.
Ma cosa dispongono i quattro bandi?
In Umbria, invece, pochi giorni fa si sono aperti i termini per presentare le domande di contributo relative agli investimenti per l’efficienza energetica da parte delle imprese. È stato il vicepresidente della Giunta regionale e assessore allo Sviluppo Economico, Fabio Paparelli, a darne notizia, segnalando che tale misura intende dare sostegno alle imprese che realizzano investimenti volti al risparmio energetico e utili a ridurre le emissioni climalteranti.
Lo stesso vicepresidente, in una nota, ha specificato che tale strumento è finalizzato, in particolare, a incentivare gli interventi di riduzione dei consumi elettrici e termici attraverso l’utilizzo di tecnologie a basso consumo e ad alta efficienza e l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili ed è rivolto alle piccole, medie e grandi imprese extra-agricole. La dotazione finanziaria dell’avviso è di un milione e mezzo di euro.
In Liguria sono stati presentati tre protocolli d’intesa per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e per la promozione della green economy, per un totale di 28,9 milioni di euro attivati attraverso 17,9 milioni di finanziamenti. L’assessore regionale allo Sviluppo economico e all’Energia Edoardo Rixi, firmatario del protocollo ha spiegato che, pur dando priorità a interventi che con efficacia rendano più efficienti dal punto di vista energetico gli edifici pubblici, è stato tenuto conto anche delle esigenze di piccoli Comuni “che potranno così intervenire negli immobili di proprietà e sull’illuminazione pubblica, che riteniamo abbia una forte valenza anche dal punto di vista sociale e della sicurezza”.
Infine, va segnalato il provvedimento della Basilicata, la cui Giunta regionale ha approvato un bando per istituire in Basilicata due istituti tecnici superiori, di cui uno dedicato all’efficienza energetica e l’altro per le tecnologie del Made in Italy. Per questo sono stati stanziati un milione e mezzo di euro di investimenti, derivanti dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014/2020.