Osservando i dati del mercato italiano relativi al mondo dell’auto, è difficile vedere il bicchiere mezzo pieno. I numeri che Motus-e ha recentemente diffuso raccontano infatti di un 2024 che, pur non frenando in modo brusco, certamente rallenta.
Se si considerano tutte le alimentazioni (quindi benzina, diesel, ibride di vario tipo, elettriche, a metano e a GPL), il mercato auto italiano chiude il 2024 con 1.563.682 unità immatricolate, con un -0,5% rispetto all’anno precedente.
Ai privati il primato delle immatricolazioni (il 58,5% del totale), il 25,5% alle società di noleggio a breve e lungo termine, il 10,7% alle autoimmatricolazioni e ai concessionari e il 5,3% alle flotte aziendali.
“Il generalizzato affanno del mercato auto italiano, lontanissimo ormai dai livelli pre-Covid, testimonia l’urgenza di un’azione corale per proteggere e rilanciare tutti insieme il settore automotive nazionale”, osserva il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, ricordando inoltre che “la costruzione anche in Italia, terzo mercato auto europeo, di un ambiente più consapevole e aperto all’elettrico contribuirebbe sensibilmente a contenere l’impatto sull’industria delle discusse multe europee sulle emissioni di CO2, accelerando la diffusione dei veicoli con zero emissioni allo scarico”.
Lieve frenata nel 2024 anche per le auto elettriche immatricolate in Italia: le full electric si fermano infatti a quota 64.983, -2% rispetto al 2023 ma con una quota di mercato stabile al 4,2%.
Interessante l’inversione di tendenza tra acquirenti privati e autoimmatricolazioni: la quota di mercato dei primi cresce del 6%, mentre cala del 4% quella delle vetture BEV intestate a costruttori o concessionari.
Più in dettaglio, nel 2024 il 53,6% delle immatricolazioni elettriche ha fatto capo ai privati, l’8,4% alle flotte aziendali, il 9,2% ad autoimmatricolazioni e concessionari e il 28,8% ai noleggi a breve e lungo termine.
Parlando di modelli, Tesla occupa i due gradini più alti del podio con Model 3 e Model Y che, insieme, rappresentano quasi un quarto del venduto complessivo. Seguono Volvo EX30, Dacia Spring e Jeep Avenger.
“L’Italia può e deve continuare a recitare un ruolo da protagonista nel panorama automotive, ma per competere ai massimi livelli in un mondo sempre più rivolto all’elettrificazione serve una politica industriale chiara e pragmatica, che aiuti la filiera a evolversi e a innovare. Per questo motivo – conclude il presidente di Motus-E – nelle scorse settimane abbiamo scritto al Governo, per chiedere un maggiore coordinamento istituzionale sulla transizione tecnologica dei trasporti, indispensabile per cogliere le opportunità di una sfida decisiva per l’intero Sistema Paese”.