Ecco come la tecnologia attuale può portarci fino alla net zero

La tecnologia attuale potrebbe metterci sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi, ma serve un'implementazione rapida e diffusa
Tecnologia attuale per raggiungere Net Zero

Le lancette dell’orologio continuano a correre sul quadrante, e noi abbiamo sempre meno tempo per centrare gli obiettivi stabiliti dagli accordi di Parigi, ma un uso sapiente della tecnologia attuale potrebbe ribaltare la situazione.

Lo studio New Energy Outlook 2024 di BloombergNEF

“La strada per rimanere ben al di sotto dei due gradi si sta restringendo. Nei 18 mesi trascorsi dall’ultimo aggiornamento dei nostri scenari globali, la transizione energetica ha certamente accelerato, ma non abbastanza. Questo rapporto dovrebbe servire da campanello d’allarme: abbiamo bisogno di un rapido calo delle emissioni a partire da adesso – non tra cinque anni – se vogliamo che l’azzeramento delle emissioni nette entro la metà del secolo rimanga una possibilità” come sottolineato da David Hostert, responsabile dell’economia e della modellistica presso BNEF e autore principale del rapporto.

Secondo l’ultimo report BloombergNEF, l’implementazione della tecnologia esistente saprebbe avvicinarci alla net zero, mantenendo il riscaldamento del Pianeta “ben al di sotto” dei due gradi (il limite è stabilito a massimo +1,5 gradi).

La neutralità carbonica è fissata al 2050; ci restano meno di tre decenni, ma potrebbe essere un lasso di tempo sufficiente per sostenere la decarbonizzazione e la resilienza del settore energetico, sfruttando la tecnologia a nostra disposizione.

La velocità con cui verranno attuate queste integrazioni, sottolinea l’analisi, è tanto fondamentale quanto cruciale.

Scenari a confronto, ecologia o economia?

Il New Energy Outlook 2024, ha messo a confronto due scenari speculari, uno orientato verso la net zero (Net Zero Scenario, NZS) e uno maggiormente concentrato sulla transizione economica (Economic Transition Scenario, ETS).

Il primo ha una probabilità del 67% di mantenere l’aumento della temperatura del Pianeta entro +1,75° C, mentre nel secondo scenario, la temperatura è destinata a salire di 2,6° C.

Scenario NET e ETS a confronto, Bloomberg New Energy Outlook 2024

Il grafico mostra come gli sviluppi di alcuni settori siano comuni; a segnare il cambio di rotta fra i due scenari è soprattutto la quota di emissioni legate al settore energetico.

Nel caso del NZS, il fossile raggiunge il suo picco nel 2025, per poi scendere drasticamente, rimpiazzato da tecnologie a zero emissioni che iniziano a farsi strada in tutti i settori.

Il ruolo dell’energia, le FER e le auto elettriche in entrambi gli scenari

Il risanamento del settore energetico, evidenzia l’analisi, potrebbe dimezzare le emissioni a partire da oggi fino al 2050.

Come accennato, alcuni settori si svilupperanno nello stesso modo in entrambi gli scenari, ovvero la mobilità elettrica e la crescita delle fonti rinnovabili.

Nell’ ETS, le FER vengono implementate solo quando risultano economicamente competitive in termini di costi o quando è la volontà dei consumatori a prevalere.

Rinnovabili a confronto nell'ETS e nel NZS del New Energy Outlook 2024 di Bloomberg

E’ bene notare come, anche nel caso di totale assenza di direttive governative, il mercato porterà autonomamente le rinnovabili (in primis solare ed eolico) a raggiungere il 51% della produzione globale di energia entro il 2030 e il 70% entro il 2050.

Anche la mobilità elettrica è destinata a rimpiazzare quella tradizionale in entrambi gli scenari.

La sostenibilità dei trasporti, unita allo sviluppo delle FER e il miglioramento delle reti, porterà le emissioni dell’ETS a dimezzarsi, nel 2050.

Un calo del 27% rispetto alla CO₂ emessa oggi e del 50% rispetto alle previsioni basate sul costante ed unico utilizzo delle fonti fossili.

Sebbene l’ETS non sia uno scenario auspicabile, rende tangibile il potenziale di queste tecnologie nella decarbonizzazione.

Le nove tecnologie chiave per la net zero del 2050

“L’energia rinnovabile, i veicoli elettrici e lo stoccaggio dell’energia sono già utilizzati su larga scala e cresceranno ulteriormente nei prossimi anni – ha evidenziato Matthias Kimmel, responsabile dell’economia energetica presso BNEF -. Queste tre tecnologie, scelte senza rimpianti, possono aiutare i paesi a ridurre le emissioni, migliorare la sicurezza energetica e persino ridurre i costi del sistema energetico nell’immediato”

Bloomberg identifica nove tecnologie chiave per la decarbonizzazione: le energie rinnovabili (con i sistemi di accumulo come corollario) al triplo dei livelli attuali, l’idrogeno, il nucleare, la cattura e stoccaggio del carbonio (con massimo sviluppo di quest’ultima entro il 2030) e il miglioramento delle reti di distribuzione per il settore energetico.

La mobilità elettrica (con scomparsa del motore ICE nel 2034) e lo sviluppo di carburanti di origine non fossile (esempio i bio-carburanti) per aviazione, navi e camion per il settore dei trasporti.

Infine, l’adozione su larga scala di tecnologie efficienti per il riscaldamento domestico, come le pompe di calore.

Scenario NZS e ETS a confronto nel report 2024 di Bloomberg

Economie globali ed investimenti necessari

Rispetto alle scorse edizioni, BNEF ha incluso nell’edizione 2024 del New Energy Outlook anche i piani climatici e gli NDC (Nationally Determined Contributions, ovvero le promesse avanzate dai governi in termini di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra) di 12 paesi, su nove regioni globali, delineando entrambi gli scenari.

L’analisi ha mostrato come Brasile, Francia, Regno Unito, Stati Uniti ed Australia siano le nazioni più allineate all’NZS secondo il loro NDC.

Subito dopo troviamo Germania, Corea del Sud, Giappone ed India che, benché orientati verso la net zero, con un NDC migliore rispetto all’ETS ipotizzato da Bloomberg, ma con ampi margini di miglioramento.

Infine, Cina, Indonesia e Vietnam devono aumentare sensibilmente la loro ambizione verso la net zero. Nel loro caso, evidenzia il report, il Nationally Determined Contributions è peggiore dell’ETS presentato nell’analisi.

Guardando gli investimenti necessari, gli scenari hanno uno scarto “minimo” , pari a 19% in più per adottare l’NZS (215 trilioni di dollari al 2050) rispetto all’ETS (181 trilioni di dollari al 2050).

Il costo della transizione verso la net zero secondo il New Energy Outlook 2024 di Bloomberg

Bloomnerg pone l’attenzione anche al consumo di suolo, evidenziando come le tecnologie pulite abbiano un consumo territoriale spesso maggiore rispetto alle fonti fossili.

La tutela della biodiversità e la garanzia di una produzione alimentare adeguata dovranno essere pianificate con scrupolo, al fine di bilanciarle con la transizione energetica.

Vuoi rimanere aggiornato sui contenuti di ElettricoMagazine?
Iscriviti alla nostra newsletter!



Accetto il trattamento dei miei dati personali per la ricezione di newsletter in conformità con la privacy policy del sito

Redazione

La redazione di ElettricoMagazine è composta da esperti di settore e technical writers che approfondiscono i temi legati all'integrazione impiantistica e connessa, l'energia, il comfort e la sostenibilità.
menu linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram