Inverter fotovoltaico, Omron al servizio degli installatori

impianto fotovoltaico latterie veneteNegli ultimi 10 anni, cioè da quando è nato il primo conto energia, sono stati installati pannelli fotovoltaici in grado di generare elettricità nell’ordine dei GW. Oggi è perciò evidente come un buon servizio di manutenzione possa risultare determinante per la corretta attività di questi impianti.
Omron ha per questo deciso di fare un ulteriore passo avanti nel proprio business affiancando alle soluzioni tecnologiche anche servizi specifici per la fidelizzazione dei propri partner, organizzando un’efficace struttura logistica per la riparazione degli inverter.
Tra gli esempi lampanti di questo trend c’è l’esperienza di On Energy Project, società che ha realizzato oltre 400 impianti fotovoltaici, gestendone ora più di 600 con contratto di manutenzione e che da alcuni mesi si occupa dell’assistenza post-vendita degli inverter nell’area del nord e del centro Italia rimasti privi di riferimento tecnico.

L’importanza dell’inverter fotovoltaico

“Sugli impianti di taglia media installiamo da sempre inverter Omron, che hanno ottime prestazioni. – conferma Flavio Favero, amministratore delegato di On Energy Project – Tra i progetti da noi realizzati penso a Berti Auto, che ha un impianto su tetto da 100 kW, o a quello dell’azienda agricola Il Crociere, con un impianto da 70 kW, così come quello delle Latterie Venete di Vedelago da 400 kW, o al palazzetto dello Sport di Bassano del Grappa da 130 kW. E l’elenco potrebbe continuare; ciò che li accomuna è che tutti vengono monitorati con PVremote Pro di Omron, che consente di verificare da remoto il funzionamento e quindi intervenire immediatamente in caso di cali di produzione”.Inverter fotovoltaico

Spesso infatti gli imprenditori vedono di buon occhio la possibilità di investire in un impianto che consenta una significativa riduzione dei costi in bolletta: con un autoconsumo fra il 70% e il 75%, e in alcuni casi grazie anche agli incentivi legati alla rimozione dell’amianto, il ritorno dell’investimento avviene in circa 5 o 6 anni, passati i quali il vantaggio è totale e la bolletta cala drasticamente.

Un eventuale stop della produzione di energia rinnovabile non viene quindi visto di buon occhio. Questo, sommato al fatto che la contrazione del mercato ha tolto i riferimenti tecnici a molti proprietari di impianti già posati, rende difficile trovare un interlocutore in caso di guasto all’inverter. In questi casi Omron fornirà al cliente tutte le indicazioni necessarie per attivare l’assistenza post-vendita.

Domotica: cosa ne pensano gli italiani?

spazio chorus Gewiss domoticaÈ stato effettuato uno studio da Europ Assistance ed Energy@home (associazione composta da Telecom Italia, Electrolux, Indesit ed Enel Distribuzione, che ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo di soluzioni innovative e tecnologiche per la casa) per individuare quali siano le richieste dei consumatori relativamente a domotica, efficienza energetica, smart home.

L’idea è stata quella di testare direttamente – su un campione di uomini e donne suddivisi per fasce di età – la propensione alla tecnologia, al digitale, al controllo a distanza e all’utilizzo di sistemi domotici attraverso smartphone e App. Per fare questo è stato utilizzato un vero spazio domestico al cui interno è presente in impianto domotico evoluto: Spazio Chorus di Gewiss.

È emerso che gli italiani sono molto affezionati alla casa e piace l’idea di poter interagire con la propria abitazione quando si è lontani. Secondo questa indagine risulta che la domotica è conosciuta e soprattutto che il concetto di smart home è legato all’utilizzo di APP su smartphone e tablet.

L’analisi condotta da Europ Assistance e Energy@home evidenzia una certa propensione alla casa tecnologica e all’utilizzo di sistemi domotici, di gestione e controllo degli impianti di casa.

La casa connessa non è un sogno, ma una realtà

Le richieste maggiori si concentrano sulla sicurezza e sulle funzionalità, infatti le nuove tecnologie devono essere utili e soprattutto devono assicurare un risparmio di tempo e di energia e ovviamente migliorare il benessere e il comfort domestico.
Se parliamo di sicurezza è necessario distinguere tra protezione da rischi esterni e sicurezza da pericoli interni.

spazio Chorus Gewiss domotica 1La ricerca ha anche affrontato il settore degli elettrodomestici (Whirpool azienda associata di Energy@home), in particolare la lavastoviglie e il frigorifero. Il consumatore finale ha richiesto alcune funzioni specifiche come l’informazione relativa a cibi in scadenza e la possibilità di essere avvisati quando il ciclo di lavaggio è terminato.
È emersa, infatti, la paura di lasciar funzionare alcuni elettrodomestici quando si è fuori casa, quindi un prodotto intelligente deve essere in grado di effettuare l’autodiagnostica e la manutenzione.

“La casa del futuro sarà tanto più Smart quanto più le aziende saranno in grado di integrare prodotti e  soluzioni in un unico sistema che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità di vita fornendo applicazioni e tecnologie semplici da utilizzare.” ha sottolineato Marco Signa, Responsabile per gli elettrodomestici intelligenti in Whirlpool Europe e Direttore della Associazione Energy@home.

spazio Chorus domotica“Abbiamo aperto le porte di Spazio Chorus, la nostra casa domotica, per consentire di vivere e sperimentare direttamente le soluzioni che la domotica può offrire – racconta Fabio Nappo, Direttore Divisione Domotics e Progettazione Elettronica di Gewiss. Inoltre abbiamo potuto raccogliere nuove idee e input fondamentali per lo sviluppo diprodotti che entreranno nella smart home del futuro.”

I risultati di questa indagine sono molto positivi, infatti confermano che l’automazione delle funzioni domestiche e la loro integrazione hanno un ruolo fondamentale nelle case di oggi e di domani e che la domotica e le tecnologie intelligenti permettono di in abitazioni più sicure, efficienti e confortevoli.

Illuminotronica 2016: smart lighting, formazione e crediti formativi

IlluminotronicaIlluminotronica 2016 si fa sempre più interessante: la manifestazione, che si terrà a Padova Fiere dal 6 all’8 ottobre, accoglierà in un unico evento lo smart lighting, le tecnologie di comunicazione Li-Fi, gli OLED, Internet of Things (IoT) e la Solid State Lighting.
Tutte innovazione e nuove tecnologie che stanno cambiando – o che cambieranno a breve – il nostro modo di pensare la luce negli ambienti. Grazie anche al costo delle tecnologie Led in deciso ribasso e con performance in crescita, rendendole fortemente pervasive e con ampi margini di sviluppo in ogni settore applicativo.
Illuminotronica si rivolge a tutta la filiera del settore, dagli installatori ai progettisti, incluse tutte quelle figure professionali che in qualche modo lavorano o applicano le tecnologie, i sistemi e i prodotti per l’illuminazione intelligente integrata a sistemi di domotica e sicurezza.
Promosso da Assodel (Associazione Italiana Distretti Elettronica) la manifestazione giunge alla sua quinta edizione con un imperativo: creare una vera smart home.
La spinta in questo senso arriva anche dalle normative europee sulla riqualificazione energetica delle abitazioni, dalle politiche di recupero fiscale e dallo sviluppo di tecnologie sempre più accessibili e affidabili. La casa intelligente diventa quindi non solo bella e comoda da vivere, ma anche conveniente e rispettosa dell’ambiente circostante.
La smart home diventa quindi il punto di connessione tra la domotica, lo smart lighting e la sicurezza al fine di rispondere una volta per tutte alle esigenze visive, di benessere e di sicurezza delle persone.

Convegni, formazione e crediti formativi

Convegno IlluminotronicaLa scorsa edizione di Illuminotronica ha visto la presenza di oltre 160 tra espositori e aziende partner su una superficie di 3.000 mq di area espositiva e oltre 6.300 visitatori.
Il prossimo ottobre i numeri saranno ancora più importanti, con un panorama convegnistico di assoluta rilevanza.
Tra le tematiche portanti di questa edizione ci sono ovviamente Led/Lighting (Tecnologie & design nel dialogo tra chi fornisce nuove tecnologie e chi produce corpi illuminanti e soluzioni), Smart Hut (Sistemi e soluzioni hardware e software per ottimizzare applicazioni, sicurezza, efficienza nella domotica del “visibile”, come illuminazione, sicurezza ed energia) e Elettro & Micro (componenti e sistemi elettronici per alimentare, assemblare, pilotare prodotti e soluzioni nell’incontro tra chi offre e chi acquisisce know how e soluzioni).
Illuminotronica organizza inoltre una serie di brevi corsi tecnici e divulgativi gratuiti suddivisi secondo vari livelli di difficoltà, oltre a percorsi con crediti formativi studiati con le principali associazioni di categoria e accreditati presso gli ordini dei professionisti.

Nuova luce dalle serie civili BTicino

serie civili BTicinoNuove funzionalità per le serie civili BTicino, che si arricchiscono di una nuova gamma di dispositivi d’illuminazione a LED appositamente studiati per essere integrati, anche esteticamente, all’interno dei punti luce.

Sfruttando il ridotto ingombro, l’elevata durata, la bassa dissipazione di calore e il funzionamento in bassa tensione dei LED, sono stati realizzati piccoli corpi illuminanti da inserire nelle placche delle linee civili per consentire la lettura individuale, la segnalazione dei percorsi e l’illuminazione in caso di black out.

Caratterizzati dalla compattezza e da un design semplice e originale, in linea con le serie di comandi in cui devono essere integrati, questi apparecchi non richiedono alimentatori, prese o cavi supplementari.

 

Le nuove features delle serie civili BTicino

 

MCE 2016, un’edizione all’insegna dell’efficienza smart

Ingresso MCELa 40a edizione di Mostra Convegno Expocomfort, svoltasi alla Fiera di Milano (Rho) la scorsa settimana, ha chiuso i battenti con numeri di assoluto rilievo.
Oltre 155.000 presenze provenienti da ogni parte del mondo (+5,5% i visitatori stranieri rispetto all’edizione precedente), più di 2.100 espositori (il 40% dei quali esteri), la presentazione di decine di nuovi prodotti, un programma convegnistico molto ricco (That’s Smart in primis).
Merito anche della ripresa del settore idrotermosanitario e dell’edilizia in generale, come confermano i dati del rapporto Cresme (Centro Ricerche Economiche e Sociali del Mercato dell’Edilizia) presentato durante l’inaugurazione di MCE 2016. I numeri sono estremamente positivi: nel 2015 l’installazione di impianti ha prodotto un valore di quasi 46 miliardi di euro in Italia, che si è rivelato il terzo in Europa per investimenti. Di questi, circa 19 miliardi sono legati all’idrotermosanitario.
Significativa la presenza di nuovi dispositivi volti al risparmio energetico, all’efficientamento, al miglioramento del comfort e alla domotica. Proprio quest’ultima sta vivendo un vero e proprio boom, ben rappresentato dalle numerose novità proposte in fiera, dalle più semplici e di immediata installazione alle più complesse ed efficienti.
Durante MCE 2016 è stato inoltre inaugurato MCE Master, un’occasione di incontro (fisico e on-line) riservato alle aziende e agli installatori per sviluppare competenze tecniche all'avanguardia, offrire un servizio di alto livello al consumatore finale e, nel contempo, sviluppare il proprio business.Smartdhome MyVirtuoso a MCE
Non solo its, quindi, ma molti servizi, prodotti per gli installatori e tante novità sul fronte dei pannelli solari e dei pannelli fotovoltaici, dell’accumulo, dell’energia alternativa, del solare termico e molto altro.
Mostra Convegno Expocomfort ha reso evidente un trend che proseguirà negli anni a venire e che consentirà di rendere più moderni e vivibili gli edifici, a tutto vantaggio di chi utilizzerà questi spazi (indipendentemente dal fatto che si tratti di un ufficio o di una azienda, di un appartamento o di una casa unifamiliare) e di chi, questi spazi, dovrà costruirli o ammodernarli: gli installatori e tutta la filiera del settore.

Da Vibram la scarpa che ricarica il telefono

Vibram la scarpa che ricarica il telefoninoUna scarpa capace trasformare il movimento in energia elettrica, da utilizzare per ricaricare i dispositivi mobili: non è fantascienza, ma realtà, grazie ad una nuova soluzione studiata in esclusiva da Vibram, azienda che opera nel settore delle suole ad alte prestazioni, su licenza ed in collaborazione con InStep NanoPower, azienda americana specializzata nello sviluppo di soluzioni basate sulle nanotecnologie, proprietaria del brevetto.

L’attività di ricerca svolta dalle due società nell’ambito del progetto Hero ha portato alla realizzazione di un prototipo di calzatura che integra al proprio interno un sistema di trasformazione dell’energia prodotta dalla camminata e di accumulo.

Inserito nell’intersuola della calzatura ed ermeticamente sigillato, il sistema consente di generare fino ad un massimo di 3 W di potenza e d’immagazzinare circa 8 Wh con una camminata di circa 8 ore, quanto basta per conservare in funzione, ad esempio, uno smartphone.

L’energia prodotta dal dispositivo, inserito in una normale scarpa, varia in funzione del peso dell’utilizzatore, della velocità di marcia e del carico trasportato ed è disponibile attraverso una porta micro USB posizionata sulla calzatura.

Un chip elettronico auto alimentato, inserito nel sistema, consente, inoltre, la comunicazione via Bluetooth con un’applicazione Android appositamente studiata, fornendo in tempo reale varie informazioni quali il livello di carica della batteria del dispositivo, il numero di passi registrati, la geolocalizzazione e la temperatura del piede.

L’energia prodotta dal dispositivo, varia in funzione del peso dell’utilizzatore, della velocità di marcia e del carico trasportato

Il progetto s’inserisce nel contesto delle tecnologie indossabili, un comparto innovativo che già vede impegnata Vibram con risorse e studi: l’anno scorso, infatti, l’azienda ha presentato, in collaborazione con Lenovo, la prima “scarpa intelligente”, che integra un sistema di navigazione GPS e consente, attraverso un pannello LED, la comunicazione con i dispositivi Lenovo per registrare i dati degli utenti che la indossano.

Gli sviluppi futuri di questo progetto potrebbero portare, poi, a sfruttare l’energia prodotta e accumulata anche per generare calore, utile per migliorare le condizioni di vita nelle situazioni climatiche critiche, caratterizzate da basse temperature.

 

Creare un sito web: 1&1 al servizio dei professionisti

home page 1&1Internet è da tempo il principale luogo nel quale la gente cerca informazioni, notizie e prodotti.
Lo stesso vale per la ricerca di servizi e professionisti, come un elettricista, un idraulico o un muratore.
Sfruttare le potenzialità del principale motore di ricerca al mondo – Google – è indispensabile, ma lo è altrettanto avere un proprio sito con le principali informazioni relative ai servizi offerti, ai contatti e ai prodotti commercializzati.
L’ostacolo principale nel creare un proprio sito web rimane la difficoltà nell’utilizzo degli strumenti di realizzazione: come creare un sito web? qual è la differenza tra home page e pagine? Come posso inserire una mappa con l’indirizzo del mio negozio? Dove trovo le immagini adatte a rappresentare la mia attività?
A questa e altre domande dà una risposta 1&1, tra i principali fornitori di servizi e siti web in Europa, attraverso il servizio 1&1 MyWebsite. Si tratta di un editor per la progettazione di siti web che integra molte funzioni in grado di ottimizzare l’uso di un sito da parte di chi naviga in Internet.

Cosa offre 1&1?

1&1 offre 20 milioni di immagini e 10.000 layout per creare il proprio sito web

L’iscrizione al servizio garantisce l’accesso a ben 20 milioni di immagini di alta qualità divise per categorie e a 10.000 differenti layout ottimizzati anche per i dispositivi mobili. Quest’ultimo è un dettaglio molto importante: sempre più persone, infatti, accedono a internet attraverso smartphone o tablet e poter visualizzare un sito correttamente su questi dispositivi significa catturare l’attenzione di chi naviga.

I costi di 1&1

App orari aperturaPer i clienti privati è previsto un pacchetto base con un costo mensile di 0,99 € + IVA.
Per esigenze più specifiche, è possibile scegliere altri pacchetti che offrono la giusta flessibilità in base alle necessità: 1&1 MyWebsite Standard è disponibile a partire da 4,99 €/mese, 1&1 MyWebsite Plus da 9,99 €/mese e 1&1 MyWebsite Premium da 14,99 €/mese (tutti i prezzi si intendono IVA esclusa).
Ciascuno di questi pacchetti include un dominio (l’indirizzo internet scelto, come ad esempio www.idraulicomariorossi.it ), 20 indirizzi e-mail (utili per dividere i contatti tra fornitori, richieste di preventivi, informazioni generiche o per dare a ciascun dipendente il proprio indirizzo personale), 50 GB di hosting (lo spazio web disponibile per caricare foto, pagine, video, informazioni varie ecc.), traffico dati illimitato, supporto 24/7 e garanzia di rimborso entro 30 giorni.
Tutte le informazioni per cominciare a utilizzare 1&1 si trovano a questo indirizzo.

Guida rapida agli interruttori differenziali di tipo B

Nella maggior parte delle applicazioni di tipo domestico e similare, per la protezione dell’impianto elettrico e delle persone è sufficiente installare interruttori differenziali di tipo AC o di tipo A, conformi alle Norme CEI EN 61008 o CEI EN 61009(1).

Tuttavia, l’utilizzo sempre più frequente di tecnologie elettroniche di potenza negli apparecchi utilizzatori con collegamento a terra può dar luogo, sia in condizioni di guasto, sia in assenza di guasto, a correnti di dispersione con forme d’onda caratterizzate da un’elevata componente continua e/o ad alta frequenza, che, non previste per gli interruttori di tipo A o di tipo AC, ne potrebbero pregiudicare il corretto funzionamento.

Ad esempio, gli interruttori differenziali di tipo A, come da Norma, sono immuni alla sovrapposizione alla corrente differenziale di una corrente continua solo fino a 6 mA e, in caso di superamento di questo valore, potrebbero non intervenire correttamente.

In funzione delle applicazioni, gli interruttori differenziali di tipo A o di tipo AC potrebbero, quindi, presentare i seguenti inconvenienti:

Panorama normativo

Per risolvere queste problematiche, negli anni ’90 sono stati introdotti gli interruttori differenziali di tipo B, la cui prima edizione della Norma di prodotto IEC 62423 risale al 2007. In attesa di una Norma di prodotto vera e propria, per gli interruttori differenziali di tipo B si faceva riferimento al rapporto tecnico IEC 60755 (General requirements for residual current operated protective devices), che contiene le caratteristiche generali degli interruttori differenziali, tipo B inclusi.

Con l’emissione nel 2013 della seconda edizione della Norma CEI EN 62423 (Interruttori differenziali di Tipo F e B con e senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari), derivata con alcune piccole modifiche dalla corrispondente seconda edizione della Norma internazionale IEC 62423, è stata completata l’evoluzione normativa degli interruttori differenziali di tipo B per uso domestico e similare. Questa seconda edizione, oltre a contenere qualche piccola modifica nei requisiti per gli interruttori di tipo B, introduce i differenziali di tipo B bipolari e quelli di tipo F, prima non previsti.

Gli interruttori differenziali di tipo B conformi all’ultima edizione della Norma CEI EN 62423 si riconoscono per la marcatura di figura 1, che ricorda nella grafica le diverse forme della corrente differenziale per le quali sono predisposti questi tipi di dispositivi.

Interruttori Differenziali Tipo B

Figura 1: Marcatura degli interruttori differenziali di tipo B

La Norma CEI EN 62423 deve essere utilizzata congiuntamente alla CEI EN 61008 o alla CEI EN 61009 in quanto essa contiene solo i requisiti e le prove aggiuntive a quelle previste nelle suddette Norme per gli interruttori di tipo A. A queste Norme, per le sole applicazioni industriali, va aggiunta la Norma CEI EN 60947-2.

Forme d’onda della corrente differenziale per gli interruttori di tipo B

La nuova edizione della CEI EN 62423 arricchisce ulteriormente l’insieme delle forme d’onda della corrente differenziale con le quali devono essere provati gli interruttori di tipo B. La vastità delle forme d’onda previste – che includono diverse forme unidirezionali, la continua senza ondulazione, le correnti ad alta frequenza e diverse combinazioni di esse – permette di affermare che un interruttore differenziale di tipo B garantisce il corretto intervento con ogni possibile corrente di guasto, per quanto possa essere strano e complesso l’apparecchio che l’ha generata. È, quindi, giustificato l’attributo “universale” con cui talvolta si denota l’interruttore differenziale di tipo B(2).

Marcatura degli interruttori differenziali di tipo B

Figura 2: Forme d’onda d’intervento per gli interruttori di tipo B

Le forme d’onda della corrente differenziale di prova previste attualmente per gli interruttori di tipo B sono:

Per quanto riguarda le prove sugli interruttori, queste sono eseguite con entrambe le polarità, positiva e negativa, con corrente differenziale applicata sia lentamente, sia improvvisamente.

Per le varie forme d’onda sono previsti diversi valori d’intervento e di non intervento, espressi come multiplo della corrente differenziale nominale d’intervento I∆n, che è sempre riferita alla corrente alternata alla frequenza di rete. I valori limite della corrente differenziale d’intervento tengono conto della diversa pericolosità per le persone delle differenti forme d’onda e, allo stesso tempo, consentono di aumentare la continuità di servizio riducendo il rischio d’interventi intempestivi in assenza di guasto (vengono filtrati i disturbi).

Note
1) La norma CEI EN 61008 riguarda gli interruttori differenziali “puri”, mentre la CEI EN 61009 tratta degli interruttori differenziali con protezione magnetotermica incorporata, compresi quelli ottenuti con l’aggiunta di un blocco differenziale ad un interruttore magnetotermico.

2) Questa terminologia non deve trarre in inganno: gli interruttori differenziali di tipo B sono previsti per l’impiego su reti in tensione alternata (le forme d’onda non sinusoidali sono quelle della corrente differenziale). Gli interruttori differenziali per le reti in continua sono allo studio (cosiddetti interruttori “tipo DC”).

La seconda parte della guida rapida agli interruttori differenziali di tipo B è stata pubblicata a questo link

Autore: Ing. Claudio Amadori R&D ABB S.p.A. ABB SACE Division per ElettricoMagazine

Sacchi Elettroforniture, apre il nuovo punto vendita in Valtellina

Sacchi Elettroforniture PiantedoSacchi Elettroforniture estende l’esperienza dei propri punti vendita – rapidità nel servizio e comodità del self-service – al nuovo punto vendita di Piantedo (SO), in Valtellina.
L’appuntamento è per il 2 aprile, quando aprirà i battenti lo store che all’innovazione del self-service affianca la tradizione della vendita al banco.
Come per gli altri punti vendita, anche in Valtellina Sacchi punta al grande assortimento di prodotti, opportunità vantaggiose e personale competente ed esperto.
Tradotto in numeri, il nuovo punto vendita assicurerà 6.500 prodotti immediatamente disponibili, 50.000 articoli con consegna in 24 ore e ben 1,5 milioni di referenze su richiesta.
Ampio spazio ai prodotti di illuminazione di design indoor e outdoor all’interno del punto vendita: un’area espositiva dedicata permetterà agli installatori di toccare con mano soluzioni personalizzate e multibrand, adeguate a differenti tipologie di spazi. L’esposizione dei prodotti sarà accompagnata da una serie di pannelli che illustrano le attività di una delle divisioni specialistiche di Sacchi: Studio Luce, laboratorio di Lighting
Design che offre consulenza illuminotecnica a installatori, impiantisti e progettisti.

Alta velocità e offerte per i presenti

L’inaugurazione del nuovo punto vendita di Piantedo, sabato 2 aprile, sarà all’insegna dell’adrenalina ma anche della velocità a impatto zero: sarà infatti l’occasione per effettuare un giro a bordo dell’autovettura elettrica Tesla e test drive con le vetture ibride Toyota, il tutto condito da promozioni riservate ai soli presenti all’evento.
Infine, tutti i presenti potranno assistere una spettacolare esibizione su due ruote: l’elettrizzante (per restare in tema!) Trial Show con Luca Petrella, Campione Italiano, ed Emanuel Angius, Pilota Free Styler.

Dove si trova il nuovo punto vendita Sacchi Elettroforniture

Il nuovo punto vendita Sacchi si trova a Piantedo (SO) in via Vanoni 25.
Il contatto e-mail è fil.piantedo@sacchi.it mentre per le visite dirette al punto vendita gli orari sono i seguenti:
Lunedì-Venerdì: 08.00-12.00 / 13.30-18.00
Sabato: 08.00-12.00

Quadri elettrici, Rittal a supporto dell’automazione del processo

Rittal produzione quadri elettriciNella realizzazione di un quadro elettrico, la personalizzazione è sempre più un fattore chiave. Ciò significa però che è necessario più tempo, più risorse umani e professionali e, in definitiva, più costi.
Rittal ha compreso questa esigenza e ha fatto un passo in avanti attraverso la creazione della nuova business unit “Rittal Automation Systems”.
In questo modo Rittal aumenta sensibilmente il proprio portfolio di prodotti dedicati all’automazione del processo produttivo per quadristi e costruttori di apparecchiature elettriche, ampliando nel contempo l’offerta della consociata Kiesling con nuovi prodotti al fine di assicurare al mercato una gamma di soluzioni completa, che comprenda quelle manuali così come i centri di lavoro ad alto profilo tecnologico.
I quadristi e gli installatori elettrici più esperti apprezzano le attrezzature e le macchine in grado di automatizzare – e quindi ottimizzare – il proprio lavoro. La disponibilità di armadi con montaggio semplificato, di accessori versatili e di soluzioni software intelligenti va proprio in questa direzione, poiché incrementa l’efficienza delle varie operazioni.

Macchine e impianti per realizzare quadri elettrici

Rittal Perforex LaserIl centro di lavoro Perforex BC realizza forature, fresature e filettature su armadi e cassette di comando. Il nuovo modello Perforex LC sfrutta invece la tecnologia laser 3D per eseguire tagli veloci e precisi sia su parti piane, sia su armadi completi e scatolati non smontabili. Entrambi i modelli possono utilizzare la macchina da taglio Secarex, ideale per il taglio di canaline e guide DIN.
Athex, invece, esegue il taglio, il montaggio e l’etichettatura dei morsetti, tutto in modalità automatica. Il robot di cablaggio Averex, infine, consente di sostituire il cablaggio manuale delle piastre di montaggio con un’interconnessione completamente automatizzata, che garantisce la massima sicurezza operativa e il rispetto delle normative vigenti.

Rittal è conosciuta ovviamente anche per la fornitura di armadi di comando, sistemi di distribuzione di corrente e climatizzazione, infrastrutture IT, software e servizi. Quella delle tecnologie per la lavorazione meccanica e la movimentazione dei componenti dei quadri è dunque il naturale completamento della proposta del gruppo, che si propone come unico fornitore per il processo produttivo degli integratori elettrici.