Sostenibilità e digitalizzazione, le tante contraddizioni degli italiani

I risultati controversi della ricerca sulla sostenibilità digitale condotta dal Digital Transformation Institute: in molti si dichiarano informati, ma pochi dimostrano una reale conoscenza

Sostenibilità e digitalizzazione: sono due parole con cui è bene familiarizzare, anche perché da questi termini passano varie decine di miliardi, quelli previsti dall’Unione europea a beneficio del nostro Paese nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma qual è, appunto, il grado di consapevolezza dei cittadini su questi temi? A dare delle preziose indicazioni è la ricerca “Italiani e Sostenibilità Digitale: cosa ne sanno, cosa ne pensano”, realizzata dal Digital Transformation Institute – Fondazione di Ricerca per la Sostenibilità Digitale.

L’80% afferma di sapere cos’è la sostenibilità

Cominciamo con il dire che in tema di sostenibilità tanti italiani pensano di essere aggiornati, se è vero che l’80% degli intervistati afferma di avere una conoscenza abbastanza o molto precisa del concetto. Tuttavia, approfondendo il dato, emerge un quadro che viceversa evidenzia una grande confusione nelle persone, che le porta ad interpretare tale concetto in una dimensione prettamente ideologica, senza una correlazione con l’impatto reale nei comportamenti o nelle azioni.

Una conclusione che emerge “incrociando” le risposte fornite. Infatti, da un lato il 46% degli italiani ritiene prioritarie le scelte ambientali ed il 38% quelle orientate al benessere dell’individuo, con un residuale 16% che mette al primo posto le scelte economiche. Dall’altro lato, una parte significativa del campione (ben il 62%) dimostra di non essere in grado di correlare la visione di sostenibilità che ritiene prioritaria con le scelte economiche e sociali che dovrebbero essere coerenti con essa.

ricerca condotta dal Digital Transformation Institute: la conoscenza della sostenibilità

La conoscenza della sostenibilità secondo la ricerca condotta dal Digital Transformation Institute

Le visioni contrastanti sul digitale

E per quanto attiene il processo di digitalizzazione in atto? Anche in questo caso i contrasti appaiono molto forti. Ben il 92% delle persone ritiene che il digitale sia fonte di opportunità (anche se il 71% aggiunge che se ne debbano comprendere ancora i rischi). Però, il 65% degli intervistati mostra pure una visione negativa del digitale, affermando che è fonte di diseguaglianza, perdita dei posti di lavoro ed ingiustizia sociale.

“In tal senso è significativo – ha sottolineato Stefano Epifani, presidente della Fondazione – come la paura nei confronti della tecnologia aumenti proporzionalmente al diminuire della competenza: in altri termini meno si conoscono le tecnologie più le si temono. Questo ci deve insegnare molto sul ruolo centrale delle azioni delle Istituzioni rivolte ad aumentare il livello di consapevolezza e di competenza digitali degli italiani di ogni età”.

Digitale, sostenibilità e sostenibilità digitale

Digitale, sostenibilità e sostenibilità digitale – Ricerca condotta dal Digital Transformation Institute

Dal dire al fare c’è di mezzo…

Le contraddizioni emergono anche quando si tratta di passare dal dire al fare… Ad esempio, benché tanti italiani dimostrano di aver ben chiara l’urgenza di affrontare problemi come il cambiamento climatico (74%) e l’inquinamento (76%), la maggior parte di essi, che pur si dichiara consapevole delle opportunità che già oggi offre la tecnologia digitale per affrontare questi problemi, nella pratica quotidiana non fa quanto potrebbe per usarle, queste opportunità, come strumento di sostenibilità.

In particolare, sono soltanto il 10% gli italiani che usano regolarmente applicazioni a supporto della riduzione dei consumi, mentre il 13% le usa raramente. Il 27% dichiara di non conoscerne l’esistenza, ma il dato più significativo è rappresentato da quel 49% del campione che, pur specificando di conoscerne l’esistenza, comunque non le adotta.

Una situazione che peraltro non cambia di molto se ci si riferisce alle applicazioni per la gestione del ciclo dei rifiuti (che il 38% degli italiani non conosce ed il 35% non usa pur conoscendole) e per quelle dedicate ad abbattere gli sprechi alimentari (sconosciute dal 48% degli intervistati e non usate dal 38% di quanti dichiarano di conoscerne l’esistenza).

Poca conoscenza dell’impatto ambientale

Infine, c’è da considerare un ulteriore problema: se da una parte la maggioranza delle persone non utilizza il digitale come strumento di sostenibilità, dall’altra parte non si rende nemmeno conto di quanto davvero esso finisca con l’impattare sull’ambiente.

E non deve ingannare il dato della ricerca che evidenzia come più della metà degli intervistati sostiene che l’impatto ambientale della digitalizzazione sia forte (61% del totale), perché allo stesso tempo, ad esempio, sono soltanto il 13% coloro che riescono a quantificare correttamente il consumo effettivo di un’ora a settimana di streaming video, che è pari a quello di ben due frigoriferi sempre collegati alla rete elettrica.

Conoscenza di strumenti digitali per la sostenibilità ambientale

Il livello di conoscenza di strumenti digitali per la sostenibilità ambientale – Ricerca condotta dal Digital Transformation Institute

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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