Delle mille sfide che ci attendono per trasformare l’intero pianeta in un ambiente sostenibile, quella forse più affascinante e difficile consiste nello sviluppo delle Smart City. Quest’ultima è una definizione relativa all’evoluzione “intelligente” delle città.
Attualmente le città coprono circa il 3% della superficie terrestre ma da esse scaturisce addirittura il 70% delle emissioni mondiali di CO2. Ad indicarlo è il rapporto “Net Zero Carbon Cities – Systemic Efficiency Initiative“, realizzato da Enel, Schneider Electric e il World Economic Forum. Uno studio che evidenzia come i centri abitati consumano ben il 78% dell’energia primaria globale. Uno squilibrio che senza decisi interventi di correzione è destinato persino a peggiorare, tenendo conto che se adesso il 54% della popolazione mondiale è concentrata nelle città, questa percentuale è destinata a crescere fino al 68% nel 2050.
Particolarmente interessante, nel contesto descrittivo della Smart City, è l’indicazione di due processi evolutivi, quello dei servizi pubblici e dell’attività privata, che interagiscono fra loro in modo sempre più rapido ed efficace grazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica.
In questo contesto, dall’analisi delle differenti definizioni di Smart City emerge la presenza di caratteristiche ricorrenti che l’Unione europea colloca in sei grandi settori:
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Descritti i macro settori che caratterizzano le Smart City, è abbastanza intuitivo individuare le tecnologie che maggiormente ne consentono lo sviluppo. In primis le reti in banda larga, con fibra ottica e 5G, che permettono di gestire gli enormi flussi digitali che caratterizzano le città intelligenti. Flussi digitali ulteriormente alimentati dall’IoT (acronimo di Internet of Things), che indica la capacità degli oggetti di essere riconoscibili digitalmente ed acquisire intelligenza grazie alla possibilità di comunicare dati su sé stessi e accedere ad informazioni aggregate. Oggetti che di fatto sono innumerevoli: macchine industriali e commerciali, impianti, materiali, sistemi, ma anche medicine, capi di abbigliamento…