Riscaldare con l’elettricità: quando conviene?

Gas o elettricità? La scelta della migliore soluzione per riscaldare casa non è sempre scontata. Ecco alcuni suggerimenti.
Riscaldamento elettrico con la pompa di calore

Decidere quale sia il miglior tipo di riscaldamento per la propria casa non è sempre semplice, in quanto la scelta può effettivamente dipendere da diversi fattori, come la posizione geografica e la tipologia di edificio. Negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità al tema ambientale e, di conseguenza, alle soluzioni per risparmio energetico anche nella propria casa. A ciò, si somma lo sviluppo di tecnologie alternative sempre più efficienti.

Oggi, ad esempio, una delle possibili questioni è proprio la valutazione di abitare e vivere un edificio completamente elettrico. Questo significherebbe rinunciare del tutto al gas come fonte energetica. Ma quando vale davvero la pena di considerare questa opzione? Ecco alcune riflessioni.

Quando conviene valutare il riscaldamento elettrico

Ci sono alcune caratteristiche che un’abitazione dovrebbe avere affinché sia sensato valutare un impianto di riscaldamento elettrico, in quanto, in alcuni casi, la scelta sbagliata potrebbe risultare costosa e inefficiente. Per questo, decidere quale sia l’impianto adatto richiede sempre una valutazione delle prestazioni dell’edificio in cui deve essere installato.

Il riscaldamento elettrico può essere una valida alternativa al gas, ma prima di tutto, è necessario assicurarsi che l’edificio sia ben coibentato e il suo fabbisogno energetico contenuto.

Il tema del riscaldamento elettrico anziché a gas, infatti, assume sempre più rilievo con la diffusione degli edifici a energia quasi zero e delle case passive. In molti di questi casi, infatti, si scelgono il piano a induzione e una pompa di calore, proprio con lo scopo di eliminare la necessità di usufruire del gas e di soddisfare in modo alternativo il limitato fabbisogno energetico della casa. Inoltre, a rendere appetibili i sistemi a elettricità sono anche la semplicità di utilizzo e la possibilità di combinarli in modo vantaggioso con la produzione di energia rinnovabile.

Gli impianti di riscaldamento elettrici, poi, sono generalmente facilmente installabili, adatti alle ristrutturazioni e spesso sono anche la scelta ideale per integrare un impianto esistente. Molto spesso, ad esempio, le soluzioni elettriche vengono scelte per scaldare ambienti piccoli, evitando così di eseguire lavori più impegnativi per estendere o modificare l’impianto esistente a gas.

Come riscaldare casa con l’elettricità

riscaldamento a pavimentoAnche se aumentano i casi di edifici 100% elettrici, in Italia la soluzione più diffusa in ambito residenziale è ancora la caldaia a gas. Anche nei nuovi edifici, spesso gli utenti scelgono di installare una caldaia a condensazione, magari abbinata a un sistema di riscaldamento a pavimento. Lo stesso vale per gli interventi di ristrutturazione.

Soprattutto per questo secondo caso, se si sta valutando un impianto completamente elettrico, è necessario mettere in conto di interviene in modo profondo sull’edificio, con una completa riqualificazione energetica. Anche se le nuove pompe di calore hanno un coefficiente di prestazione elevato, queste non lavorano in modo ottimale con le elevate temperature. Per cui è indispensabile mettere mano all’intero impianto di distribuzione, sostituendo i termosifoni con un sistema radiante o al massimo dei fancoil. Diversamente, è più conveniente scegliere una caldaia a condensazione.

Altri sistemi elettrici per il riscaldamento, come stufe e radiatori elettrici, sono più indicati come sistemi integrativi, ad esempio in punti in cui non è possibile collegare altri impianti o per integrare il funzionamento di quello principale. Un’ultima considerazione riguarda la tipologia di risparmio che offrono i due sistemi.

In un edificio con un basso consumo energetico, la pompa di calore abbinata ad un sistema a bassa temperatura permette alla lunga un risparmio maggiore. Allo stesso tempo, però, richiede un maggior investimento iniziale per l’acquisto e l’installazione. Inoltre, se si sta costruendo un nuovo edificio, anche il costo di costruzione per una struttura efficiente e con un impianto interamente elettrico, è leggermente superiore rispetto all’edilizia tradizionale, ma offre vantaggi economici nel tempo, quindi durante la fase di utilizzo.

Vantaggi crescono se si autoproduce energia

fotovoltaico - energia rinnovabileSi può concludere parlando dell’importanza di integrare dei sistemi di produzione di energia rinnovabile con l’impianto di riscaldamento e di produzione dell’acqua calda sanitaria. Infatti, la scelta di eliminare il gas in favore dell’elettricità, viene fatta nei nuovi progetti di edifici energeticamente efficienti anche per la sempre più diffusa installazione dei sistemi fotovoltaici e termici.

In questo caso, infatti, il vantaggio è sia economico che ambientale, in quanto si abbattono i costi per i consumi energetici e si utilizza energia verde. Il costo dell’investimento per il fotovoltaico, nei casi in cui tutta l’energia usata in casa è elettrica, viene recuperato anche molto in fretta.

Un’ultima attenzione va posta alla potenza del contatore, anche se negli edifici residenziali è generalmente sufficiente un contatore da 4,5 kW.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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