Riqualificazione energetica: strategia a lungo termine per la Renovation Wave

L'Europa accelera sul processo di rinnovamento del parco edilizio. E l’Italia? Se ne è discusso in uno dei webinar di Smart Building Levante dedicato alla Renovation Wave

Sulla lunga strada che porterà l’Europa e l’Italia verso la meta di una società a impatto zero si è presentata da poco una nuova definizione: Renovation Wave. Due parole che stanno ad indicare il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici con un primo obiettivo, sul territorio dell’Unione europea, di raddoppiare i tassi di ristrutturazione nei prossimi dieci anni per ridurre il consumo di energia e risorse degli immobili.

Il ruolo cruciale del settore edilizio

E di Renovation Wave si è parlato in uno dei molti webinar andati in scena durante Smart Building Levante, la fiera da poco svoltasi in modalità completamente digitale. In particolare, ad approfondire il tema è stato l’ingegnere Pasquale Capezzuto, presidente dell’associazione Energy Managers, che ha innanzitutto ricordato come il settore edilizio sia fra quelli più energivori e quindi fra i principali responsabili dei cambiamenti climatici dovuti alle emissioni nell’atmosfera.

Nella strategia dell’Unione, volta ad una radicale ristrutturazione degli edifici presenti sul continente europeo, un ruolo cardine è attribuito alla trasformazione degli stessi in costruzioni “intelligenti”, capaci di gestire al meglio l’energia e i relativi consumi.

Renovation Wave I principi guida - Smart Building Levante

Renovation Wave: i principi guida per la riqualificazione edilizia- Fonte Webinar Smart Building Levante

L’importanza dell’indicatore SRI

In quest’ambito, un indicatore che avrà un ruolo chiave per misurare il raggiungimento degli obiettivi della Renovation Wave è lo Smart Readiness Indicator (SRI). “Con esso – ha spiegato Capezzuto – si è in grado di valutare la capacità tecnologica dell’edificio di interagire con gli occupanti e con la rete ai fini di una gestione efficiente per migliorare l’efficienza energetica e la prestazione complessiva degli edifici”.

Le caratteristiche dell’edificio intelligente

Se l’indicatore SRI misura l’intelligenza dell’edificio, a definirla in sintesi sono invece tre parole:

  • flessibilità,
  • efficienza,
  • interattività.

Per flessibilità s’intende la capacità di adattare i consumi in base alle richieste della rete, alla disponibilità di energia rinnovabile e alle esigenze degli utenti. Quanto all’efficienza dell’edificio, poggia su sistemi di smart sensors e smart tecnologies che consentono di ottenere risparmi energetici e un incremento del comfort degli occupanti. Infine l’interattività, che consiste nello scambio d’informazioni tra la rete e gli utenti, con quest’ultimi che divengono quindi più consapevoli e attivi nel controllo della produzione e dei consumi di energia.

Renovation Wave Intelligenza edifici - Smart Building Levante

Renovation Wave: come si valuta l’intelligenza edifici – Fonte Webinar Smart Building Levante

Renovation Wave: interventi su 35 milioni di edifici entro il 2030

Dunque, l’acquisizione di intelligenza da parte degli edifici sarà il processo fondamentale della Renovation Wave europea, che si propone di rinnovarne ben 35 milioni da qui al 2030. Una parte importante di essi sono ovviamente situati nel nostro Paese dove il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) parla espressamente dell’obiettivo di “un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050, facilitando la trasformazione degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero”.

Partire dalla conoscenza del parco immobiliare nazionale

Resta il fatto che alle enunciazioni di principio ormai devono seguire subito i fatti. “Innanzitutto – ha spiegato l’ingegner Capezzuto – occorre avere una conoscenza approfondita del parco immobiliare nazionale così da poter effettuare le ristrutturazioni in modo efficace in termini di costi basati sul tipo di edificio e sulla zona climatica d’appartenenza. Servono poi delle politiche rivolte ai segmenti del parco immobiliare nazionale caratterizzati dalle prestazioni peggiori, oltre che ad alleviare la povertà energetica, superare le inefficienze e rimuovere le barriere alla diffusione degli interventi di riqualificazione energetica”.

Un’autentica strategia di ristrutturazione a lungo termine che nel nostro Paese non potrà prescindere dalla promozione delle competenze e della formazione nei settori edile e dell’efficienza energetica. Inoltre, Capezzuto ha sottolineato la necessità di “accelerare la riqualificazione energetica di tutti gli edifici pubblici, nonché di un’integrazione degli interventi di efficientamento energetico degli edifici con gli interventi per la riduzione del rischio sismico e di incendio”.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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