Chi produce tecnologia, ne gestisce anche lo smaltimento: la filosofia sul recupero Raee di Hisense Italia è chiara. E soprattutto concreta, perché da anni l’azienda collabora con Erion, sistema multi-consortile dedicato al trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in ottica di economia circolare.
Un impegno attivo che segue il principio di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR): Hisense si mantiene in prima linea nella gestione del prodotto e dei suoi componenti anche al termine del loro ciclo di vita.
I risultati di questa missione sostenibile sono evidenti. Nel quinquennio 2016-2020, il consorzio ha raccolto per conto di Hisense Italia più di 23.000 tonnellate di rifiuti elettronici, di cui 6.193 nel 2020.
Nell’anno 2020, il circolo virtuoso ha generato:
Oltre le cifre, Hisense è anche membro del Consiglio di Amministrazione di Erion WEEE (il consorzio specifico per il recupero Raee). Si rafforza così l’impegno nel promuovere una cultura virtuosa della gestione dei rifiuti tecnologici.
“L’impegno di Hisense sul territorio italiano con il recupere Raee è in linea con la strategia globale dell’azienda relativa ai temi della sostenibilità – spiega l’ad Gianluca Di Pietro –. Una vera e propria assunzione di responsabilità nei confronti di un pianeta che vogliamo tutelare. I consumatori ci aiutano molto in questo percorso, dimostrando sensibilità sempre maggiore rispetto a questi temi”.
L’approccio sostenibile si riflette anche nei sistemi produttivi dell’azienda in tutto il mondo. Parliamo per esempio del progetto cinese “Hisense HFC-245fa Reduction Demonstration” (2018-2021) volto a ridurre l’effetto serra tramite il miglioramento della tecnologia di schiumatura e l’ottimizzazione della catena di produzione dei frigoriferi. L’iniziativa ha diminuito i consumi del gas HFC-245fa per più di 251 tonnellate, equivalenti alla riduzione delle emissioni di CO2 dalla catena produttiva per più di 256 tonnellate all’anno. Le rinnovabili, infine, hanno permesso ad Hisense di consumare 6,57 milioni di kWh in meno, risparmiando all’ambiente l’emissione di quasi 6mila tonnellate di anidride carbonica.