Cosa significa oggi essere sostenibili? Quali scelte adottare, anche in termini di smaltimento dei rifiuti elettronici, per dare un contributo maggiore all’intero sistema della green economy? Il Rapporto Sociale del Consorzio Ecolight risponde a queste domande con la concretezza dei dati.
Quasi 25 mila tonnellate di Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) gestiti, un tasso di recupero superiore al 90% e oltre 350 tonnellate raccolte attraverso strumenti di prossimità. La sintesi di un 2019 positivo, per questo segmento dell’economia circolare italiana, che ci riporta appunto al tema della sostenibilità.
“Contrariamente a quanto il linguaggio comune ci induce a pensare – scrive il presidente di Ecolight, Walter Camarda, nell’introduzione allo studio -, sostenibile non è sinonimo di ecologico, ma è l’essere in equilibrio. C’è l’equilibrio con la natura e l’ambiente, ma c’è anche quello con il sistema economico. Non ultimo, l’equilibrio con la filiera delle nostre azioni, che significa ricomprendere produttori e importatori, logistica, impianti di trattamento, gestori delle isole ecologiche e consumatori”. Il tutto nell’ottica di stimolare aziende e cittadini a conferire correttamente i rifiuti elettronici, per innescare una logica “totale” di economia circolare.
Torniamo ai dati, piuttosto incoraggianti. Nel 2019, il sistema Italia nel suo complesso ha raccolto 343.069 tonnellate di Raee, quasi 32.460 tonnellate in più rispetto al 2018. Cifre che corrispondono a una crescita del +10,45%, la migliore dal 2014. Ecolight e gli altri sistemi collettivi hanno effettuato 194.734 ritiri di rifiuti elettrici ed elettronici. L’8,55% in più rispetto all’anno precedente, per una media di 16.288 movimenti mensili.
Una performance generata anche dall’ampliamento della rete infrastrutturale italiana, che comprende 4.367 centri di raccolta comunali a disposizione dei cittadini virtuosi. Il generale efficientamento della movimentazione degli scarti è inoltre accompagnato da un tasso di puntualità superiore al 99%. Unica nota dolente, il perdurare di notevoli differenze geografiche, con il gap tra l’area Sud e Isole e il resto d’Italia.
All’interno di un quadro nazionale in evoluzione, Ecolight conferma l’impegno nel gestire tutte le tipologie di Raee.
Ovvero, i rifiuti appartenenti ai cinque principali raggruppamenti:
Tra questi, il sistema Ecolight si distingue nel trattamento della categoria R4. Un servizio puntuale e capillare animato nel 2019 da oltre 27 mila missioni, concentrate soprattutto nella raccolta dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni.
A garantire l’operatività, lo sviluppo di ulteriori progetti incentivanti dedicati alla distribuzione. Parliamo dei cosiddetti programmi “Uno contro Uno” e “Uno contro Zero”, che hanno permesso a Ecolight di servire oltre 3.100 punti vendita. Per un totale di 320 tonnellate di Raee consegnati in negozio – o ritirati nel caso di consegna a domicilio – contestualmente all’acquisto di un prodotto elettronico di equivalente funzionalità.
Altrettanto performanti, le 30 EcoIsole posizionate in corrispondenza di importanti punti vendita e in spazi di grande afflusso. I punti di raccolta hanno intercettato quasi 30 mila persone, che hanno conferito più di 37 tonnellate di piccoli Raee.
La sostenibilità del Rapporto Sociale 2019 coinvolge anche i tassi di recupero dei rifiuti elettronici, che supera il 92% in peso. Questo significa che per ogni 10 tonnellate raccolte, più di 9 sono state avviate a un processo di recupero di materia. Particolarmente performanti le sorgenti luminose (R5) e l’elettronica di consumo (R4), che sfiorano il 95% del riciclo.
In concreto, lo scorso anno Ecolight “riportato” sul mercato come materie prime seconde:
Tutto grazie al corretto trattamento dei Raee raccolti sul territorio italiano.
Per quanto riguarda la gestione delle pile portatili esauste, Ecolight ha permesso di avviare a recupero il 90,97% delle oltre 460 tonnellate raccolte. Il trattamento di questa tipologia di rifiuti elettronici è particolarmente complesso, ma riesce a generare acciaio e plastica, ma soprattutto zinco e manganese da riutilizzare nei processi produttivi.
Come andrà il 2020? La strada è quella giusta, ma sul futuro pesano le ombre del presente. Se gli obiettivi europei, che l’anno scorso indicavano il target del 65%, sono ora lontani, lo smaltimento Raee può comunque rappresentare una leva di rilancio economico green. Tra le azioni strategiche, restano il contrasto ai canali paralleli di raccolta che non danno garanzie di corretta gestione e di rispetto ambientale, e la sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza di tale pratica. Servirà poi sicuramente potenziare gli strumenti di prossimità e le EcoIsole.
L’unica certezza, in questo momento di previsioni a breve termine, è che dall’economia circolare possono arrivare risposte importanti.