Porto Torres vuole elettrificare le banchine portuali

Presentato il progetto che mira ad abbattere drasticamente le emissioni nocive prodotte dalle navi in sosta presso lo scalo sardo
Elettrificare le banchine: Porto Torres punta alla sostenibilità

La definizione inglese è cold-ironing, ed è una delle soluzioni tecnologiche di cui non si parla mai abbastanza, visto che consente di abbattere una fonte d’inquinamento rilevante, specie in un Paese come il nostro baciato dal mare. Stiamo parlando dell‘elettrificazione delle banchine portuali, grazie alla quale si possono alimentare le navi in sosta attraverso una connessione via cavo, consentendo quindi una riduzione dell’inquinamento ambientale. Infatti, il completo spegnimento dei motori delle imbarcazioni durante l’ormeggio evita fra l’altro che le emissioni delle navi, a seconda della direzione del vento, finiscano in molti casi con l’essere respirate anche nei centri abitati limitrofi ai porti.

Ogni anno circa 1.300 navi si fermano nello scalo portuale

Porto Torres - presentazione progetto per elettrificare le banchine portualiDa queste considerazioni è partita la giunta comunale di Porto Torres per fare mettere a punto un progetto, illustrato recentemente, che consenta di elettrificare le banchine alla scalo, turistico ed industriale, della città sarda.

“Questo progetto – ha spiegato il sindaco Sean Wheeler – racconta con numeri e dettagli che l’elettrificazione delle banchine è realizzabile.  Si tratterebbe di un’opera utile per tutta la città. Oltre a proiettare il nostro scalo marittimo nel futuro, migliorerebbe la qualità dell’aria e dell’ambiente e offrirebbe anche una concreta opportunità occupazionale di lungo periodo”.

Ogni anno a Porto Torres attraccano circa 1.300 imbarcazioni, comprese, nel 2019, ben 34 navi da crociera, con uno stazionamento complessivo nello scalo sardo di varie migliaia di ore.

Va detto che già diversi porti del mondo sfruttano i benefici del cold-ironing: da Seattle a Los Angeles e San Diego, passando per Pittsburgh e Long Beach negli Stati Uniti, fino ai grandi porti europei di Rotterdam, Goteborg, Stoccolma e Anversa, oltre che, la notizia più recente, quello di Dunkerque in Francia, finanziato anche dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Una lista nella quale non è assente l’Italia, infatti la soluzione di elettrificare le banchine è stata sperimentata in alcuni casi a Taranto, Genova e soprattutto Livorno, dove è stato realizzato l’impianto più grande del mar Mediterraneo.

Elettrificare le banchine: risparmio annuo di 1.285 tonnellate di CO2

Quanto al progetto di Porto Torres, lo studio di fattibilità è stato realizzato dalla società Galileo Engineering ed è stato quindi messo a disposizione di Comune e Autorità portuale. Il progetto prevede l’alimentazione delle quattro banchine portuali attraverso delle linee sottomarine o terrestri che le rendano indipendenti fra loro nella capacità operativa. La potenza complessiva che verrà erogata dall’impianto di cold-ironing sarà pari a 3mila MWh, il che in termini di impatto ambientale assicurerà un risparmio annuo di 1.285 tonnellate di CO2.

Per quanto riguarda il costo dell’elettrificazione, è stimato in circa 2,5 milioni di euro, cifra che comprende la progettazione ed i diversi oneri. L’amministrazione comunale confida comunque di poter ridurre il peso economico della realizzazione grazie ad aiuti di Stato che siano compatibili con le normative dell’Unione europea.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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