Internet si fa green e punta sulle rinnovabili

Google, Facebook, Apple, Microsoft: i colossi del web stanno attuando tutti politiche green, puntando sulle energie rinnovabili
rinnovabili e politiche green

Le rinnovabili piacciono ai colossi di Internet. L’ultimo arrivato è Facebook: secondo Gary Cook, manager Greenpeace, Mark Zuckerberg è intenzionato a collocare la sua società tra i leader nella corsa verso un’impronta “zero carbon” e al 100% a energia pulita.

La lista delle realtà protagoniste del Web si amplia quindi: Google l’ha già compiuto e ad aprile il senior vice president, Urs Hölzle, sul blog aziendale ha reso pubblico il risultato degli sforzi che già da qualche anno erano stati messi in atto: il quantitativo totale di energia impiegata dalla società di Mountain View, proveniente da fonti quali l’eolico e il fotovoltaico, ha superato la quantità di energia elettrica utilizzata dalle attività in tutto il mondo, inclusi uffici e data center. Come ha affermato: «Nel corso del 2017, in tutto il mondo, per ogni kWh di elettricità consumata, ne abbiamo acquistato uno di energia rinnovabile da un impianto eolico o solare costruito appositamente per Google. Questo ci rende il primo Cloud e la prima compagnia di tali dimensioni ad aver raggiunto questa impresa».

Il motore di ricerca più famoso e utilizzato al mondo ha affermato di avere contratti per l’acquisto di 3 gigawatt di energia verde prodotta da fonti rinnovabili, avendo investito più di 3 miliardi di dollari a livello globale. Uno sforzo notevole, in termini di produzione energetica green, ben superiore, secondo Bloomberg New Energy Finance, al gigawatt e più di Microsoft e Amazon o ai circa 700 MW di Apple, posizionato al quarto posto, davanti al Dipartimento della Difesa USA e a Facebook, entrambi comunque superiori ai 500 MW.

Puntare sulle rinnovabili: tanti i motivi per fare scelte green

L’operazione dei maggiori gruppi mondiali è quanto mai necessaria. Greenpeace, nel report “Clicking Clean” ha calcolato che il settore IT consumi il 7% circa dell’elettricità globale. Prevedendo che il traffico internet globale triplicherà entro il 2020, si può immaginare quanto lieviterà il consumo energetico.

Da qui la necessità a una rapida conversione a un modo di produrre energia decisamente più sostenibile. La corsa per costruire un “Internet green” è iniziato da Facebook, Apple e Google, che hanno creato per la prima volta impegni per raggiungere l’obiettivo 100% rinnovabili quattro anni fa. Tali obiettivi sono stati sottoscritti da quasi 20 compagnie del mondo web.

La stessa associazione ambientalista spiega che la competizione virtuosa dei colossi per costruire un internet alimentato da fonti pulite ha vari motivi:

  • le energie rinnovabili, a livello di costi, sono sempre più competitive alle fonti fossili;
  • la preoccupazione generale sugli effetti del climate change è crescente;
  • gli stessi clienti chiedono che la propria infrastruttura digitale sia alimentata da fonti pulite.

Dal software all’hardware, si fa largo l’eco sostenibilità

Così si spiegano le strategie dei principali attori del mondo tecnologico e informatico: Facebook ha fatto sapere che il nuovo centro elaborazione dati, che sarà ultimato prossimamente, in Alabama sarà alimentato totalmente a energia solare, mentre i lavori per completare i data center in Svezia saranno sempre più green, ricorrendo per esempio all’idroelettrico per il loro funzionamento, mentre per raffreddare i server si conterà sull’apporto di aria gelida dal Polo Nord.

Microsoft, per i propri data center, sta studiando e in parte già applicando, una particolare tecnica d’immersione in acqua per raffreddare in modo efficiente i propri “motori di calcolo”.

Dal mondo software all’hardware, non cambiano gli obiettivi “verdi” delle maggiori società globali: Samsung, per esempio, ha annunciato prima dell’estate il suo impegno a rafforzare i suoi progressi in termini di efficienza energetica e riduzione delle emissioni operative prevedendo di fornire energia rinnovabile al 100% per tutte le sue fabbriche, edifici per uffici e strutture operative negli Stati Uniti, in Europa e in Cina entro il 2020. Solo per la sua sede, in Corea del Sud,
Samsung installerà anche circa 42mila metri quadri pannelli fotovoltaici e ne piazzerà altri 21mila nel suo campus di Pyeongtaek e nel 2020 in quello di Hwaseong, aggiungendovi impianti di generazione di energia geotermica a partire dal prossimo anno.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.
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