Impatto ambientale dei prodotti influenza sempre più le scelte d’acquisto

Un sondaggio di Sec Newgate evidenzia la sensibilità espressa dagli italiani sulle questioni climatiche e ambientali e l’importanza dell’impatto ambientale per prodotti e servizi
Secondo Sec Newgate, l'impatto ambientale incide sulla scelta dei prodotti

Quella delle influenze “esterne” sulle scelte d’acquisto dei consumatori è una questione di vecchia data sulla quale, peraltro, continuano a riflettere e dibattere categorie assortite, dagli economisti ai sociologi passando per gli esperti di marketing. Un argomento che resta d’attualità anche perché, al passo con i tempi, cambiano le cause che possono condannare un prodotto a rimanere sugli scaffali dei negozi, e fra queste prende sempre più importanza la considerazione dell’impatto ambientale.

A confermarlo c’è una recente indagine compiuta dalla società di consulenza per la comunicazione Sec Newgate. Un sondaggio condotto in dieci nazioni, Italia compresa, fra Europa, America, Asia e Pacifico, per un totale di oltre 10.000 intervistati. E che, anticipando il dato più “forte” per il nostro Paese, indica come il 62% degli italiani dichiara che l’impatto ambientale di un prodotto o di un servizio influenza le sue scelte di acquisto.

Impatto ambientale: per gli italiani conta

Ma in generale nel nostro Paese è il coinvolgimento nelle tematiche identificate dall’acronimo ESC (Environmental, Social & Governance) che risulta al di là della media registrata nelle 10 nazioni interessate dall’indagine, ovvero Australia, Cina, Colombia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Singapore e Stati Uniti. In particolare, l’80% degli intervistati afferma di essere fortemente interessato alle azioni del governo e delle imprese in materia di responsabilità ambientale e sociale.

E ad essere ritenute prioritarie dagli italiani sono proprio le questioni climatiche e ambientali, considerate dal 64% degli intervistati – a fronte del dato globale fermo al 52% – uno dei principali problemi di cui governo e aziende dovrebbero occuparsi. Entrando nel dettaglio, le priorità identificate sono il cambiamento climatico (25%), le questioni ambientali in generale (14%) e le opportunità di lavoro (14%).

Interesse impatto ambientale

Giudizio severo su governo e aziende

C’è da aggiungere che, in corrispondenza di questo grande interesse per le questioni climatiche e ambientali, gli italiani manifestano un forte spirito critico, anche in questo caso superiore alla media. Infatti, è molto severo il giudizio degli intervistati sulle azioni ambientali del governo e delle aziende, ritenute entrambe insufficienti con una valutazione media di 5,5 punti su 10, significativamente inferiore rispetto a quella rilevata negli altri Paesi coinvolti dal sondaggio di Sec Newgate.

Un giudizio negativo all’interno del quale si “salvano” le organizzazioni no profit che nel nostro Paese si collocano al primo posto per quanto riguarda le azioni nell’ambito ESG, con un voto medio di 6,0 punti. A seguire nel giudizio degli intervistati, ma già con una valutazione insufficiente (5,6 punti), troviamo poi le iniziative intraprese dai singoli individui.

Che cosa fare per migliorare

Una delle domande del sondaggio era relativa al modo in cui governi e aziende dovrebbero migliorare la percezione complessiva del loro impegno. Ebbene, le principali indicazioni emerse dalle risposte riguardano le azioni contro il cambiamento climatico, l’agire nel miglior interesse della comunità a livello globale, la regolamentazione e le politiche ambientali.

Non manca, nell’indagine di Sec Newgate, una graduatoria relativa ai singoli settori produttivi per quanto attiene il loro impegno nelle tematiche ESG. I più apprezzati sono il turismo, la tecnologia e l’agricoltura. Di contro, il settore chimico, il trasporto aereo e il settore minerario sono quelli che hanno ricevuto il punteggio più basso.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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