Energia solare e terreni agricoli, un connubio ancora tutto da scoprire

Uno studio del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea evidenzia che coprendo con sistemi agrivoltaici solo l’1% della superficie agricola utilizzata si potrebbero ottenere circa 944 GW di nuova capacità
agrivoltaico: l'unione di fotovoltaico e terreni agricoli coltivati

Che cosa diremmo se sapessimo che basterebbe utilizzare soltanto una porzione minima di territorio per ottenere ogni anno in Europa quasi cinque volte la capacità fotovoltaica registrata l’anno scorso nel continente? Beh, adesso lo sappiamo…

A raccontarcelo, insieme a molte altre cose, è lo studio Overview of the potential and challenges for Agri-Photovoltaics in the European Union realizzato dal Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Europea, in pratica un approfondimento sulla situazione e le potenzialità del settore agrivoltaico europeo.

Implementazione del fotovoltaico

Innanzitutto, come si legge nell’introduzione dello studio, ricordiamo che per agrivoltaico si intende l’uso simultaneo del terreno sia per la generazione di energia solare fotovoltaica che per la produzione agricola. Si tratta quindi di una recente forma di implementazione del fotovoltaico che sta creando attenzione in tutto il mondo, compresa l’Unione Europea.

JRC sottolinea quindi che l’agrivoltaico “è estremamente rilevante per una serie di politiche, comprese quelle relative alla transizione energetica, all’agricoltura, all’ambiente e alla ricerca e innovazione, oltre a sostenere direttamente gli obiettivi del Green Deal europeo”.

Integrazione e non sostituzione

Un errore da non commettere è quello di considerare l’agrivoltaico come una tecnologia sostitutiva, ovvero pensare che si tratta di sottrarre una fetta più o meno grande di terreno alla coltivazione agricola per ricoprirla di pannelli solari. Le cose non stanno così, ed anzi il modello di riferimento è quello dell’integrazione.

Infatti, una volta avvenuta l’installazione di sistemi agrivoltaici (Agri-PV), è fondamentale che nell’area interessata continuino le attività agricole e che i terreni non perdano le loro caratteristiche, rimanendo quindi ammissibili ai potenziali sussidi agricoli previsti dalla Politica Agricola Comune (PAC) dell’Unione Europea. Ne consegue che i piani strategici della PAC dovrebbero promuovere il fotovoltaico agricolo e sostenere l’inclusione di tali sistemi nel loro quadro.

Le potenzialità dell’agrivoltaico

Un’integrazione, quella fra fotovoltaico e PAC, assolutamente opportuna considerate le enormi potenzialità dei sistemi agrivoltaici nell’Unione Europea. L’analisi JRC indica che con una copertura Agri-PV pari soltanto all’1% della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) si otterrebbero circa 944 GW (assumendo una capacità installata per superficie di 0,6 MW/ha).

Il potenziale di fotovoltaico sui terreni agricoli

Per avere un’idea dell’ordine di grandezze, basti pensare che si tratta di un valore che è la metà della quantità prodotta dai tradizionali sistemi fotovoltaici montati a terra (circa 1.809 GW). Ed ancora, 944 GW equivalgono a quasi 5 volte la capacità fotovoltaica installata l’anno scorso nell’Unione Europea.

Terreni agricoli: i problemi da superare

Come per ogni tecnologia che si candida a facilitare la transizione energetica del nostro continente, anche per l’agrivoltaico non mancano gli ostacoli da superare. Una delle principali sfide per i sistemi Agri-PV è legata all’assenza di una definizione chiara e armonizzata a livello europeo, che può portare a cambiamenti nella classificazione del territorio quando detti sistemi vengono installati su terreni agricoli. Cambiamenti che a loro volta possono avere un impatto negativo sull’ammissibilità ai sussidi agricoli.

Inoltre, il rapporto JRC segnala che “il sostegno al fotovoltaico agricolo non è menzionato direttamente nella maggior parte dei piani strategici della PAC degli Stati aderenti all’Unione Europea, mentre soltanto pochi Paesi lo hanno incluso esplicitamente nei loro piani (senza però definire obiettivi specifici e/o fornire un sostegno finanziario dedicato)”.

Aumento dei prezzi dei terreni agricoli

Non mancano, poi, problemi relativi alle procedure di autorizzazione dei sistemi Agri-PV e alla connessione alla rete. Inoltre, non di rado si è verificato un aumento dei prezzi dei terreni coinvolti nell’installazione dei sistemi agrivoltaici che ha avuto delle ripercussioni sul benessere e sulla sicurezza degli agricoltori.

Infine, nonostante i continui progressi tecnologici, ci sono ancora delle sfide tecniche che devono essere affrontate per massimizzare la produzione di energia elettrica da parte dei sistemi Agri-PV tenendo conto della biodiversità e senza compromettere significativamente la resa dei raccolti.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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