Detrazioni fiscali per gli edifici green? Un po’ di numeri

Il rapporto annuale Detrazioni Fiscali di Enea ripercorre le tappe normative ed economiche degli incentivi rivolti all’efficientamento energetico del parco immobiliare italiano
Detrazioni fiscali: il rapporto 2021 di Enea

Ecobonus, Bonus Casa, Superbonus… a quindici anni dai primi movimenti, la macchina delle detrazioni fiscali relative agli interventi di riqualificazione degli edifici continua a viaggiare. E l’efficienza energetica si conferma protagonista delle rinnovate prospettive della transizione ecologica italiana. (a questo link le novità dei bonus edilizi 2022 a seguito dell’approvazione della Legge di Bilancio del 30 dicembre 2021)

Se nel 2007 era necessario superare diverse barriere economiche, culturali e organizzative, la filiera oggi sembra aver interiorizzato i processi, le tecnologie e gli incentivi del costruire sostenibile. Nel corso degli anni molte delle nostre abitazioni unifamiliari e plurifamiliari sono state riqualificate, il settore dell’edilizia è uscito dalla crisi e le dinamiche del mercato hanno portato innovazione e know-how. A beneficio dell’ambiente e delle tasche dei cittadini. Quanto valgono questi vantaggi? Risponde direttamente Enea, con i dati del rapporto annuale Detrazioni Fiscali 2021.

Renovation Wave nel quadro europeo

Prima dei numeri italiani, ecco il contesto politico e normativo che ci vede uniti sul fronte europeo. A cominciare dalla “ondata di ristrutturazioni”, lanciata lo scorso ottobre per accelerare la decarbonizzazione e la riqualificazione degli edifici. Il programma Renovation Wave indica infatti l’ambizioso obiettivo della riduzione delle emissioni di gas serra del 60% al 2030.

Come arrivarci? La domanda di energia per riscaldamento e raffrescamento nel residenziale dovrà scendere del 19%-23% rispetto al 2015. Al contempo, le energie rinnovabili e il calore di scarto sono chiamati ad aumentare del 38-42%, mentre il tasso annuo di sostituzione degli impianti termici tocca il 4% sia nel residenziale sia nei servizi. Ma la Renovation Wave riguarda anche la promozione dell’economia circolare nell’edilizia, i diritti sociali e la lotta alla povertà energetica.

PNRR e riqualificazione degli edifici

In Italia quest’azione è confluita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Piano italiano si sviluppa secondo tre assi strategici: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Al loro interno, sedici Componenti raggruppate in sei Missioni, tra le quali figurano anche le risorse destinate agli edifici.

Riqualificazione degli edifici nel PNRR italiano

Le 3 linee degli edifici green

In particolare, la Componente C3 della Missione 2 mira all’efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico e privato. Lo fa integrando le energie rinnovabili, stimolando investimenti locali, creando nuovi posti di lavoro e inclusione sociale.

Si prevedono tre filoni:

  • M2C3.1: migliorare efficienza e sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico, con interventi riguardanti in particolare scuole e cittadelle giudiziarie;
  • M2C3.2: incentivo temporaneo per la riqualificazione energetica e l’adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare privato e per l’edilizia sociale, attraverso detrazioni fiscali;
  • M2C3.3: sviluppo di sistemi di teleriscaldamento efficienti.

Per raggiungere la decarbonizzazione completa del settore civile entro il 2050 – aggiungono gli esperti di Enea -, sarà necessario favorire le deep renovation e la realizzazione di edifici nZEB. Obiettivi raggiungibili solo affiancando agli incentivi fiscali misure di sburocratizzazione e ulteriore sostegno a questo tipo di investimenti.

Cosa dice la STREPIN

Non c’è solo il PNRR: la Strategia italiana per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale (STREPIN) si basa su una serie di azioni tecniche, fiscali e normative, volte ad aumentare gli interventi sugli edifici datati. Una volta stimata la superficie da ristrutturare, il documento passa in rassegna le misure esistenti per il conseguimento dei target fissati per gli edifici residenziali e non, pubblici e privati. Il tutto, con la predisposizione di indicatori ad hoc per monitorare i progressi. Infine, la STREPIN descrive iniziative più trasversali, volte a promuovere tecnologie intelligenti, competenze, formazione e meccanismi finanziari. Insomma, Ecobonus, Superbonus 110% e altre agevolazioni continueranno a far parlare di sé.

Detrazioni fiscali: Ecobonus, Bonus Casa e Bonus Facciate

Gli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio risalgono alla legge 296/2006. Dal 2007, dunque, Enea monitora queste misure attraverso un portale dedicato. L’Ecobonus, in particolare, consiste nella detrazione fiscale di una percentuale delle spese sostenute, e rimaste a carico del contribuente, da ripartire in più quote annuali di pari importo.

Nel tempo la misura ha subito diverse modifiche relative al tipo di interventi ammessi e all’aliquota di detrazione, registrando maggiore successo nell’efficientamento delle singole unità immobiliari (es. sostituzione degli infissi e dei generatori di calore). Ecco perché gli ultimi aggiornamenti del bonus sono andati verso i condomìni, con detrazioni fino al 75% e all’85% nel caso di esecuzione congiunta con interventi di riduzione di due classi del rischio sismico.

Incentivi fiscali: l'andamento dell'ecobonus tra 2014 e 2020

Le cifre dell’Ecobonus

Come sta andando l’Ecobonus? Tra 2014 e 2020 sono stati realizzati circa 2,7 milioni di interventi, di cui circa 490.000 solo nel 2020.

Nel complesso:

  • 230.000 richieste per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale;
  • 140.000 per la sostituzione dei serramenti;
  • 95.000 per l’installazione di schermature solari.

Ampliando il range temporale, dal 2011 si contano poco più di 3,5 milioni di progetti, che diventano circa 4,5 milioni dall’avvio del meccanismo (2007).

Quanti soldi ed energia risparmiati?

Il trend osservato dal rapporto annuale Detrazioni Fiscali è crescente su tutto il periodo 2014-2020, con un risparmio energetico di circa 8.500 GWh/anno. Dal 2011, si superano i 12.700 GWh/anno, mentre dal 2007 il risparmio complessivo va oltre i 19.000 GWh/anno.

Ecobonus: risparmi energetici per tipologia di intervento tra 2014 e 2020

Le performance del 2020 (1.362 GWh/anno) sono dovute soprattutto a:

  • sostituzione dell’impianto di riscaldamento: 42%;
  • riqualificazione dei serramenti: oltre un quarto del totale;
  • coibentazione di solai e pareti: circa il 22%.

Queste categorie, insieme alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’intero edificio, vantano il miglior costo-efficacia. Ovvero un intervallo tra 8 e 18 centesimi di euro per ogni kWh di energia risparmiato durante tutta la vita utile dell’intervento in Ecobonus.

Incentivi fiscali e tecnologie dell’efficienza

In termini di tecnologie installate, nel 2020 la sostituzione dei serramenti è “valsa” oltre 1,2 miliardi di euro. Circa 300 milioni sono invece stati destinati a pareti verticali e oltre 330 milioni a interventi su pareti orizzontali e inclinate. Analizzando l’intero periodo 2014-2020, i 10 miliardi di euro complessivamente stanziati hanno riguardato la sostituzione di serramenti. 4 miliardi di euro riguardano poi l’installazione di caldaie a condensazione, oltre 3,3 miliardi gli interventi sulle pareti orizzontali e circa 2,7 miliardi quelli sulle pareti verticali.

Riqualificazione energetica con ecobonus: i risparmi energetici per tecnologia installata

Quanto al risparmio energetico, invece, nel 2020 vincono le caldaie green. L’installazione dei sistemi a condensazione ha portato un risparmio di 467 GWh/anno, pari a oltre il 37% del totale. Seguono i serramenti, al 30% con 366 GWh/anno. Tuttavia, tra 2014 e 2020 il contributo di quest’ultimo tipo di intervento si è attestato intorno ai 3.290 GWh/anno, seguito dalle pareti (circa 2.430 GWh/anno) e dall’installazione di caldaie a condensazione, con oltre 1.640 GWh/anno.

Le detrazioni fiscali del Bonus Casa

Insieme all’Ecobonus, ci sono anche gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie che comportano risparmio di energia primaria da fonte fossile e utilizzo delle rinnovabili. Una misura, il cosiddetto Bonus Casa, entrata a far parte del monitoraggio Enea nel 2018. Analizzando le Schede Descrittive trasmesse attraverso il Portale Bonus Casa, emerge che nel 2020 sono stati realizzati in totale 614.547 interventi. Cifra in aumento rispetto all’anno precedente, che ne contava 598.722.

Detrazioni fiscali e bonus casa: gli interventi finanziati nel 2020

C’è tuttavia un rovescio della medaglia: nonostante la crescita della riqualificazione degli edifici, il risparmio di energia primaria non rinnovabile si attesta a 782.082 MWh/anno, quando nel 2019 era di 842.786 MWh/anno. Interessante approfondire il perché di questo apparente contrasto. Il minore risparmio energetico sembra essere dovuto in gran parte alla riduzione delle superfici coibentate dell’involucro opaco e della sostituzione degli infissi. E qui entra in gioco il Superbonus 110%. Secondo gli esperti di Enea, infatti, tali interventi sarebbero stati parzialmente drenati dalla nuova misura, in un’ottica di miglioramento dell’efficienza energetica dell’intero immobile.

Come funziona il Bonus Facciate

Tra le detrazioni fiscali attualmente disponibili per la riqualificazione degli edifici figura anche il Bonus Facciate, introdotto dalla legge di bilancio 2020. Una misura destinata al miglioramento del decoro urbano, con l’agevolazione di interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale. Ciò comprende la riqualificazione di grondaie, pluviali, parapetti, cornicioni e tutte le componenti impiantistiche che insistono sulla parte opaca della facciata. Una detrazione d’imposta del 90% delle spese sostenute per gli interventi sopra elencati che, quando interessano il rifacimento dell’intonaco per più del 10% della superficie lorda disperdente, diventano interventi di efficientamento energetico. Pertanto, in questi casi si applicano le procedure dall’Ecobonus per gli interventi di coibentazione delle parti opache dell’involucro edilizio.

Quanto ai numeri, 1.609 interventi hanno usufruito di questo incentivo nel 2020, intervenendo su più del 10% della superficie lorda disperdente. Nel complesso, si contano investimenti per 71 milioni di euro e risparmi energetici di circa 24 GWh/anno. Significativo il fatto che circa la metà di queste risorse sia stato destinato alla riqualificazione degli edifici costruiti dal secondo Dopoguerra (fine anni Sessanta).

Incentivi fiscali e Bonus Facciate: gli investimenti per tipo di edificio

Superbonus 110%, il re degli incentivi fiscali

Eccoci alla grande new entry delle detrazioni fiscali legate alla riqualificazione degli edifici. Introdotto nel 2020 con il Decreto Rilancio, il Superbonus consiste nella detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute per gli interventi di efficienza energetica che rispettano particolari condizioni, oltre che per il miglioramento sismico. Con la stessa logica dell’Ecobonus, infatti, sono ammesse le azioni riguardanti l’involucro e gli impianti, distinte in interventi trainanti e trainati.

I primi si dividono in due categorie progettuali, quelle che riguardano l’involucro e quelle legate all’impianto di climatizzazione invernale. Per fruire dell’agevolazione, è necessario realizzare almeno uno dei due tipi di intervento. Il decreto prevede poi la possibilità di applicare la detrazione del 110% anche a tutti gli altri interventi di efficientamento dell’Ecobonus, nei limiti di spesa previsti, a condizione che siano eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi trainanti. Sono ammessi, per esempio, gli interventi antisismici e l’installazione di impianti fotovoltaici con relativo accumulo. Oppure l’infrastruttura di ricarica per i veicoli elettrici e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Tutti i numeri del Superbonus 110%

In molti se lo chiedono: il Superbonus ha funzionato? Lasciamo parlare i dati di Enea. A dicembre 2020, pochi mesi dopo l’annuncio, risultavano avviati poco più di 1.600 interventi incentivati. A settembre 2021 se ne contavano più di 40.000, per oltre 6 miliardi di investimenti ammessi a finanziamento (di cui circa 4,3 già realizzati). Tradotto in risparmio energetico, circa 1.300 GWh/anno.

Superbonus 110%: lo stato degli interventi realizzati a settembre 2021 secondo i dati Enea

L’andamento del maxi incentivo per tipologia di edificio evidenzia oltre 1,7 miliardi di euro dedicati a condomìni, circa 1,6 miliardi agli edifici unifamiliari, e 1 miliardo alle unità immobiliari indipendenti. Le principali categorie catastali degli immobili oggetto di intervento sono: A/2 (abitazioni di tipo civile) a coprire il 40,6% delle risorse, A/3 (abitazioni di tipo economico) al 30,8% e A/7 (abitazioni in villini), al 20,1% del totale. Nel complesso, il 98% dei beneficiari del Superbonus è una persona fisica, sebbene l’incentivo sia aperto anche a particolari categorie di associazioni e cooperative.

Come vanno gli interventi trainanti

Se entriamo nel dettaglio degli interventi trainanti, sempre a settembre 2021 l’involucro “pesava” circa 1,8 miliardi di euro, per un totale di circa 2,5 miliardi di euro ammessi a finanziamento. Ne complesso, un risparmio energetico vicino ai 500 GWh/anno, unito a un costo efficacia di circa 0,19€/kWh. La riqualificazione energetica degli impianti, invece, ammonta a circa 650 milioni di euro, per oltre 800 milioni di euro ammessi a finanziamento. Il tutto a fronte di un risparmio di circa 420 GWh/anno e di un costo efficacia di circa 0,15€/kWh.

Superbonus e tecnologie trainanti: l'andamento per la parte impiantistica nel 2021

Nello specifico, la coibentazione dell’involucro opaco ha riguardato circa 24.000 pratiche. 9,4 milioni di superficie coibentata, soprattutto per pareti verticali e soffitti e tetti disperdenti, derivanti in larga parte da edifici condominiali. I principali interventi trainanti sugli impianti sono invece legati a sistemi ibridi e pompe di calore a compressione di vapore elettriche, all’interno di unità indipendenti. Queste, dunque, le principali tipologie di intervento osservate nei condomini (insieme alle caldaie a condensazione) per l’accesso alle detrazioni fiscali del Superbonus 110%.

Vuoi rimanere aggiornato sui contenuti di ElettricoMagazine?
Iscriviti alla nostra newsletter!

Mailchimp subscribe

Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
menu linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram