L’evoluzione dell’economia circolare attraverso cento storie di successo

All’interno dell’ultima edizione del Circular Economy Report è presente un’ampia sezione dedicata alle aziende italiane che hanno intrapreso un percorso di circolarità ottenendo i risultati più positivi
Economia circolare e pratiche circolari: 100 storie di successo

Uno dei principali obiettivi del Circular Economy Report 2024, redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, è stata la raccolta e l’analisi delle principali storie di successo dell’economia circolare nel nostro Paese, a partire da database esistenti ma anche monitorando le notizie di stampa.

“Sono state considerate – si legge nel report – solo le imprese che forniscono già al mercato prodotti secondo modelli di business circolari, a prescindere dalla loro dimensione. Ne è emerso uno spaccato estremamente interessante di come la circular economy sia declinata in Italia”. Un lavoro che ha portato a selezionare 100 storie di successo, con tutta una serie di preziose indicazioni sulle caratteristiche delle aziende che in Italia “sposano” l’economia circolare.

Prevalenza del Nord Italia

Dal punto di vista geografico, emerge una chiara prevalenza delle aziende collocate nel Nord Italia, con in testa la Lombardia (quota del 32% fra le aziende esaminate), seguita da Piemonte (15%), Toscana (12%), Emilia Romagna (11%) e Veneto (10%).

Storie di successo in piratiche circolari: le aziende italiane

l settori più rappresentati sono il manifatturiero e l’automotive (26% del totale), che si caratterizzano per una vasta gamma di strategie circolari adottate, poi il tessile e l’abbigliamento (24%), la chimica e la farmaceutica (17%). Fanalini di coda sono il food & beverage (7%) e l’elettronica di consumo (6%), nonostante la presenza di alcune iniziative interessanti legate all’estensione della vita dei prodotti.

Le dimensioni delle imprese

Per quanto riguarda la taglia delle imprese di successo selezionate, la maggior parte (44%) è di piccole dimensioni (il 14% addirittura micro), il che significa meno di 50 dipendenti e un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro. Colpisce invece la presenza relativamente scarsa (22%) delle medie imprese, quelle tra 50 e 250 dipendenti che rappresentano la parte preponderante del nostro tessuto industriale.

Ed ancora, un caso su 5 (19%) riguarda le imprese con oltre 250 dipendenti e un fatturato compreso tra i 100 milioni e il miliardo di euro. “Sono aziende che costituiscono spesso l’ossatura dei comparti industriali italiani ed è importante che approccino l’economia circolare”. Invece, tra le grandissime imprese è difficile trovare storie di successo, “perché i prodotti circolari, laddove presenti, spesso sono ancora a livello di test o destinati a nicchie di mercato”.

Aziende vecchie e giovani

La maggioranza delle storie di successo (il 59%) riguarda delle imprese che sono state fondate prima del 2000, mentre in un ulteriore 18% dei casi l’adozione dell’economia circolare è vecchia di quasi 20 anni. Esistono però anche delle aziende giovani, costituite tra 2015 ed il 2020, quindi nel periodo pre-covid, che sono proprio nate con l’intento dichiarato di operare secondo i principi dell’economia circolare.

Una circostanza, quest’ultima, che viene evidenziata nel report: “Questo cluster di aziende più giovani riflette l’emergere di una nuova generazione imprenditoriale orientata alla sostenibilità e capace di rispondere alle sfide ambientali con modelli di business innovativi. Il 35% dei casi si colloca nell’ultimo quinquennio (2020-2024) e rappresenta un’accelerazione che dà un segnale positivo”.

Le ragioni del successo

Il segreto del successo di queste imprese che hanno adottato l’economia circolare viene spiegato nel report dell’Energy&Strategy soprattutto con “l’adozione di soluzioni circolari che sono allo stesso tempo sostenibili ed economicamente pronte per il mercato”.

Nel dettaglio, in 76 casi su 100 si è partiti dal riciclo per integrarlo con pratiche di riprogettazione del prodotto, che poi rappresentano la vera chiave per abilitare un riciclo di successo. Altrettanto utilizzate sono le pratiche di riuso (34 casi), conversione (23) e riparazione (22), il tutto ad indicare come i cicli dell’economia circolare costituiscono la strada per immaginare nuovi modelli di business.

Storie di successo senza chiedere finanziamenti

In relazione ad un elemento chiave quale il reperimento delle risorse economiche, è interessante notare come tra le aziende che sono state analizzate ben il 73% non ha fatto ricorso a dei finanziamenti pubblici per sostenere l’adozione di modelli circolari.

economia circolare: uno spaccato delle aziende che hanno chiesto un finanziamento

“Ciò evidenzia – viene spiegato nel Circular Economy Report – come le storie di successo nel campo dell’economia circolare siano principalmente attribuibili alla volontà e all’intraprendenza di manager e imprenditori, determinati a intraprendere dei percorsi sostenibili senza il bisogno di supporti esterni”.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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