
Una casa piena di dispositivi smart è comoda, efficiente e sempre connessa. Ma proprio questa connessione continua può diventare un punto debole se non viene protetta nel modo adeguato.
Prese intelligenti, videocamere, luci Wi-Fi e assistenti vocali possono, infatti, trasformarsi in facili porte d’accesso per gli hacker, mettendo a rischio non solo la rete domestica, ma anche il telefono Android e i dati in esso contenuti.
I dispositivi intelligenti che utilizzi ogni giorno sono sempre attivi e collegati alla rete internet. Questo li rende molto comodi da un lato, ma anche un potenziale rischio dall’altro.
A differenza di computer e smartphone, infatti, molti di questi apparecchi non sono dotati di sistemi di sicurezza avanzati. Inoltre, spesso mantengono le impostazioni predefinite di fabbrica (password incluse). Ognuno di questi apparecchi, quindi, rappresenta un potenziale punto d’ingresso per chi vuole infiltrarsi all’interno della rete di casa.
Un hacker esperto può sfruttare una falla in una videocamera smart o in una lampadina connessa per accedere a informazioni sensibili, fino ad arrivare ai dispositivi personali collegati alla stessa rete, come ad esempio il telefono Android.
Per questo è importante agire subito con piccole misure di sicurezza, prima che il problema possa diventare più serio.
Anche se non fa parte della categoria dei dispositivi smart per la casa, il telefono Android è quasi sempre collegato alla stessa connessione Wi-Fi. Questo lo rende vulnerabile ai medesimi rischi che colpiscono prese, luci o termostati intelligenti.
Se un hacker riesce a entrare nella tua rete domestica attraverso uno di questi dispositivi meno protetti, può facilmente spostarsi verso altri terminali collegati, incluso lo smartphone. Il problema è che sul telefono sono conservati dati molto più sensibili: foto, messaggi, dati bancari, accessi ai social, email e tanto altro. In pratica, una volta compromessa la rete, il telefono può diventare un bersaglio molto più interessante rispetto alla videocamera o alla presa smart del soggiorno.
In questi casi, uno strumento utile che spesso viene sottovalutato è la modalità provvisoria Android. Attivandola, il telefono si avvierà senza caricare app di terze parti, permettendoti così di verificare se eventuali comportamenti sospetti sono causati da un’app malevola. Si tratta di un modo semplice per fare una prima diagnosi e capire se qualcosa non funziona come dovrebbe.
Non servono conoscenze tecniche avanzate per proteggere la casa connessa. Bastano pochi accorgimenti per ridurre i rischi e navigare con più tranquillità:
Con pochi semplici gesti è possibile rendere la smart home molto più sicura, proteggendo non solo i dispositivi intelligenti, ma anche la privacy digitale.