Un osservatorio sulla meccatronica a SPS IPC Drives

osservatorio sulla meccatronica

osservatorio sulla meccatronicaLa meccatronica in Italia vanta una storia lunga e di successo: per questo in occasione di SPS IPC Drives Italia, la fiera dell’automazione industriale in programma a Parma dal 24 al 26 maggio 2016, verrà presentato un osservatorio dedicato all’approfondimento e allo studio di questa importante materia.
L’Osservatorio sulla Meccatronica – Automazione industriale avviato dal Politecnico di Milano include il progetto Mappatura delle competenze meccatroniche in Italia ed è curato dal Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, in collaborazione con Messe Frankfurt Italia e ANIE Automazione.
“Si tratta di un progetto ambizioso – conferma Giambattista Gruosso, professore del Politecnico di Milano e curatore della ricerca – che punta a investigare la capacità di innovazione di un particolare comparto del manifatturiero italiano: quello dell’industria meccanica e dell’automazione. Nell’ottica europea di rilancio del settore manifatturiero basato sui concetti di Smart Factory e Industria 4.0, risultano di fondamentale importanza per le aziende aspetti quali l’innovazione di processo e di prodotto, la computerizzazione, l’uso di tecnologie abilitanti, dell’elettronica e dell’IT, l’automazione dei processi. Obiettivo dello studio è dunque quello di capire qual è lo stato del comparto e quindi creare sinergie tra il mondo della formazione e i rappresentanti dell’automazione per trovare il modo più efficiente di mettere in pratica quei concetti conosciuti ma forse ancora sottostimati di automazione e Industria 4.0.”
Nello studio è stato coinvolto un campione composto da oltre 570 aziende provenienti dalle province di Verona, Brescia e Mantova.
Dall’analisi dei bilanci emerge che quasi l’80% delle aziende del campione sono profittevoli ed è particolarmente interessante il risultato relativo al livello di conoscenza e percezione delle aziende intervistate in ottica Smart Factory. La maggior parte manifesta esigenze che sono direttamente correlate ai benefici che porterebbe un passaggio alle tecnologie legate all’Industria 4.0, ma vi è ancora una conoscenza piuttosto limitata delle potenzialità di questa transizione verso la fabbrica digitalizzata. Circa l’80% delle aziende ha dichiarato di essere a conoscenza delle rivoluzioni in atto nel manifatturiero, il 60% tuttavia ammette che non si sta muovendo per attuare le trasformazioni verso l’industria 4.0 (il 13% si sta muovendo in maniera media e il 14% è fortemente orientata in quella direzione). Analogo discorso per i fabbisogni in termini di personale qualificato e risorse informatiche. Solo il 16% del campione ha già a disposizione il personale necessario per la trasformazione verso l’industria 4.0 e il 13% le risorse IT.
Questi dati mostrano quale sia il potenziale di queste nuove tecnologie, ma anche quanto si debba ancora fare per raggiungere risultati apprezzabili. Per questo occorre una sempre maggiore collaborazione tra il settore manifatturiero e quello della formazione, affinché si possano anticipare le richieste del mercato e preparare per tempo i nuovi professionisti.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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