Superbonus a Milano: esempio concreto su un condominio

Tra i primi risultati tangibili del superbonus a Milano c'è il condominio di via Valvassori Peroni 76, che fa un salto di 4 classi e centra tutti gli obiettivi green
Superbonus a Milano: l'esempio del condominio di Lambrate

Il Superbonus a Milano passa dalle parole ai fatti, con la conclusione dei lavori di riqualificazione di un vecchio condominio in zona Lambrate. Il progetto ha coinvolto tutti gli aspetti di efficientamento energetico e antisismica previsti dall’Ecobonus 110%, “doppiandone” i requisiti con un salto finale di 4 classi.

Come è stato possibile passare dalla classe energetica D alla A2? Analizziamo i dettagli del corposo intervento di via Valvassori Peroni 76.

Superbonus a Milano: il progetto

Partiamo dal tema finanziario: la riqualificazione energetica del condominio è stata realizzata da Teicos e incentivata tramite il Superbonus 110% e il bando BE2 del Comune di Milano (contributo a fondo perduto del 25%). Il finanziamento di Intesa Sanpaolo e l’assistenza fiscale di Deloitte, inoltre, hanno reso minimo l’impegno economico per i condòmini.

Proprio la loro attiva collaborazione con i progettisti di Teicos ha permesso all’immobile di raggiungere risultati così importanti.
Sul fronte tecnico, infatti, l’intervento ha compreso:

  • isolamento delle superfici orizzontali e verticali con lana di roccia, materiale sicuro anche in caso di incendio);
  • riqualificazione dei balconi;
  • bonifica dell’amianto nelle cantine e delle FAV nel sottotetto;
  • impianto fotovoltaico sul tetto con potenza di 19,2 kW a servizio delle utenze condominiali.

La maggior parte dei condòmini ha optato anche per la sostituzione dei serramenti e per l’installazione di nuovi sistemi oscuranti.

Riqualificazione condominio Valvassori Peroni 76

Che risparmio si ottiene?

In un edificio dove circa il 55% dell’energia termica prodotta veniva sprecato, si è arrivati a una riduzione del fabbisogno del 65%. Inoltre, il salto di 4 classi dell’intervento di Superbonus a Milano ha comportato una diminuzione della necessità annua di energia da 142,30 kWh/m2 a 49,86 kWh/m2. Ciò equivale a un risparmio di 88.000 kg di CO2: lo stesso risultato che si otterrebbe piantando in zona 890 alberi d’alto fusto.

L’efficienza energetica porta anche comfort abitativo. Prima dell’intervento, le temperature interne degli appartamenti in estate toccavano punte di 29 o 30 gradi. Ora, a parità di condizioni esterne, le temperature massime restano inferiori a 26 gradi e non serve accendere il raffrescamento. In inverno si potrà invece tarare l’impianto sui nuovi fabbisogni ridotti. Le temperature medie all’interno degli appartamenti più svantaggiati passeranno da 17 a 21 gradi, raggiungendo, grazie all’isolamento termico, livelli di comfort più elevati.

I benefici ambientali ed economici dell’intervento apriranno la via a ulteriori iniziative di collaborazione pubblico/privato per la riqualificazione energetica degli edifici

Quanto è costato il tutto? A fronte di un costo complessivo di 2.249.395 euro, i condòmini hanno affrontato singolarmente una spesa minima di circa 2.600 euro. Questo esempio concreto di Superbonus a Milano dimostra che è davvero possibile – anche economicamente – trasformare una struttura obsoleta in un moderno edificio ad alta efficienza energetica. Motivo in più per auspicare la tanto discussa proroga dell’incentivo al 2023.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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