Quando l’illuminazione architetturale porta cultura, arte e rigenerazione urbana. La ex Chiesa di San Giovannello, nella cittadina siciliana di Marsala, torna a vivere trasformandosi in suggestivo spazio per eventi socio-culturali. La struttura religiosa del XIV secolo ha infatti ripreso la sua distintività, dopo anni di incuria, grazie a uno speciale progetto architettonico e alle soluzioni illuminotecniche L&L Luce&Light.
A fine 2020 si chiude un percorso lungo e travagliato. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la chiesa era rimasta senza copertura, così come erano andati andati distrutti la zona absidale e buona parte dei muri perimetrali. Il progetto di riqualificazione degli esterni, in realtà, era partito già negli anni 50 con l’architetto marsalese Domenico Nuzzo, impegnato nel rifacimento del portale gotico- chiaramontano.
I lavori, tuttavia, si erano fermati quasi subito: la ex Chiesa di San Giovannello ha dovuto attendere il 2018 per completare la sua rinascita. Questo grazie agli architetti Giovanni e Domenico Nuzzo, rispettivamente figlio e nipote del professionista, incaricati dal Comune di Marsala di portare a termine il progetto interrotto nel dopoguerra.
Oltre alla missione familiare, i due architetti hanno scelto di ricreare le maglie spezzate del tessuto urbano, ormai abbandonato a intemperie ed erbacce. Lo hanno fatto ripartendo dall’arco di ingresso alla ex chiesa, ricostruito secondo l’antica tecnica della fusione a cera persa.
Con la stessa volontà di conservare la storicità del luogo, il muro perimetrale è stato ricreato con 53 lastre di cor-ten poste verticalmente. I passanti possono così intravedere l’interno specialmente di sera, quando l’illuminazione crea suggestivi controluce.
Proprio la luce contraddistingue la nuova vita dell’edificio marsalese. Per simboleggiare la sofferenza della guerra, sono state installate alcune lastre di cor-ten piegate. Nella zona absidale, ricomposta come una quinta scenica, una lunga feritoia verticale è resa “drammatica” dall’incasso Bright 1.0. I profili lineari Neva con ottica ellittica, installati sul manto murario esterno, evidenziano i resti dell’intonaco eterogeneo, mentre gli stessi profili con ottica stretta 11° danno risalto alle paraste parzialmente ricostruite, esaltando cornici e archi.
Infine, la scelta dei proiettori per esterni Kleo in cor-ten montati su pali rafforza il concetto di riqualificazione urbana che accompagna l’ex Chiesa di San Giovannello. Un interno che è diventato esterno, una speciale location pronta a ospitare eventi artistici e culturali come simbolo di ripartenza.