Importante azienda del settore logistico del freddo, Dockers, per la sua sede presso Monteprandone (AP), che dispone di una cella frigorifera di oltre 5.300 metri quadrati e 9 metri di altezza, ha recentemente deciso di commissionare a RiESCo la progettazione e la realizzazione di un nuovo impianto d’illuminazione con la formula dell’Energy Performance Contract (E.P.C.) con un duplice obiettivo: da un lato, migliorare il livello di illuminamento delle corsie e, dall’altro, fare efficienza energetica con un risparmio sulla spesa elettrica annuale per l’illuminazione del 70%.
Prima dell’intervento di revamping, Dockers utilizzava 187 proiettori HPL (Mercurio alta pressione) da 250 W fissati nella mezzeria delle corsie della cella frigorifera, ognuna delle quali era illuminata da 14/15 proiettori che avevano un assorbimento totale di oltre 53,8 kW, per un consumo annuale di quasi 264 MWh/anno, con una resa in media di 59 Lux a livello del piano di calpestio, nettamente inferiore rispetto alla norma UNI 12464, che prevede 100 Lux di media per Magazzini e Magazzini Refrigerati.
La sola sostituzione dei proiettori con apparecchi a LED capaci di resistere fino a -40° C e con sistema di protezione all’umidità ha portato alla riduzione dell’assorbimento fino a 15,4 kW, per un risparmio annuale del 71% dei costi per l’energia elettrica utilizzata nell’illuminazione, risparmio che è salito all’87% con l’installazione di un impianto automatico di accensione/spegnimento dell’illuminazione in base alla presenza o meno degli operatori nelle diverse corsie, realizzato grazie alla consulenza di Helvar.
I rivelatori di presenza Helvar modello 317M offrivano in questo caso le più ampie garanzie per il raggiungimento del massimo risparmio possibile anche nelle condizioni critiche in cui avrebbero dovuto lavorare: temperatura di lavoro fino a -30°C, funzionamento anche in ambienti con forte presenza di umidità e un’area di rilevamento che a 9 metri di altezza avrebbe permesso di coprire metà corsia.
In ogni corsia il progetto prevede di mantenere sempre accese 3 plafoniere LED, in modo da assicurare comunque il deflusso degli operatori in condizioni di emergenza, mentre due rivelatori posizionati a soffitto forniscono il consenso per l’accensione delle restanti 11 plafoniere al passaggio degli operatori, permettendo di ottenere una copertura totale dello spazio tra due scaffali.