
Fotovoltaico flottante: perché sì, anche in Italia? Questa soluzione tecnologica, basata sull’installazione di impianti fotovoltaici su superfici galleggianti in specchi d’acqua, riesce a integrare efficienza, transizione energetica e sostenibilità. Un’alternativa concreta e competitiva agli impianti tradizionali, che aiuta anche a risolvere il problema dell’occupazione del suolo senza compromettere i target rinnovabili.
Di cosa si tratta e quali vantaggi offre? Ripercorriamo i dettagli applicativi e strategici del fotovoltaico flottante. Approfondendo in seguito un esempio italiano di successo: il progetto Ghiaro 3 sviluppato da Vitruvius & Partners a Crescentino (VC).
Questo tipo di impianto consiste nell’installazione di pannelli solari su strutture galleggianti a loro volta posizionate su superfici acquatiche come laghi, bacini artificiali o industriali. Il fotovoltaico flottante rappresenta il terzo pilastro del settore solare, affiancandosi efficacemente agli impianti a terra e su tetto. Un settore in forte crescita: nell’ultimo anno in Italia ha registrato un +300%.
I principali vantaggi rispetto agli impianti fotovoltaici tradizionali sono:
Un esempio concreto di questa tecnologia impiantistica è il progetto Ghiaro 3 a Crescentino, in provincia di Vercelli. L’impianto seguito da Vitruvius & Partners prevede la copertura di 30.000 metri quadrati di superficie galleggiante con pannelli fotovoltaici, per una potenza installata di 5,87 MW. L’impianto fotovoltaico si trova su un lago artificiale di circa 100.000 metri quadrati ed è parte di un progetto più ampio, con una parte su terra, con una potenza complessiva di 9,5 MW. I due impianti, il fotovoltaico flottante e quello su terra, su cui Vitruvius Renewables (branch che si occupa di energia rinnovabile) offre un servizio Full EPC, sono commissionati da una società di gestione di asset energetici con un investimento complessivo di circa 7 milioni di euro. Il completamento del progetto è previsto entro maggio 2025.
Il mercato del fotovoltaico flottante sta dunque vivendo una fase di rapida espansione, non solo in Italia ma anche a livello globale. Francia e Portogallo sono in prima linea nell’adozione di questa tecnologia, così come spiccano Cina, India e Singapore. In Italia Vitruvius Renewables prevede, nel 2025, di completare 10 impianti per una potenza totale superiore a 40 MW, guardando già a possibili espansioni all’estero.
