Fatturazione elettronica per i forfettari: come funziona nel 2025?

La fatturazione elettronica è obbligatoria per i contribuenti in regime forfettario, molto usato da professionisti, lavoratori autonomi e artigiani
fatturazione elettronica in cloud

Quando si parla di fatturazione elettronica si fa riferimento a una particolare tipologia di fatturazione che prevede che i vari documenti (fatture, note di credito o di debito) siano emessi in formato elettronico. Questi documenti dovranno poi essere conservati in formato digitale per almeno 10 anni. 

In Italia, la fatturazione elettronica è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2008 e il suo ingresso è stato graduale, tant’è che alcune categorie di contribuenti, fra cui i forfettari, non erano inizialmente obbligati ad adottare tale sistema.

Dal 1° gennaio 2024, però, l’obbligo dell’emissione, della ricezione e della conservazione delle fatture elettroniche tramite apposito software è stato esteso anche ai contribuenti che si trovano nel regime forfettario.

Dal momento che i forfettari in Italia sono quasi 1,8 milioni (quasi il 50% dei professionisti e dei lavoratori autonomi) cerchiamo di scoprire qualcosa di più sulla fattura elettronica per i forfettari nel 2025

Fatturazione elettronica per i forfettari: gli obblighi

Il regime forfettario è stato introdotto con la Legge di Stabilità 2015 e si caratterizza per il fatto di prevedere rilevanti semplificazioni ai fini IVA e ai fini contabili.

Per accedere a questo regime è necessario, tra gli altri requisiti, che l’insieme dei ricavi e compensi dell’attività non sia superiore a 85.000 euro annui. Qualora in corso d’anno si superi tale soglia, ma si rimanga sotto quella dei 100.000 euro, si resterà nel regime forfettario nell’anno corrente, ma in quello successivo si dovrà adottare quello ordinario.

Se invece in corso d’anno si supera la soglia dei 100.000 euro, si sarà subito fuori dal forfettario e si dovrà applicare l’IVA a partire dalle fatture successive.

Tutti i contribuenti che si trovano nel regime forfettario sono obbligati a emettere le fatture in formato elettronico, a trasmetterle tramite SdI (il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate) e a conservarle digitalmente per 10 anni, come previsto dall’articolo 2220 del Codice Civile.

Software per la fatturazione elettronica: come funziona

Gli attuali software per la fatturazione elettronica sono molto intuitivi e versatili e tramite facili passaggi guidano l’utente alla creazione della fattura e nei successivi passaggi, ovvero l’invio del documento al Sistema di Interscambio che la recapiterà al destinatario e provvederà anche a fornire le ricevute di consegna oppure la notifica di scarto qualora la fattura contenga determinati errori.

I programmi di fatturazione elettronica gestiscono anche la ricezione delle fatture dei fornitori, che avviene sempre tramite SdI. Il software provvede anche alla conservazione dei documenti in formato digitale.

Un software di questo tipo controlla quindi l’intero processo, rendendo decisamente più facile la gestione delle fatture, sia quelle emesse, che quelle ricevute.

I migliori software, inoltre, prevedono diverse altre funzionalità come per esempio la gestione delle fatture pro-forma, dei preventivi, degli ordini, delle scadenze, dei solleciti di pagamento ecc.

Peraltro, molti software di fatturazione elettronica prevedono anche l’integrazione con altri software e servizi, come ad esempio i CRM o i programmi per il marketing, rendendo decisamente più semplice l’intera gestione amministrativa.

Fatturazione elettronica: gestione da smartphone o da tablet

Alcuni software per la fatturazione elettronica possono essere gestiti non soltanto da pc, ma anche tramite smartphone o tablet, installando un’apposita app. In sostanza, il processo di fatturazione elettronica può essere gestito da qualsiasi luogo con un dispositivo mobile connesso a Internet.

Questo risulta particolarmente utile per quei forfettari, come per esempio liberi professionisti, autonomi e artigiani che operano spesso fuori sede e che possono emettere le loro fatture subito dopo aver terminato un lavoro, senza dover necessariamente tornare in ufficio.

Ciò consente di ridurre i tempi di gestione ed evita anche possibili dimenticanze nell’effettuazione delle transazioni.

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