Trasformare una stanza d’hotel in un ambiente isolato

Convertire una tradizionale stanza alberghiera in una stanza di isolamento precauzionale necessita una serie di requisiti di base di progettazione al fine di garantire sicurezza e comfort per gli ospiti.
Da stanza di hotel a stanza di isolamento precauzionale

A seguito dell’emergenza sanitaria si è resa necessaria la ricerca di strutture dove poter ospitare le persone oggetto di un periodo di isolamento forzato per evitare la diffusione della malattia. Poiché non tutti hanno (o hanno avuto) la possibilità di utilizzare la propria abitazione a tale scopo, è nata la necessità di trovare alloggi alternativi in grado di assicurare l’isolamento necessario.

Sia in Italia sia all’estero sono partiti alcuni progetti di riconversione provvisoria di strutture come hotel e residence al fine di ospitare gli asintomatici o paucisintomatici, autosufficienti e senza patologie gravi, per il periodo necessario per la completa guarigione, rendendo il soggiorno sicuro e sempre sotto controllo.

Le strutture riconvertite presentano personale demandato in modo specifico al coordinamento delle relative attività, incluse la sanificazione, il servizio di manutenzione ordinaria delle stanze e di reception/vigilanza h 24, 7 giorni su 7. L’accesso è consentito solo ai fornitori dei servizi non a carico della struttura ricettiva e al personale per la sorveglianza sanitaria.

Per evitare che il paziente lasci la zona di isolamento, ogni stanza deve essere provvista di bagno a uso privato; sono poi previsti cambi di biancheria settimanali, oltre alla somministrazione dei tre pasti giornalieri. Ovviamente è presente personale specializzato per il controllo dei pazienti, incluso il supporto psicologico. Per ridurre il senso di isolamento vengono agevolati i contatti telefonici e in videochat con l’esterno.

Nella riconversione è necessario istituire una hall per le attrezzature, gli impianti per i lavaggi e lo smaltimento di tutti i dispositivi di protezione individuali (DPI).

5 requisiti per una stanza di isolamento precauzionale

  1. Garantire che l’aria immessa nella stanza attraverso i sistemi HVAC abbia un apporto dall’esterno il più elevato possibile;
  2. Mantenimento continuo della pressione negativa nella stanza;
  3. Ricambio dell’aria all’interno della stanza per un numero di cicli/ora che dipende dalla dimensione della stanza;
  4. Mantenimento della temperatura e dell’umidità a livelli molto specifici
  5. Ventilatori di scarico filtrati per garantire che l’aria espulsa con gli inquinanti venga filtrata prima di essere rilasciata.

I criteri per la riconversione

Stanza hotel per isolamento pazienti

Nella scelta delle strutture idonee è, innanzitutto, necessario assicurarsi che le finestre e le porte siano isolate in modo opportuno per garantire il necessario livello di sicurezza. La tecnologia di isolamento precauzionale della stanza si basa sul controllo del differenziale di pressione ambiente (pressione negativa e positiva). L’obiettivo è avere la stanza isolata sotto pressione negativa per impedire che virus o batteri vengano trasmessi all’esterno, diffondendo l’infezione ad altre parti dell’hotel.

Quando si converte una stanza dedicata all’ospitalità in una stanza di isolamento precauzionale è fondamentale determinare come sono stati realizzati gli impianti tecnici – in particolare quello relativo al ricambio d’aria e all’HVAC – oltre a valutare la presenza di soluzioni di gestione e controllo sia delle stanze, sia dell’intero edificio.

Per evitare la trasmissione di contaminanti all’interno della stanza è consigliabile non far ricircolare l’aria: è essenziale disporre di una fonte che fornisca la maggior quantità di aria fresca possibile e offra un sistema di scarico dell’aria contaminata all’esterno dell’edificio, con l’installazione di un controller che monitori e regoli la velocità di cambio d’aria. Inoltre, la pressione ambiente deve essere monitorata e mantenuta inferiore alle zone circostanti (pressione negativa). Per garantire che l’aria contaminata nella stanza venga espulsa in sicurezza dall’edificio, la ventola di scarico deve essere dotata di un filtro ad alta efficienza (filtro HEPA).

Il bilanciamento del sistema di ventilazione è dunque fondamentale per ridurre la possibilità di contaminazione. Il sistema di areazione delle stanze deve prevedere il ricambio, la filtrazione e la depurazione dell’aria. Secondo le linee sanitarie, in una stanza adibita all’isolamento dovrebbero essere garantiti 10 ricambi d’aria all’ora (ACH – Air Changes per Hour), mentre di norma una stanza di hotel correttamente areata ne conta da 4 a 6.

Soluzioni integrate targate Schneider Electric

In ogni stanza è necessario tenere sotto controllo e gestire parametri come temperatura, umidità, intensità luminosa e flusso d’aria. Questo non solo per impedire la trasmissione del virus, ma anche per consentire ai pazienti di vivere la propria condizione di isolamento nel modo più confortevole.

Nella progettazione di nuovi hotel è consigliabile incorporare i requisiti di base in fase di progettazione per consentire la trasformazione di stanze regolari in stanze di quarantena e isolamento precauzionali in tempi rapidi, quando necessario.

Tutto ciò è possibile grazie a soluzioni integrate e integrabili come la piattaforma EcoStruxure, che accompagna la trasformazione digitale delle stanze di hotel per trasformarle in caso di necessità in camere di isolamento.

Sicurezza della struttura, protezione di pazienti e personale, efficienza operativa, risparmio energetico e comfort sono i principali – e raggiungibili – obiettivi resi possibili dall’impiego dell’ecosistema di Schneider Electric.

La piattaforma EcoStruxure integra varie tecnologie abilitate per i dati in un’unica piattaforma digitale centrale per il monitoraggio, il controllo e il reporting, al fine di garantire che le condizioni ambientali siano mantenute ai livelli raccomandati e monitorate in tempo reale. La soluzione targata Schneider Electric consente di:

  • ottimizzare e controllare i cambi d’aria;
  • assicurare il corretto funzionamento dei sistemi di ventilazione;
  • avvisare in tempo reale in caso di malfunzionamento degli impianti;
  • pianificare interventi di manutenzione;
  • gestire accesso e circolazione delle persone predisposte;
  • controllare tutto l’edificio attraverso un unico sistema di Building Management System (BMS);
  • garantire continuità dell’infrastruttura elettrica digitale.

Con Schneider Electric diventa quindi possibile pensare a progetti di riconversione degli edifici per la gestione di possibili emergenze come quella che è stata appena vissuta con la recente pandemia.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.

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