Smart Road, la digital transformation irrompe in galleria

L’Italia conta 356 tunnel su rete TERN. L’esperienza trentennale di Schneider Electric ed EcoStruxure potrebbe essere determinante nel renderli smart
smart road tunnel

Parte integrante del sistema stradale e del progetto Smart Road, le gallerie sono una priorità da affrontare, specie in Italia che conta il 44% di tutte quelle esistenti a livello europeo su rete TERN.

Parte del progetto Smart Road, le gallerie sono prossime a vivere una nuova fase evolutiva che le porterà a essere più sicure e “intelligenti”. Nello stesso progetto Anas c’è un punto dedicato a Smart Tunnel. C’è necessità di rendere questi tratti stradali efficienti e sicuri. Dal nuovo millennio, molto è stato fatto, specie dopo l’incendio nel Traforo del Monte Bianco, nel 1999, che provocò la morte di 39 persone.

Da lì si è cominciato davvero a ragionare a livello europeo sulla sicurezza nei tunnel, con la messa in atto di norme dedicate, recepite anche dall’Italia, che emanò nel 2006 il Decreto Legislativo 264 che è stato rinnovato di recente; il prossimo 30 aprile scatterà l’obbligo di adeguamento a tale D.Lgs di tutte le gallerie su rete stradale Transeuropea (TERN).

GianMarco SolaSicurezza in galleria

«Progettare oggi la sicurezza in galleria ha molteplici necessità – afferma Gianmarco Sola, Head of Trasportation segment Italy and Europe operations Schneider Electric – Innanzitutto occorre garantire il funzionamento degli impianti in tutte le condizioni, mettendo sia chi si trova all’interno e le squadre d’intervento in condizioni di maggior tutela possibile.

Inoltre gli impianti devono rilevare quanto prima le anomalie, assicurare la corretta estrazione dei fumi e la qualità dell’aria, gestire segnalazioni remote e locali». Già questo richiede per legge sistemi tecnologicamente evoluti.

Smart Tunnel, il ruolo di Schneider Electric

Un tunnel pensato come infrastruttura smart richiede un’architettura integrata che sovrintenda al funzionamento di tutte le parti in condizioni limite nel modo più efficace, rapido e sicuro. E qui entra in gioco EcoStruxure Smart Tunnel, che prevede sempre un’architettura a tre livelli, fra loro connessi, per la gestione corretta e intelligente di processi e procedure.

L’architettura è completamente integrata in modo da ottenere informazioni e gestibili da remoto. Una necessità cogente, rileva Sola: «Già oggi se si applicano le linee guida Anas, affermanti che in funzione della lunghezza e della complessità della galleria occorre contare sull’integrazione di determinati sistemi».

Gallerie italiane, lo stato dell’arte

Il 44% delle gallerie a livello europeo su rete TERN sono presenti in Italia: si tratta di 356 tunnel per uno sviluppo totale da 423 km, contando su 669 fornici che sviluppano una lunghezza totale superiore agli 800 km. Di queste gallerie, 285 sono da adeguare: fino al 2017 una galleria su cinque non rispondeva al decreto legislativo.

Oggi la situazione è parzialmente migliorata, ma non in modo considerevole: tre su cinque sono ancora fuori legge. Ma su quelle già adeguate è possibile già oggi ragionare in ottica Smart Tunnel. Attualmente ci sono già infrastrutture in cui il sistema di analisi di rischio dinamico è stato pressoché implementato: parliamo del Traforo del Monte Bianco, e qui il ruolo di Schneider Electric c’è nella parte delegata all’intelligenza.

Il gruppo francese, da parte sua, vanta un’esperienza di oltre 30 anni sul tema delle gallerie, come fornitore di prodotti e anche come system integrator, ruolo che ha svolto per vari anni in tunnel, considerati piccoli sistemi di automazione sì, ma con elevate criticità, che hanno fatto acquisire una posizione di vantaggio sui competitor.
Ma oggi cosa manca perché si arrivi a rendere intelligente la gestione del tunnel? «La volontà c’è, la tecnologia pure. Manca però una standardizzazione di processi e procedure. L’iter è però in corso e quindi è possibile immaginare che alla definizione si possa arrivare in seno ai vari operatori», spiega il manager Schneider Electric.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.

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