Smart Road, a che punto siamo oggi

L’A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’ sarà la prima tratta del progetto Anas dedicato alla Smart Road. Ma a che punto siamo oggi? Il punto di vista di Schneider Electric
smart road a che punto siamo

L’A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’ sarà la prima tratta Smart Road, ovvero un’infrastruttura tecnologica a elevato contenuto d’innovazione il cui obiettivo la sicurezza e il comfort dell’automobilista. L’esito del progetto si sta delineando: lo scorso ottobre Anas ha consegnato i lavori di realizzazione della prima fase del progetto per la Salerno-Reggio Calabria. Su una parte di questa tratta Schneider Electric ha realizzato una demo che ha messo in evidenza le potenzialità di EcoStruxure.

Una conferma che questa piattaforma «nasce e attinge da soluzioni reali, dall’esperienza Schneider, integrando tutte le funzionalità disponibili e implementabili: gestione dello smart tunnel, traffic management, l’eventuale gestione dinamica della quarta corsia, l’integrazione delle traffic cam, la gestione dell’energy managment (Green Island), la gestione della manutenzione della strada, la possibilità di implementare la gestione della forza lavoro, la gestione dell’IoT network», racconta Gianmarco Sola, Head of Trasportation segment Italy and Europe operations Schneider Electric.

GianMarco SolaMa oggi a che punto siamo? «Anas, nell’ambito del progetto Smart Road ha bandito alcune gare. L’azienda ha presentato le proprie soluzioni agli aggiudicatari perché questi applicativi permettano di svolgere una parte delle funzioni richieste da Anas nei propri bandi – spiega Sola – Riteniamo di realizzare una parte fondamentale e per questo abbiamo attivato delle relazioni con gli aggiudicatari dei primi lotti per presentargli la possibilità di implementare con piattaforme moderne, di mercato, evolute ed evolvibili, su cui impostare il loro lavoro su di esse. Il fatto che siano soluzioni di mercato presentano un pregio considerevole in ragione di un rapporto costi benefici elevato e decisamente più concorrenziale a livello di costi e di tempi rispetto a sviluppare soluzioni proprietarie».

Smart Road, Schneider Electric è pronta a fare formazione

Oltre a proporre soluzioni, Schneider Electric è pronta anche a svolgere un ruolo per la formazione, condividendo esperienze e competenze con chi opera nel settore stradale, mettendo a disposizione la piattaforma tecnologica per chi la vorrà arricchire con contenuti che sono il know how da inserire nel business process management per arricchirlo e completarlo.

«Schneider, quindi, si mette a disposizione del mercato con una piattaforma fruibile per la gestione di molteplici aspetti, dal traffico alla smart grid. Quest’ultimo punto lo abbiamo sviluppato in collaborazione con un partner membro della LoRa Alliance Italia con una competenza fondata che ha lavorato insieme per raggiungere l’obiettivo», spiega il manager.

Smart Road, progetto d’eccellenza mondiale

L’esperienza italiana del progetto Smart Road rispetto ad altri contesti internazionali è molto sfidante. «Vediamo progetti nel mondo che sono sì concreti, ma più vicini al progetto pilota, come quello in California, più indirizzato ai veicoli a guida autonoma, rispetto a quello più concreto, legato al contesto infrastrutturale, che caratterizza quello Anas – evidenzia Sola – Confidiamo che il suo progetto abbia successo perché sarebbe all’avanguardia mondiale. La vera sfida, infatti, è attuare Smart Road su un’infrastruttura reale, già esistente, valorizzando l’asset e facendolo crescere dal punto di vista tecnologico, digitalizzandolo e rendendolo più efficiente».

Ed è qui che Schneider Electric intende fornire il suo contributo nel portare nel futuro il patrimonio stradale italiano, che vanta vie dalla storia millenaria.

Da questo punto, aggiunge Sola, «c’è la volontà di Anas di migliorare la gestione infrastrutturale anche contando sulla digitalizzazione».

Dall’altra parte, un fattore migliorabile dal punto di vista del manager, «è che il piano Smart Road persegue sì molti obiettivi, di breve-medio e lungo periodo, ma non fissa delle priorità chiare che aiuterebbe a far fluire meglio il tutto». Secondo Schneider Electric, raggiungere obiettivi a breve termine potrebbe liberare risorse per aiutare a cogliere quelli più a lungo termine. Detto questo, il progetto ha però un pregio innegabile e dal peso specifico notevole.

«Certo, nel tempo si dovrà trovare un maggiore equilibrio nella distribuzione del trasporto merci su gomma e su rotaia, ma oggi e nel prossimo futuro il trasporto su strada genera un’economia imprescindibile: quindi, deve poter contare su una fluidità e una facilitazione, in termini di tempi e di sicurezza, per il bene dell’intero sistema Paese», conclude Sola.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.

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