
La riqualificazione energetica e digitale della sede Schneider di Stezzano, in provincia di Bergamo, concretizza un importante percorso di sostenibilità. Una scelta di valore per l’ambiente e per le persone che anima il programma di efficientamento e decarbonizzazione a livello globale. Dopo un anno e mezzo di lavori, il progetto di rinnovamento delle palazzine per gli uffici, della mensa e dei servizi del polo bergamasco ha visto ufficialmente la luce con il taglio del nastro.
Un significativo momento di condivisione alla presenza di tutti i dipendenti, della Executive Vice President di Schneider Electric Europa, Gwenaelle Avice Huet, e dell’Amministratore Delegato di Schneider Electric Italia, Davide Zardo. “La sostenibilità è al centro della nostra strategia e della nostra pratica quotidiana – commenta l’ad italiano -. Ci sta guidando nello sviluppo delle innovazioni che proponiamo sui mercati di riferimento. Gli edifici, in particolare, sono un elemento chiave della decarbonizzazione: questo progetto testimonia il nostro impegno in questa direzione”.

Il progetto di riqualificazione di Stezzano, disegnato dell’architetto Pietro Vallicenti e realizzato con il team di Schneider Electric Real Estate Italia, ha trasformato la sede in un luogo più efficiente, ma anche più attrattivo per le persone. Frutto del lavoro di squadra tra esperti della divisione Digital Energy interna e partner locali, tra cui Saint-Gobain Italia per l’isolamento dell’involucro esterno.
Al centro dell’intervento, due palazzine utilizzate quotidianamente da circa 540 persone. Le finestre orizzontali continue, dotate sulla facciata principale di strutture ombreggianti, sono realizzate con il “solar control glass”. Un sistema a basso contenuto di carbonio incorporato, pensato per limitare le emissioni di gas serra in tutto il ciclo di vita. A ciò si aggiungono l’ultra-isolamento termico che protegge l’edificio dagli agenti atmosferici e l’isolamento del tetto.
Efficienza all’esterno e digitalizzazione all’interno. L’integrazione impiantistica ai singoli piani uffici consente l’automazione di luci, climatizzazione estiva e invernale, ricircolo dell’aria, misurazione della qualità dell’aria interna. Il tutto realizzato con tecnologie e piattaforme dell’offerta EcoStruxure per la Building Automation. Per la sicurezza, ecco nuovi sistemi di illuminazione di emergenza e di rilevamento dei fumi. Ma gli architetti hanno ripensato anche la disposizione dell’ambiente di lavoro per favorire la collaborazione, seguendo le linee guida globali di Schneider.
A seguito di questi interventi, Schneider Electric stima importanti risultati in termini di risparmio energetico. Sia per la riduzione dei consumi sia per il taglio delle emissioni inquinanti. In particolare, si prevede di risparmiare 310.000 Kwh all’anno, in calo del 6% rispetto ai consumi precedenti alla riqualificazione. E di ridurre le emissioni del 16%, pari a 53 tonnellate di CO2 annue.
Alla fine degli anni 90 l’azienda aveva ampliato il sito di Stezzano con capannoni produttivi e uffici, realizzati con un’estetica di tipo industriale. Da allora a oggi, il core business si è trasformato perseguendo, in particolare, obiettivi di sostenibilità e di innovazione tecnologica. Oggi Schneider Electric è una Impact Company. Vuole generare un impatto positivo sul pianeta e sulla società con le proprie scelte e supporta i clienti nel percorso di transizione digitale e sostenibile. La sostenibilità degli edifici è inoltre legata alla vivibilità. Alla possibilità di creare comfort e benessere, permettendo alle persone di lavorare in ambienti che favoriscono la produttività.
La riqualificazione della sede Schneider di Stezzano si inserisce dunque in ampio programma di efficientamento delle strutture commerciali e industriali dell’azienda in Italia. Verso gli obiettivi di sostenibilità globali: eliminare le emissioni di CO2 scope 1 e 2 entro il 2030. E sempre nell’ambito di una visione completa della sostenibilità aziendale: economica, sociale ed ambientale.
