Più energia green, meno combustibili fossili: possono gli edifici commerciali efficienti cambiare, in positivo, le sorti della decarbonizzazione globale? Gli analisti di Navigant Research rispondono affermativamente. E lo fanno partendo dal presupposto che i building risultano “colpevoli” del 40% delle emissioni di gas serra e del 36% dei consumi totali di energia. Se aggiungiamo che quasi due terzi di questi consumi provengono da combustibili fossili, la sola soluzione possibile, in ottica tecnologica, ambientale e socio-occupazionale, si chiama efficienza energetica.
La chiave di volta di questo percorso, indicata nell’ultima Energy Efficiency Building Overview, sta nella virtuosa circolarità delle fonti rinnovabili, la cui crescita alimenta la transizione verso tecnologie impiantistiche full-electric, che trovano appunto ideale collocazione negli edifici commerciali.
Il report di Navigant Research analizza i trend di decarbonizzazione alla luce del percorso di efficientamento energetico degli edifici commerciali nei prossimi dieci anni.
In particolare, le previsioni si concentrano su quattro elementi chiave per la loro completa elettrificazione:
Queste tecnologie per la decarbonizzazione saranno in grado di rivoluzionare il mondo delle costruzioni: un mercato da 269 miliardi di dollari entro il 2028, con tasso di crescita annuale (CAGR) del 4,8% tra 2019 e 2028. Si preannuncia quindi un decennio brillante, sostenibile e ricco di opportunità professionali in Europa, Nord America e Asia Pacifico.
Buona notizia, il meglio viene proprio dal Vecchio Continente, che passerà dai 75 miliardi di fatturato del 2019 ai 109 miliardi del 2028, crescendo al ritmo annuo del 4,2%. Seguono America settentrionale, a 79 miliardi di dollari entro il 2028, e regioni dell’Asia Pacifico, con 55 miliardi nella prossima decade.
Principalmente di prodotti e servizi legati alla decarbonizzazione, ampiamente disponibili sul mercato: riscaldamento, ventilazione e climatizzazione ad alta efficienza, building management systems (BMS), involucri e coperture adeguate, servizi a valore aggiunto per i clienti finali.
Ma non lasciamoci trascinare da facili entusiasmi: l’Energy Efficiency Building Overview non nega la presenza di barriere che ancora limitano la diffusione di soluzioni sostenibili. La tecnologia full electric è pronta (pompe di calore, refrigeranti green, serramenti intelligenti, sistemi di automazione ed energy management, ecc.), ma la mancanza di coerenti politiche globali, meccanismi di finanziamento e consapevolezza dei consumatori continuano a inibire la crescita del mercato.
Oltre le fisiologiche resistenze, il cambiamento è avviato: l’innovazione tecnologica si affianca, giorno dopo giorno, alle tradizionali proposte per l’efficientamento energetico degli edifici.
I principali driver di questa rivoluzione sono:
Fornitori e i clienti vedono in queste tecnologie la possibilità di rispondere a molteplici esigenze operative, senza dimenticare il risparmio energetico ed economico generati da questa tipologia di interventi.
Protagoniste, al momento, le grandi aziende: chi possiede molti edifici e si pone ambiziosi obiettivi in termini di riduzione delle emissioni di gas serra. Il resto del mercato sembra stare a guardare, inibito dalle barriere sopra citate e orientato al cambiamento solo quando “necessario”.
Ciò non toglie che le previsioni di Navigant Research, unite alle best practice dei pionieri degli edifici commerciali efficienti, indichino la via più facilmente percorribile verso gli obiettivi di decarbonizzazione: una strada fatta di rinnovabili ed elettrificazione degli edifici.
Efficienza e impianti full electric sono la chiave della transizione energetica: l’Europa resta in prima linea