
Il mondo dell’energia sta vivendo una delle sue più grandi rivoluzioni. L’elettrificazione, l’automazione e la digitalizzazione stanno riscrivendo le regole di come produciamo, distribuiamo e utilizziamo l’energia. In questo scenario in rapido mutamento, Schneider Electric si conferma tra i protagonisti globali della trasformazione, guidando la convergenza tra tecnologia e sostenibilità per costruire un futuro energetico più efficiente, resiliente e intelligente.
Durante l’Innovation Summit di Copenhagen, l’azienda ha condiviso la propria visione: un mondo in cui l’energia non sia solo disponibile, ma anche intelligente, capace di adattarsi ai bisogni di persone, industrie e comunità.
“Inventiamo la tecnologia che rende possibile la transizione energetica – ha dichiarato Olivier Blum, CEO di Schneider Electric -. Questo non è una novità per noi. È un impegno che si basa su quasi due secoli di innovazione, partnership e condivisione.”
L’energia è ovunque e permea ogni aspetto delle nostre vite, ma oggi deve andare oltre la propria funzione originaria. Deve abilitare la crescita, l’innovazione e la sostenibilità.
Per Schneider Electric, questo significa creare una nuova tecnologie energetica, in cui la convergenza tra elettrificazione, automazione e intelligenza digitale consente di liberare tutto il potenziale dell’energia e delle risorse.

“Il mondo cambia più velocemente che mai – Olivier Blum -. Energia, tecnologia digitale e geopolitica stanno trasformando i sistemi che alimentano la nostra vita quotidiana. Le sfide sono complesse, ma le opportunità sono straordinarie.”
Questa visione si traduce in soluzioni che trasformano edifici, data center, fabbriche, impianti e reti in sistemi aperti, definiti dal software, dove dati, persone e intelligenza artificiale lavorano in sinergia.
“Non connettiamo solo sistemi: creiamo ecosistemi dove AI, dati e persone operano insieme in modo fluido – spiega il CEO – Semplifichiamo la complessità e liberiamo nuove possibilità per clienti, comunità e pianeta.”
Il 2025 rappresenta una tappa simbolica: dieci anni dall’Accordo di Parigi sul clima. Schneider Electric lo ha sostenuto fin dall’inizio, convinta che la tecnologia sia il motore principale della transizione energetica. “Preparare un futuro migliore per le nuove generazioni è una responsabilità collettiva” ha evidenziato Blum.
“Il fabbisogno energetico globale crescerà del 60% nei prossimi 15 anni” ha spiegato. Parallelamente, le energie rinnovabili – in particolare solare ed eolica – triplicheranno la loro quota entro il 2030. Ciò richiede infrastrutture più intelligenti, resilienti e digitali.

Il settore energetico, infatti, è chiamato ad affrontare sfide complesse: cambiamento climatico, volatilità dei mercati e nuove esigenze industriali. Tuttavia, Schneider Electric vede in questo scenario non solo ostacoli, ma opportunità. “Non possiamo limitarci a reagire ai cambiamenti, dobbiamo guidarli – ha sottolineato Blum -. Il nostro obiettivo è aiutare partner, clienti e mercati non solo ad adattarsi, ma a crescere.”
Negli ultimi anni, le crisi geopolitiche e le tensioni internazionali hanno messo in luce la fragilità dei modelli energetici tradizionali. La dipendenza dai combustibili fossili, unita alla volatilità dei mercati globali, ha reso evidente quanto la sicurezza energetica sia oggi una questione economica, ambientale e politica. Il conflitto in Ucraina ha accelerato questo processo, mostrando come le catene di approvvigionamento possano spezzarsi da un giorno all’altro e come la variabilità dei prezzi dell’energia possa influire sull’intero sistema produttivo mondiale.
In questo scenario, l’elettricità emerge come la forma di energia più efficiente, sicura e sostenibile. A differenza dei combustibili fossili – carbone, petrolio e gas naturale – l’elettrico permette di trasformare l’energia con un rendimento superiore, riducendo drasticamente le perdite. Inoltre, quando l’elettricità proviene da fonti rinnovabili come il solare, l’eolico o l’idroelettrico, il suo impatto ambientale diventa minimo, contribuendo in modo decisivo alla riduzione delle emissioni di CO₂ e al raggiungimento degli obiettivi climatici.
L’elettrificazione, quindi, non è solo una scelta tecnologica, ma una strategia di resilienza. Consente di:
Allo stesso tempo, è un motore di innovazione: spinge industrie, città e infrastrutture a ripensare i propri modelli di funzionamento, integrando automazione e intelligenza digitale per ottimizzare consumi e prestazioni.
L’elettrico rappresenta anche un ponte tra sostenibilità e progresso economico. Ogni kilowattora prodotto e utilizzato in modo più efficiente si traduce in valore per imprese, cittadini e ambiente. È la chiave per costruire un sistema energetico più equo, decarbonizzato e intelligente, dove efficienza e accessibilità diventano due facce della stessa medaglia.
L’evoluzione è già in corso. Sempre più aziende stanno elettrificando i processi produttivi e automatizzando i propri impianti, in risposta a una domanda crescente di sostenibilità e efficienza. Dagli edifici ai trasporti, tutto sta diventando elettrico. “E i consumatori stessi chiedono soluzioni più pulite e intelligenti. Il nostro compito è sviluppare le tecnologie che rendano possibile questo cambiamento” aggiunge Oliver Blum.

La risposta tecnologica si chiama EcoStruxure: una piattaforma digitale aperta e scalabile che combina automazione, controllo dell’energia e analisi dei dati in tempo reale. Grazie a questo approccio, l’azienda supporta i clienti di tutti i settori – edifici, fabbriche, data center, reti e infrastrutture – a migliorare l’efficienza operativa, ridurre i consumi e ottimizzare le risorse.
EcoStruxure rappresenta il cuore dell’idea di energia intelligente: un ecosistema in cui intelligenza artificiale, dati e persone lavorano insieme per creare valore concreto, semplificare la complessità e promuovere la sostenibilità.
In un’epoca in cui la transizione energetica richiede velocità, innovazione e visione, la collaborazione diventa una leva strategica imprescindibile. Olivier Blum sottolinea come il futuro dell’energia intelligente non possa essere costruito da singoli attori isolati, ma solo attraverso un impegno collettivo.
“Le sfide future sono troppo grandi per essere affrontate da una sola azienda o da un unico settore – spiega -. Solo attraverso partnership solide ed ecosistemi aperti possiamo accelerare il progresso e aprire il campo delle possibilità.”
La filosofia di Schneider Electric si fonda proprio su questa idea: nessuna trasformazione duratura nasce da sola. Il valore risiede nella creazione di reti e alleanze capaci di unire competenze, tecnologie e visioni. È un approccio che si traduce in una collaborazione costante con clienti, istituzioni, partner industriali per progettare soluzioni condivise e scalabili.
In questa prospettiva, il futuro dell’energia è fatto di connessioni intelligenti:
“Il futuro non è qualcosa che si attende: è qualcosa che si costruisce, oggi.” Con questa convinzione, Schneider Electric invita partner, clienti e comunità a unirsi nel percorso verso una nuova era dell’energia, basata su tre pilastri: elettrificazione, automazione e digitalizzazione.
La missione è, quindi, chiara: guidare l’efficienza e la sostenibilità per tutti, contribuendo a creare un pianeta più resiliente, connesso e intelligente.
