Città a zero emissioni? Serve un approccio integrato

Il report Net Zero Carbon Cities: An Integrated Approach traccia esigenze, confini e strategie per accelerare lo sviluppo di città a zero emissioni
Città a zero emissioni: il report di Schneider Electric, Enel e WEF

Migliorare la produttività energetica, elettrificare i trasporti, efficientare gli edifici, decarbonizzare gli impianti termici: ecco le principali sfide delle città a zero emissioni. Per vincerle, serve un approccio integrato alla progettazione e alla gestione dei contesti urbani.

Lo sostengono Schneider Electric, il Gruppo Enel e il World Economic Forum (WEF) nel nuovo reportNet Zero Carbon Cities: An Integrated Approach”. Un primo e concreto passo sinergico verso ulteriori iniziative volte ad accelerare la transizione alla neutralità climatica di 100 città entro il 2030.

Perché servono città a zero emissioni

Il documento “programmatico” si apre con un’innegabile constatazione: i centri urbani sono responsabili della maggior parte dei consumi di energia e delle emissioni di CO2. In sostanza, le città coprono il 3% della superficie terrestre ma producono oltre il 70% delle emissioni inquinanti. Qui, edifici, energia e trasporti consumano anche il 78% dell’energia primaria globale.

C’è poi la questione demografica: il 54% degli “abitanti” del mondo vive in città. Ma la percentuale è destinata a toccare il 68% entro il 2050. Con la crescita della popolazione, aumentano le nuove costruzioni e, di conseguenza, le emissioni di anidride carbonica. Sul fronte climatico, poi, continua la corsa contro il tempo per mantenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C. Una missione possibile solo se le nostre città tagliano il traguardo delle zero emissioni entro il 2050. Come se non bastasse, in questo scenario si innesta l’emergenza covid-19, con le relative frenate economiche e sociali.

Città a zero emissioni: si parte dagli edifici ultra efficienti

La soluzione si chiama efficienza sistemica

A fronte di una palese necessità – massimizzare gli sforzi e ridurre i tempi della transizione energetica – il report raccomanda un approccio energetico integrato.

Il concetto di efficienza sistemica comprende:

  • elettrificazione green;
  • edifici connessi e intelligenti;
  • infrastrutture efficienti
  • economia circolare per acqua, rifiuti e materie prime.

Il tutto sotteso da un preciso programma di digitalizzazione e interconnessione di edifici, energia, trasporti e sistemi idrici.

Sicure e resilienti: tutti i plus delle città a zero emissioni

“La crisi causata dal Covid-19 ha amplificato l’importanza delle partnership globali, negli sforzi profusi per rendere i centri urbani più sostenibili, inclusivi e resilienti – spiega Jean-Pascal Tricoire, Presidente e CEO di Schneider Electric -. Per ottenere città a zero emissioni bisogna intervenire con urgenza. Si tratta di un obiettivo ambizioso, che richiede la collaborazione di tutti gli stakeholder, operatori pubblici e privati, imprese e cittadini”.

Il rapporto nasce proprio per definire in modo realistico e olistico come raggiungere questa efficienza sistemica. Ovvero come ripensare le infrastrutture urbane e garantirne uno sviluppo verde, intelligente, equo e resiliente. Ma non finisce qui: il documento è solo il primo di una serie di strumenti e iniziative che Schneider Electric ed Enel illustreranno il prossimo 25 gennaio durante The Davos Agenda, nel panel “Building “Net-Zero Cities”.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.

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