Gli assistenti vocali sono sempre più presenti nelle nostre case e sui nostri smartphone. Rispondono a ogni genere di domanda: da quelle più semplici ad altre più complesse.
Ed è proprio per la maturità raggiunta dalla tecnologia di riconoscimento vocale che molte aziende hanno cominciato a implementarla anche in contesti complessi, con l’obiettivo di mettere a disposizione assistenti virtuali da utilizzare per l’operatività su macchine e impianti.
Per questo motivo Schneider Electric ha lanciato sul mercato un Virtual Assistant, sviluppato in Italia e già sperimentato in alcuni casi pratici di utilizzo, che consente ai clienti di sfruttare un’interfaccia vocale per operare sul campo.
In questo video è riportato un esempio di utilizzo del Virtual Assistant:
Innanzitutto le tecnologie che fanno “parlare” e “ascoltare” gli assistenti vocali si sono evolute negli ultimi anni aumentandone le capacità di riconoscimento e riducendone la latenza (il tempo di attesa tra la ricezione del vocale, la sua analisi, la ricerca della risposta corretta e la sua sintesi vocale), il tutto aumentando l’affidabilità e la ripetibilità delle prestazioni.
Per questo il Virtual Assistant è pensato per essere utilizzato in modo il più possibile universale su sistemi differenti, anche già esistenti e non solo di nuova introduzione. Questa tecnologia, definita omogeneità applicativa, permette alla soluzione di Schneider Electric di essere adottata in modo non intrusivo e aperto a qualunque sistema di automazione, anche di fornitori terzi.
La tecnologia di Virtual Assistant, unita ad altri strumenti quali ad esempio la realtà aumentata, aiuta a svolgere procedure anche delicate, consentendo di operare “a mani libere”. L’assistente vocale aiuta l’operatore in una più veloce definizione delle scelte, sia utilizzando un set di comandi con condizioni/modalità predefinite, sia in modalità di auto apprendimento (deep learning). Ciò permette maggiore attenzione e focalizzazione sul compito, diminuendo i tempi di intervento e di decisione e riducendo il rischio di errore umano.
Il Virtual Assistant di Schneider Electric aggiunge anche un altro canale di interazione, con vantaggi cognitivi che rendono migliore la gestione dell’interfaccia uomo-macchina (HMI, SCADA, MES, ERP). Inoltre, questa modalità può supportare l’inclusione positiva nel processo produttivo di personale con limitazioni fisiche.
Il Virtual Assistant sviluppato da Schneider Electric è una suite tecnologica che si basa su standard aperti, di semplice acquisizione e adattabilità. Elementi fondanti sono gli algoritmi che gestiscono le richieste e l’interazione tra sistemi di automazione locali e sistemi di intelligenza artificiale in cloud.
Ulteriori evoluzioni di questa tecnologia potranno portare ancora più vantaggi concreti nel comando e controllo degli impianti di processo e per la gestione delle infrastrutture, inserendo il Virtual Assistant all’interno di un concetto più ampio di control room potenziata dalle tecnologie digitali.