Che strada seguirà il PNRR italiano? Come trasformare il digitale e il sostenibile nella “nuova normalità” della nostra economia? Se decarbonizzazione, elettrificazione, digitalizzazione ed efficienza energetica sono le vie maestre, la vera sfida è “riempirle” di visioni e azioni che facciano strutturalmente la differenza.
Ecco perché il gruppo di lavoro Efficienza Energetica & Trasformazione Digitale di Kyoto Club si propone di rilanciare le priorità del prossimo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attraverso proposte concrete e misurabili.
Alla base della crescita green, la condivisione di un percorso assertivo tra imprese, associazioni e istituzioni. “Lavoriamo per unire investimenti verdi e redditività per le imprese – spiega Alessandra Todde, Viceministro dello Sviluppo Economico, in apertura del meeting online promosso da Kyoto Club -. I risultati si ottengono solo facendo sistema, tenendo conto di tutte le leve necessarie per sbloccare contributi efficaci. Come legislatori, siamo chiamati a creare nuovi incentivi, ad attuare azioni non “punitive” ma stimolanti, in ottica di economia circolare”.
Altro importante obiettivo, nella visione politica del PNRR, quello di puntare sulle infrastrutture grandi e piccole che abilitano l’efficienza. Perché insieme a supporto economico, servono strumenti concreti in grado di accelerare la transizione ecologica e digitale post pandemia.
Nel concetto di sostenibilità, la dimensione ambientale si intreccia con quella economica e sociale. “Un vero piano strategico per la ripartenza mette al centro i bisogni delle persone, grandi assenti nel dibattito pubblico degli ultimi anni – conferma Stefano Epifani, professore e autore di “Perché la sostenibilità non può fare a meno della digitalizzazione” -. Gli obiettivi al 2030 e oltre ci chiedono di disegnare la società che vogliamo, definire il modello economico da perseguire e capire come farlo tutelando l’ambiente”. Un approccio sistemico e adattivo a lungo termine, che sfuma i contorni dei modelli e delle necessità.
Qui entra in gioco il rapporto bidimensionale tra sostenibile e digitale. Da un lato, le tecnologie connesse diventano sostenibili; dall’altro, la sostenibilità nel suo insieme corre grazie alla digitalizzazione. Al centro del dibattito, dunque, una grande domanda: come trasformare le tecnologie digitali in strumenti utili a raggiungere i traguardi dell’Agenda 2030? “Ecco la quarta dimensione della sostenibilità – aggiunge Epifani -. La digitalizzazione attiva processi di rimediazione tra ambiente, economia e società. Non solo, ridefinisce modelli, ottimizza processi e abilita nuovi ecosistemi”.
Spetta a Laura Bruni, direttore Affari Istituzionali di Schneider Electric e coordinatrice GdL Efficienza Energetica & Trasformazione Digitale Kyoto Club, il compito di illustrare le strategie e i risvolti operativi legati al PNRR.
“Il nuovo piano verrà approvato solo quando sarà in grado di produrre occupazione e non sussidi – esordisce Laura Bruni -. Ovvero producendo opportunità di finanziamento che portino sviluppo sostenibile e competitivo. Vogliamo accompagnare questo percorso con un duplice contributo: una riflessione strategica sulla bozza attualmente in discussione e una componente più concreta, fatta di idee e progetti cantierabili”.
Le “Riflessioni per un nuovo PNRR” partono da 4 priorità strategiche:
“Ci auguriamo che questi principi, insieme al relativo documento analitico, possano diventare strumento di lavoro condiviso con le istituzioni in questa fase finale della redazione del PNRR – conclude Laura Bruni -. Per discutere insieme, nelle prossime settimane, il valore aggiunto di questi strumenti per il futuro dell’Italia”.