In arrivo 255 milioni dal Fondo Nazionale per l’efficienza energetica

Il Fondo Nazionale per l’efficienza energetica rappresenta un volano per la crescita ed è una concreta opportunità per le aziende e la Pubblica Amministrazione
Fondo Nazionale efficienza energetica Kyoto Club

Convegno Kyoto ClubIl 6 marzo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di costituzione del Fondo Nazionale per l’efficienza energetica previsto dal decreto legislativo 102/2014, che ha reso disponibili 150 milioni di euro – dal Mise (Ministero per lo Sviluppo Economico) – per gli interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione su immobili, impianti e processi produttivi.

Alle risorse già disponibili il Ministero dello Sviluppo Economico aggiunge ulteriori 35 milioni di euro all’anno per il triennio 2018-2020.
Durante il convegno “Il Fondo nazionale per l’efficienza energetica: un’opportunità per le aziende e la Pubblica Amministrazione” organizzato da Kyoto Club e svoltosi il 14 marzo nell’ambito di Mostra Convegno Expocomfort 2018 sono state approfondite le tematiche legate all’istituzione del Fondo di efficienza energetica:

  • le nuove opportunità per le imprese e la pubblica amministrazione;
  • il sistema di garanzie e finanziamenti;
  • il rapporto tra il Fondo di efficienza energetica e la Strategia Energetica Nazionale.

Il Fondo Nazionale sostiene gli interventi di efficienza energetica relativi a:

  • riduzione dei consumi di energia nei processi industriali;
  • realizzazione e ampliamento di reti per il teleriscaldamento;
  • efficientamento di servizi e infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica;
  • riqualificazione energetica degli edifici.

“Questo Fondo rappresenta un grosso passo in avanti, ma è necessario continuare a investire nello sviluppo di nuove sinergie e nuove opportunità. A livello Europeo, entro l’estate saranno emanate due nuove direttive sull’efficienza energetica e sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD) che definiranno le linee chiave di sviluppo sostenibile e rappresenteranno un segno distintivo per l’Europa e l’Italia. – ha sottolineato Laura Bruni, Responsabile del Gruppo di Lavoro Efficienza Energetica di Kyoto Club e Direttore Affari Istituzionali e Relazioni Esterne di Schneider Electric – Se i decreti attuativi confermeranno una praticabilità estesa che spazia dall’industria ai servizi, dall’edilizia al terziario, puntando (insieme al Piano Impresa 4.0) sull’efficienza energetica più avanzata, allora il Fondo potrà diventare la leva di innovazione tecnologica e di digitalizzazione green per il nostro Paese”.

“Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica può finalmente diventare un potentissimo volano per lo sviluppo del settore dell’edilizia dedicata alla rigenerazione urbana, dando così una spinta nel raggiungimento dei target sull’efficienza energetica. – ha aggiunto Francesco Ferrante, Vicepresidente di Kyoto Club – Abbiamo perso anche troppo tempo, il successo dei bonus fiscali sulle ristrutturazioni testimonia che puntare su efficienza è la strada giusta da percorrere e che strumenti adeguati consentono di dare una spinta sia all’economia del paese sia alla sostenibilità ambientale”.

Una opportunità di crescita

Il Fondo per l’efficienza energetica è tra le misure adottate volte al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico fissati nella Strategia Energetica Nazionale.

Le fonti rinnovabili e il risparmio energetico assicurano molti vantaggi: offrono risvolti positivi in termini occupazionali, un miglioramento della redditività prodotta, maggiori investimenti in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie volte a sostenibilità ambientale e un incremento dell’efficienza.

“Nel quadro delle politiche per la crescita e per il rilancio della manifattura, l’industria dell’efficienza energetica è un pilastro della green economy italiana con numerose leadership tecnologiche a livello europeo. – ha aggiunto Elena Bruni, Area politiche Industriali e Settore Energia di Confindustria – In termini di investimenti i settori manifatturieri italiani hanno prodotto oltre il 70% delle riduzioni di consumo di energia del Paese negli ultimi 3 anni. Questi investimenti hanno un duplice obiettivo: la riduzione del costo energetico e investimenti in innovazione di processo finalizzati a una maggiore sostenibilità della produzione manifatturiera”.

“Le aziende in questi anni hanno seguito percorsi virtuosi, come migliorare le prestazioni delle soluzioni e delle tecnologie per l’efficienza, che hanno portato benefici a tutti. – ha concluso Eugenio Massetti, delegato all’energia di Confartigianato Imprese – Sono opportunità che, per essere sfruttate, richiedono un impegno e si basano su una visione programmatica in grado di infondere certezze agli investitori e agli istituti di credito per i prossimi dieci anni”.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.

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