I trattamenti galvanici toccano molti oggetti della nostra quotidianità, più di quanti possiamo immaginare. Occhiali, rubinetti, componenti automotive, elettrodomestici, schede elettroniche, arredamento, fibbie e oggetti preziosi: la galvanica (o galvanostegia) è un processo industriale che prevede il trattamento superficiale di oggetti mediante l’applicazione di un sottile strato metallico tramite azione chimica o elettrochimica.
Il risultato? Ai fini meccanici, i pezzi diventano più resistenti a usura e corrosione; in tema estetico e decorativo, la galvanica dona lucentezza ed esclusività ai prodotti. L’Italia, patria del design, della moda e del manifatturiero di qualità, non può sottrarsi alle sfide che toccano questa particolare filiera. Parliamo soprattutto di sostenibilità, trasparenza, efficienza e controllo dei processi. Obiettivi pienamente raggiungibili grazie alle tecnologie digitali.
Per quanto si tratti di una tecnica matura, la galvanica richiede processi complessi e dispendiosi, soprattutto in termini di risorse ambientali. In passato, l’impatto di queste lavorazioni era ancor più significativo: l’energia necessaria per riscaldare i prodotti chimici e la quantità di acqua da utilizzare rappresentavano un serio problema. Oggi è possibile consumare meno e recuperare buona parte delle risorse impiegate, secondo i principi dell’economia circolare.
Ma investire in sostenibilità fa bene, anche economicamente. Il rapporto GreenItaly 2020, realizzato da Symbola e Unioncamere su un panel di 1.000 imprese manifatturiere con 5-499 addetti, conferma che le aziende più green sono anche le più resilienti. Tra le imprese che hanno investito in sostenibilità, infatti, il 16% è riuscito ad aumentare il proprio fatturato, contro il 9% di chi non lo ha fatto.
Non c’è solo l’ambiente, tra le sfide dei trattamenti galvanici. La composizione chimica dei bagni varia molto in base alla commessa. Inoltre, per ottenere lo spessore desiderato bisogna controllare accuratamente parametri quali temperatura, quantità di metallo e acqua, tempo di lavorazione e intensità di corrente.
Insomma, per ottenere risultati in linea con le attese e perfettamente replicabili, è fondamentale utilizzare il giusto mix di materie prime (agenti chimici, sostanze preziose e non, acqua). Bastano un piccolo errore o una banale interruzione per rovinare interi lotti di materiali in un colpo solo. In tema di tracciabilità, infine, conoscere l’origine e le lavorazioni prodotti è una leva strategica di competitività sul mercato, a maggior ragione quando si tratta di made in Italy.
A fronte di questo industriale tutt’altro che semplice, cosa può fare la trasformazione digitale? Molto, soprattutto nel monitoraggio di tutte le fasi della lavorazione. Dalla tracciatura al processo vero e proprio, fino alla gestione energetica, Schneider Electric accompagna le aziende pronte a innovare con strumenti affidabili, flessibili e scalabili.
La piattaforma EcoStruxure per la fabbrica connessa offre soluzioni per:
Ai vantaggi ambientali, operativi ed economici si unisce l’opportunità del Piano Nazionale Transizione 4.0, ulteriore incentivo a digitalizzare anche il settore dei trattamenti galvanici.