La transizione energetica passa dalla digitalizzazione

Digitalizzazione e smart energy sono ormai parte integrante della transizione energetica che sta vivendo il mercato elettrico
transiszione energetica e digitalizzazione

La transizione energetica sta portando un cambiamento radicale nel modo di produrre, di consumare e di pensare l’energia. Le tecnologie stanno modificando in modo irreversibile lo scenario e l’innovazione è un aspetto sempre più preponderante. In questo quadro la smart energy e la digitalizzazione acquistano un’importanza crescente. A evidenziarlo è il convegno organizzato da Althesys dedicato al mercato elettrico italiano e al futuro che lo attende, tra scenari di prezzo e regolatori, policy e strategie industriali.

Nuovi investimenti in rinnovabili e crescita della smart energy

Il settore elettrico vive un momento complesso, tra transizione energetica e riforme. L’Europa si è posta l’obiettivo del 32% di produzione energetica da fonti rinnovabili entro il 2030. Questo «richiederà degli investimenti importanti anche in smart energy, ovvero tutto quello che sta attorno alle rinnovabili per renderli efficienti ed efficaci», segnala Alessandro Marangoni, CEO di Althesys.

Dove dovrebbe andare l’Italia al 2030? Dovrà rivedere al rialzo il target della Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2017, fissato al 28% per le rinnovabili, passando per l’elettrico dal 55% al 62% circa. Per centrare tali obiettivi il fotovoltaico dovrebbe raggiungere i 68 GW, quindi triplicando il valore attestato al 2017 pari a 19,7 GW; anche per l’eolico si prospetta una sfida ardua, dovendo passare dai 9,8 GW dello scorso anno ai 26. Servono quindi poderosi investimenti per centrare il traguardo.

Gli obiettivi di decarbonizzazione pongono nuove sfide per il sistema elettrico, che assiste a trasformazioni tali da non avere precedenti nel settore e a impatti su mercati incerti e sempre più volatili.

È quindi un mercato elettrico che presenta un quadro complesso, caratterizzato anche da alcuni fattori: dal lato domanda si segnala tra gli altri aspetti la mobilità elettrica, che potrebbe avere nel medio-lungo termine, un impatto significativo, mentre dal lato offerta si assiste a uno sviluppo delle fonti rinnovabili non programmabili, che comporterà una capacità flessibile e uno sviluppo delle reti; tutto questo si accompagnerà a un’evoluzione sempre più importante della tecnologia, anche verso una digitalizzazione del sistema e a un incremento dello storage.

Evoluzione tecnologica e quadro regolatorio

Ci si trova di fronte a un quadro in cui stanno emergendo principalmente due aspetti: l’evoluzione tecnologica e il quadro regolatorio: «l’auspicio è che si arrivi a una armonizzazione tra loro», sottolinea Marangoni. Non solo: le strategie e i modelli di business, accanto al ripensamento delle attività esistenti richiedono lo sviluppo di nuove opportunità, in primis gli investimenti in digitalizzazione, sia lato produzione che mercato e clienti, ma anche in tema di smart energy e servizi innovativi.

Dal punto di vista del consolidamento del mercato si notano in materia di rinnovabili alcuni trend tra i quali spicca proprio la crescita della smart energy: su 101 operazioni di mercato registrate nel primo semestre dell’anno, il 16% riguardano proprio questa voce, posizionata dietro all’eolico (34%) e al solare fotovoltaico (33%). Un terzo della quota smart energy riguarda l’emobility.

Il convegno ha fornito anche lo spunto per evidenziare la necessità di strumenti in grado di comprendere meglio gli scenari, come NET (New Electricity Trends), il nuovo strumento per l’analisi e l’interpretazione del mercato elettrico messo a punto dalla società di consulenza strategica.

Digitalizzazione e transizione energetica

Andrea Peruzy, presidente e ad di Acquirente Unico (AU), riprende il concetto di armonizzazione tra la tensione innovativa tecnologica e quella regolatoria e sottolinea che su questo aspetto «l’Italia può certamente diventare un modello», ricordando quanto già c’è, ad esempio il SII, Sistema Informativo Integrato, piattaforma tecnologica istituita presso AU nata per dare ordine a centinaia di standard e linguaggi comunicativi diversi.

«Proprio il SII garantirà il prossimo anno ai consumatori la possibilità di accedere ai propri dati», aiutandoli ad acquisire una sempre maggiore consapevolezza sulla scelta del fornitore di energia elettrica e di gas, «ma anche per programmare e valutare gli interventi di efficienza energetica. Un altro passo verso la transizione energetica, «che pone al centro il consumatore».

Digitalizzazione, superamento Maggior Tutela, consumatori e integrazione rinnovabili sono parti di un tutto. Acquirente Unico è a disposizione del nuovo Collegio Arera per contribuire ad affrontare, insieme a tutti gli stakeholder interessati, le sfide della transizione energetica. Sfide che passano dalla volontà di creare una strategia industriale di lungo periodo basata su quattro punti:

  • innovazione e ricerca tecnologica,
  • sicurezza,
  • formazione;
  • investimenti.

Il fattore sicurezza lo evidenzia meglio in quanto la fornitura energetica deve essere salvaguardata perché da essa dipendono abitazioni, ospedali, aeroporti fino ai computer che sovrintendono alla intelligence nazionale.

«All’energia è legato il funzionamento dei circuiti miniaturizzati, ai blockchain di tutte le tecnologie che magari non ci sono ancora, ma arriveranno presto» e che modificheranno completamente la nostra modalità di lavoro. Da qui la proposta di Peruzy, legata alla istituzione, da parte del Ministero dello Sviluppo economico di una cabina di regia «con tutti gli stakeholder interessati per la predisposizione di un piano industriale energetico per affrontare le sfide della transizione energetica e, quindi, il nostro futuro».

Concorda sul valore della digitalizzazione il presidente di Arena, Stefano Besseghini: «la digitalizzazione del mercato elettrico porterà cambiamenti più rapidi di quanto immaginiamo. In futuro la profilazione degli utenti sarà così importante che i dati sono “the oil of the future” come li ha definiti qualcuno», prevedendo che machine learning e Intelligenza Artificiale saranno presto al nostro fianco. Da qui la necessità «che anche le scelte regolatorie prese siano consapevoli del valore di questi dati».

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.

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