Digital Energy e Smart City: i progetti in Italia

Uno degli elementi fondamentali per permettere alle città di funzionare è l’energia: oggi si parla di energia intelligente, Digital Energy…
digital energy e smart city

Uno degli elementi fondamentali per permettere alle città di funzionare è l’energia, essenziale per lo svolgimento di tutte le attività umane. I progetti di Smart City sono sempre più diffusi e di pari passo cresce la digitalizzazione delle città. Questo vale anche per l’energia, che si fa intelligente, la digital energy.

Digital Energy: che cosa significa

che cosa è la digital energyCon il termine Digital Energy si vuole indicare una nuova forma di energia intelligente, che è tale grazie all’utilizzo di tecnologie digitali lungo tutta la filiera. La digitalizzazione dell’energia riguarda, quindi, ogni fase, dalla produzione dell’energia, alla distribuzione e all’utilizzo della stessa. La Digital Energy comporta l’utilizzo di sistemi informatici per garantire la massima efficienza in fase di distribuzione e per monitorare costantemente la sua erogazione. Questo porta alla raccolta di una grande quantità di dati (big data) e all’utilizzo del cloud.

La Digital Energy, però, arriva fin dentro ogni edificio, integrandosi con il tema degli Smart Building e delle Smart Home, che a loro volta permettono un utilizzo efficiente dell’energia. Quindi, software, hardware, cloud, big data, sensori, sono tutti quegli elementi che permettono di rendere l’energia intelligente. Questa tecnologia digitale, infatti, permette di misurare, gestire i picchi e gli accumuli, evitando gli sprechi e massimizzando l’efficienza.

Un’ulteriore conseguenza della diffusione della Digital Energy è un cambiamento nel ruolo del consumatore, che viene coinvolto in modo più attivo nella gestione dell’energia.

A che punto siamo in Italia?

Le Smart City in Italia crescono e si sviluppano sempre più progetti tesi all’innovazione e alla digitalizzazione. Nonostante ciò, la diffusione delle soluzioni di Digital Energy non è ancora ben consolidata e il nostro Paese si presenta leggermente indietro rispetto ad altri in Europa.

La necessità di digitalizzare la rete elettrica nasce per un bisogno di “rinnovarla” e ripensarla, in quanto con la diffusione delle energie rinnovabili e dello storage, la generazione di energia diventa distribuita e si diffonde il modello della Smart Grid e l’utilizzo di dispositivi come gli smart meter.

La digitalizzazione dell’energia, in Italia, riguarda in realtà diversi settori. Si parla dell’utilizzo di energia per il funzionamento degli edifici, per l’illuminazione pubblica, per la mobilità e tutte le altre infrastrutture. Il Italia esistono progetti relativi alla Digital Energy, che sono più o meno complessi e che danno alla tecnologia digitale un peso più o meno rilevante.

Lo Smart & Strategy Group del Politecnico di Milano, nel Digital Energy Report, ha analizzato 353 progetti attivati in 15 città italiane, relativi al settore dell’energia. Da questo studio emerge che la maggior parte sono, secondo la definizione del rapporto, “analogici”, mentre solo circa il 5% è realmente “digitale”.

I progetti di Digital Energy avviati in Italia

digital energy in ItaliaL’Italia è stato uno dei primi paesi ad introdurre gli smart meter e detiene tutt’ora un record globale per il numero di dispositivi installati. Si tratta di un oggetto che permette la lettura e la gestione dei contatori da remoto, così da poter operare a distanza in modo automatico.

L’utente diventa più consapevole dei propri consumi, si utilizza l’energia in modo più efficiente e la gestione dell’intera rete viene migliorata. Nonostante questo primato, i progetti di Digital Energy a più ampia scala, come detto, non sono ancora molto sviluppati, ma ecco un paio di esempi.

Livorno ha, da poco, avviato un progetto di innovazione urbana basato sul modello ENEA di Smart City. Lampioni intelligenti, sensori, telecontrollo, riqualificazione della rete elettrica, sono solo alcuni degli elementi facenti parte del progetto ES-PA – Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministrazione. All’interno di questo progetto è poi stata sviluppata una piattaforma digitale, chiamata PELL, che permette il monitoraggio dei consumi energetici per la pubblica illuminazione. Si tratta di un sistema che permette la raccolta dati, ma anche un’analisi e una diagnostica dei consumi e dei risparmi.

In Italia sono stati avviati anche dei progetti per lo sviluppo delle Smart Grid, grazie alla collaborazione di enti di ricerca e imprese del settore. Ma un caso particolare è quello di un comune sardo, Bunetti, in cui è stato avviato il primo progetto di Smart Grid comunale, poiché l’amministrazione aveva mantenuto la proprietà della rete e delle relative infrastrutture. Il comune, in cui il livello di produzione di energia rinnovabile è elevato, è stato premiato anche da Legambiente con l’annuale report Comuni Rinnovabili.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico

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