Mario l’Elettricista e l’infrastruttura fisica multiservizio passiva

Mario l’Elettricista, il nuovo compagno di lavoro per gli installatori del settore elettrico di Schneider Electric, affronta l’installazione della fibra ottica e i vantaggi dell’infrastruttura fisica multiservizio passiva
Mario l'elettricista Schneider Electric

L’integrazione dei sistemi è un trend destinato a modificare ruoli e professioni nel campo dell’impiantistica residenziale e commerciale. L’installatore deve evolvere la propria preparazione, allargare i propri orizzonti per creare nuove opportunità di business.

Mario l’Elettricista, il nuovo compagno di lavoro per gli installatori del settore elettrico di Schneider Electric, affronta l’installazione della fibra ottica e i vantaggi dell’infrastruttura fisica multiservizio passiva introdotta con la Legge 164 dell’11 novembre 2014.

L’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio è costituita da adeguati spazi installativi e comprende le installazioni presenti all’interno degli edifici contenenti reti di accesso cablate in fibra ottica, con terminazione fissa o senza fili, che permettono di fornire l’accesso ai servizi a banda ultralarga e di connettere il punto di accesso dell’edificio con il punto terminale di rete.

Il concetto di infrastruttura fisica multiservizio cambia il modo di pensare, progettare e realizzare impianti: fino ad oggi veniva realizzata un’infrastruttura per ogni impianto – allarme, domotico, tv, videocitofonico – ora invece il paradigma è un solo impianto con tante funzionalità.

Cosa cambia per gli installatori?

Mario l’Elettricista affronta una delle problematiche che gli installatori si trovano ad affrontare: lo spazio nei tubi corrugati è spesso insufficiente per infilare i cavi dell’impianto televisivo. Proprio la Legge 164/2014 indica l’obbligo di prevedere spazi installativi adeguati negli impianti dedicati alla distribuzione del segnale televisivo e dell’accesso alla banda ultralarga.

Ma perché passiva? Perché gli apparati – cavi, partitori, derivatori… – non dispongono di componenti di elaborazione di segnali come trasmettitori o ricevitori, ma si limitano a creare una rete di trasporto per le diverse applicazioni.

Come è strutturata l’infrastruttura fisica multiservizio passiva

Segui la prima storia di Mario che racconta come l’architettura tipica sia basata su dispositivi passivi connessi tramite cavi ottici e comprende:

  • distributori di segnali posti nei locali tecnici dell’edificio, definiti Centri Servizi Ottici di Edificio (CSOE);
  • punti di accesso posti nelle singole unità immobiliari dell’edificio, definiti Scatole di Terminazione Ottica d’Appartamento (STOA);
  • punti di connessione dei segnali in fibra ottica di antenna TV /Satellitare definiti Terminali di Testa TV/Satellite.

Per creare una soluzione di rete domestica flessibile e di lunga durata, Schneider Electric propone il kit LexCom Home Essential completo di tutti gli accessori necessari per gestire le esigenze di un bilocale/trilocale, garantendo possibilità di estensione per superfici più grandi.

Qui di seguito il video di Mario l’elettricista, mentre approfondimenti tecnici e normativi sono disponibili sul sito Schneider Electric nella sezione dedicata agli elettricisti.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.

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