Industria 4.0, la trasformazione digitale inizia a scuola

Dal confronto tra formazione e impresa nasce quell’evoluzione culturale accademica verso nuove competenze digitali supportata da Schneider Electric e Hoepli con il volume Industria 4.0
Industria 4.0 parte da scuola

Innovazione ed evoluzione, simboli di una nuova epoca tecnologica culturalmente permeata dalla trasformazione digitale, pongono al mondo imprenditoriale orientato a Industria 4.0 una sfida fortemente legata alle competenze. Difficile, infatti, pensare alla diffusione di smart manufacturing ed ecosistemi digitali – tecnologie già mature e disponibili sul mercato -, quando ancora mancano figure professionali capaci di cogliere l’interconnessione tra processi, prodotti e persone che compongono l’attuale complessità industriale.

Mentre il mercato chiede “competenze per competere” nel nuovo paradigma digitale, il sistema scolastico deve varcare i confini del tradizionale approccio didattico, stimolando quell’interazione tra studenti e mondo del lavoro in grado di generare nei futuri professionisti flessibilità e capacità trasversali. Trait d’union tra formazione e impresa, in questa nuova rivoluzione industriale, l’esperienza di due aziende hanno messo in campo competenze e passione per accompagnare il sistema-Paese italiano a tagliare nuovi traguardi digitali.

Volume industria 4.0Cosa possono fare, insieme, un editore autorevole come Hoepli e un fornitore di soluzioni attento all’innovazione, alla sostenibilità e alla formazione come Schneider Electric? Lo abbiamo scoperto giovedì 18 ottobre, con la tavola rotonda organizzata nella prestigiosa sede milanese di Hoepli per raccontare Industria 4.0, primo volume della nuova collana “Laboratori di Alternanza Scuola & Lavoro – Percorsi formativi per le future professioni”, frutto di una visione comune e integrata della strada da intraprendere per vivere da protagonisti un’evoluzione tanto tecnologica quanto culturale.

Didattica smart per competenze integrate

“L’idea di questo nuovo libro nasce da una relazione attiva ed empatica tra Schneider Electric e Hoepli – esordisce Laura Bruni, Direttore Affari Istituzionali e Relazioni Esterne Schneider Electric -, nella consapevolezza che i risultati migliori si ottengono facendo sistema con altre realtà d’eccellenza. Partendo dal presupposto che per vincere la sfida digitale serve supportare il mercato a partire dai giovani, abbiamo condiviso con Hoepli una diagnosi dalla quale è emersa la mancanza nel mondo scolastico di strumenti utili ad acquisire competenze trasversali legate al mondo industriale”.

Nasce così una collana “corale” che parla al mondo dell’istruzione secondaria come alle università, ai docenti come ai professionisti, supportando quella contaminazione di conoscenze necessaria a creare persone votate al pensiero integrato. “La collaborazione tra un editore e una grande azienda non è mai semplice – aggiunge Giovanni Ulrico Hoepli, amministratore delegato della nota casa editrice -, ma fin dai primi incontri abbiamo riscontrato in Schneider Electric l’interlocutore ideale per realizzare un progetto editoriale e formativo mai visto prima, testimoniato oggi da questo primo “mattone” di una lunga serie iniziative rivolte alle competenze trasversali dei professionisti”. Un corposo percorso di evoluzione culturale accademica verso la trasformazione digitale che inizia proprio dalla tematica interconnessa per eccellenza, quella dell’Internet of Things.

Il volume Industria 4.0 rappresenta il primo tassello dell’evoluzione culturale accademica verso la didattica smart

Perché partire da Industria 4.0 e Internet of Things?

tavola rotonda Industria 4.0 hoepli SchneiderTenendo in forte considerazione il fattore umano – prima che quello economico – della convergenza tra OT e IT, Schneider Electric e Hoepli hanno puntato sull’accrescimento del know-how interno utile a “maneggiare” i sistemi integrati, affidando al formatore Salvino Zocco e al professor Fabrizio Cerri il compito di elaborare il giusto mix tra teoria, pratica e autoverifica in una struttura multidisciplinare sottesa dal fil rouge della connettività. “Possiamo definire questo libro “autosufficiente”, in quanto offre agli studenti tutti gli elementi per lavorare sul campo, sia nei laboratori scolastici, sia nel futuro ingresso sul mercato del lavoro”, spiega Fabrizio Cerri.

Anche Gianfranco Mereu, responsabile attività scuole di Schneider Electric, sottolinea il successo trasversale di questa didattica smart, frutto dell’esperienza ventennale dell’azienda nella formazione degli studenti. “Abbiamo notato con piacere che il volume Industria 4.0 è stato accolto con entusiasmo da diverse realtà scolastiche dei settori industriale, elettrico, meccanico e informatico, a riconferma della trasversalità dell’argomento trattato e di una condivisa necessità di nuove competenze”, conferma Mereu.

Fare cultura digitale sul campo, coinvolgendo aziende, processi e persone

Interessante, nella seconda parte della tavola rotonda moderata dalla giornalista e blogger Alessia Varalda, lo scambio di opinioni tra i protagonisti dell’evoluzione formativa digitale. “La nostra idea di didattica stravolge il rapporto con gli alunni – racconta Fabrizio Berta, direttore del CFP Rebaudengo di Torino –, incentivando una loro partecipazione attiva all’apprendimento, e trasforma l’insegnante in coach, facilitatore di competenze dei propri ragazzi. Cerchiamo di coinvolgere tutte le discipline nel contesto laboratoriale, anche grazie a questo libro, per formare persone capaci di lavorare in team e di innovare il mercato”.

Conferma del successo di un approccio più interattivo alla formazione tecnica viene anche dal rappresentante del MIUR Antonio Scinicariello, convinto del valore aggiunto dei progetti di alternanza scuola lavoro, nell’opportunità di lavorare in gruppo, confrontarsi con persone diverse dai docenti e cimentarsi in reali contesti aziendali. Sul dialogo tra mondo scolastico e aziende locali si sofferma invece Raffaele Crippa, direttore dell’ITS Lombardia Meccatronica: “Le imprese ci chiedono “soft skills”, non grandi esperti di tecnologie verticali. L’apprendimento multitasking promosso da Schneider Electric e Hoepli ha permesso ai nostri studenti di “sporcarsi le mani” con l’interconnessione di processi e tecnologie aziendali”.

Gli studenti diventano protagonisti del proprio percorso formativo e imparano a interpretare le esigenze presenti e future del settore industriale

 Le parole di Marco Buffoni, titolare di A.M.B e System Integrator di Schneider Electric testimoniano in chiusura il circolo virtuoso innescato – non solo nei contesti formativi – dal volume Industria 4.0. “Tutti i giorni abbiamo a che fare con clienti che ci chiedono di migliorare i processi aziendali, noi professionisti siamo chiamati a offrire il meglio, tenendo fede ai requisiti del piano Impresa 4.0 e a un dinamismo tecnologico senza precedenti. Come integratori riscontriamo la mancanza nelle aziende di figure trasversali. Oggi più che mai non solo gli studenti, ma anche tecnici delle aziende e i system integrator possono fare tesoro di questa guida capace di interconnettere la teoria e la pratica dello smart manufacturing”.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.

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