Per fare innovazione, insieme alle nuove tecnologie, sono altrettanto fondamentali nuove capacità, conoscenze e competenze.
L’innovazione – gli addetti ai lavori lo sanno bene – non si fa solo con le macchine, che restano degli strumenti, anche quelli dotati della cosiddetta ‘Intelligenza artificiale’, perché le persone restano al centro del cambiamento. Ma devono assecondarlo, seguirlo, ‘cavalcarlo’. E non subirlo passivamente.
Non è una novità, è così da sempre, ma la grande differenza rispetto al passato portata dalla Digital transformation e dall’Industria 4.0 è la velocità di questo cambiamento. Una rapidità mai provata prima.
Molte aziende negli ultimi anni hanno investito in tecnologie, ora devono puntare allo stesso modo anche sulle competenze. Come? Il manifatturiero del futuro avrà sempre bisogno di forti competenze legate alle attività ‘Core’ che lo caratterizzano. Innanzitutto, la capacità di realizzare quanto richiesto dal mercato, il saper progettare e produrre la soluzione migliore, con la tecnologia migliore.
Si tratta di disporre di competenze legate ai prodotti, che sempre più si trasformano in soluzioni specifiche, basate su prodotti e servizi di qualità, personalizzati rispetto alle esigenze dei clienti durante tutto il ciclo di vita, utilizzando materiali avanzati, forme e design innovativi, tecnologie all’avanguardia.
Ecco quali sono, per esempio, i profili professionali che le aziende cercano e cercheranno sempre di più, secondo le previsioni del World Manufacturing Forum. A partire da:
Con lo sviluppo dell’automazione di tipo collaborativo, la capacità di programmare i co-robot e di interagire con essi risulteranno competenze importanti. Inoltre, emergeranno sempre più il saper monitorare e gestire le attività attraverso dispositivi digitali che ricevono informazioni in tempo reale, saper usare sistemi di Knowledge management e Reporting, risolvere problemi e contribuire al miglioramento continuo.
Ci sono poi altri ruoli specifici in pieno sviluppo, come il ‘dronista’ (l’esperto nell’utilizzo di droni) o il ‘chippista’ (l’installatore di sensori nei processi basati sull’IoT). Un’altra tipologia di ruoli emergenti è quella che riguarda i progettisti di tecnologia, che sono chiamati a progettare dai massimi sistemi delle soluzioni digitali ad aspetti più di dettaglio, come l’interazione uomo-macchina, le soluzioni e i servizi innovativi verso i clienti, o anche i percorsi formativi per le Tecnologie 4.0. Anche operatori specializzati nell’aiutare il cambiamento in azienda, come gli esperti di sviluppo organizzativo o di gestione delle persone e della cultura aziendale, figurano tra i nuovi ruoli che avranno un forte peso nel futuro.
C’è da sottolineare anche la crescente importanza dei temi e delle attività dello Sviluppo sostenibile (sostenibilità economica, ambientale e sociale), che saranno sempre di più integrati in tutti gli aspetti della manifattura. Ciò richiederà competenze tecniche specifiche, ma anche capacità di innovazione e di partnership con altri attori del sistema, che permettano di ridurre le emissioni inquinanti, ottimizzare il consumo energetico, abilitare la manifattura circolare. E, in questo scenario, tante altre figure professionali si vanno creando e sviluppando con i cambiamenti in corso.
Si possono poi considerare le nuove competenze e capacità essenziali per il futuro della Manifattura. Un mix di Hard skills e Soft skills:
Ma anche, capacità di gestire una complessità crescente, fatta di molteplici requisiti e compiti simultanei; avere, o sviluppare, una mentalità interculturale e interdisciplinare; abilità di interazione con le altre persone così come con i sistemi IT e AI, attraverso diverse piattaforme e tecnologie; saper progettare e utilizzare nuove soluzioni di Intelligenza artificiale; conoscenze di Cyber security, Privacy e analisi dei dati.
È poi il caso di sottolineare come l’intelligenza creativa e distintiva dell’attività umana (il lato umano, l’empatia, la capacità di giudizio, le relazioni, la gestione dell’imprevisto, e via dicendo) debbano essere coltivate e facilitate nelle varie attività di lavoro.
È sulla formazione, l’orientamento e la riqualificazione delle persone – professionisti, tecnici, specialisti dei vari settori –, che si giocano le sfide delle competenze del capitale umano, della competitività e dell’azienda del futuro.