Gli AFDD (Arc Fault Detection Devices), in italiano denominati “dispositivi di rilevamento di guasto per arco elettrico”, sono stati introdotti dalla recente normativa di prodotto CEI EN 62606, e il loro scopo è di contenere il rischio di incendio di natura elettrica, in particolare nei circuiti finali di un impianto fisso.
L’arco elettrico è annoverabile tra le potenziali cause d’incendio, i guasti dovuti all’arco si possono distinguere in:
Durante un arco in serie non vi è dispersione di corrente verso terra, di conseguenza le protezioni differenziali non possono rivelarlo. Inoltre, l’impedenza dell’arco in serie riduce la corrente di carico, che manterrà il suo valore al di sotto della soglia di sgancio dei dispositivi di protezione da sovracorrenti (interruttori magnetotermici e fusibili).
Potenziali cause di guasto da arco in serie sono, per esempio, perdite di contatto in prese o morsetti, oppure il danneggiamento dei cavi per schiacciamento.
Nel caso di un arco in parallelo tra il conduttore di fase ed il neutro, la corrente è limitata solo dall’impedenza dell’impianto e dell’arco stesso ed è quindi possibile che la corrente di guasto risultante sia inferiore alla soglia di apertura dei dispositivi di protezione da sovracorrente.
Per quanto riguarda invece la formazione di un arco in parallelo tra fase e terra, il valore efficace di una corrente di guasto verso terra in grado di innescare un incendio, non è legato solo alla frequenza nominale di alimentazione di 50/60 Hz, ma può contenere uno spettro di frequenze più ampio, non previste per le prove degli interruttori differenziali.
L’impiego di dispositivi AFDD va considerato come un’integrazione ai sistemi di protezione tradizionali, in nessun modo questi dispositivi possono sostituire gli interruttori magnetotermici e gli interruttori differenziali.
Nella CEI EN 62606 sono specificate le caratteristiche degli AFDD, attualmente previsti per la protezione dei circuiti monofase in corrente alternata fino a 240 V e fino a 63 A.
La normativa di prodotto indicata tre possibili esecuzioni:
I requisiti per l’installazione degli AFDD sono stati previsti nella norma HD 60354-4-42. Da fine 2017 l’installazione degli AFDD è (almeno) raccomandata in tutta Europa.
In Italia, nella Norma CEI 64-8 V3, pubblicata nel marzo 2017, sono stati aggiunti i seguenti requisiti all’interno della sezione 422 “Protezione contro gli incendi”; devono essere adottati provvedimenti contro il pericolo di «guasto serie» nei luoghi:
A tale scopo, si può adottare una delle seguenti misure:
L’utilizzo di AFDD secondo la norma di prodotto CEI EN 62606 costituisce una misura adeguata per la protezione dai guasti arco serie.
Quando impiegati, gli AFDD devono essere installati (art 532.6) nei circuiti monofase o bifase in c.a. non superiori a 240 V all’origine dei circuiti terminali da proteggere.
Il coordinamento degli AFDD con i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti, se necessario, deve essere conforme alle istruzioni del costruttore.”
La CEI EN 62606 prevede che siano effettuate delle prove atte a garantire l’immunizzazione del dispositivo ad alcuni carichi di mascheratura (aspirapolveri, alimentatori elettronici, dimmer, lampade fluorescenti e alogene, trapani), al fine di assicurare una maggiore affidabilità dell’AFDD.
Questi carichi possono generare forme d’onda o archi operativi similari a quelle dei guasti da arco, l’unità AFDD deve essere in grado di discernere queste forme d’onda dai reali guasti da arco potenzialmente pericolosi.
La norma CEI 64-8 V3 riporta un commento dove viene comunque segnalato al progettista di valutare l’impiego di questi dispositivi in alcune situazioni d’impianto dove la mancanza di alimentazione dovuta ad un eventuale intervento possa comportare situazioni di pericolo, danni ingenti o il mancato funzionamento dei sistemi di sicurezza.
Nota bene: La rubrica fornisce solo indicazioni informative di carattere generale e le risposte non sono sostitutive di pareri resi da professionisti a clienti.