Diagnosi energetica: 3 cose che gli installatori devono sapere

diagnosi energetica

diagnosi energeticaLa diagnosi energetica è per tutte le imprese: scopriamo insieme di cosa si tratta e quali sono gli obblighi di legge.
Sacchi Elettroforniture è al fianco dei professionisti del settore elettrico anche in questo ambito: ha approfondito il Decreto Legislativo sulla diagnosi energetica per poter supportare installatori e impiantisti nel loro lavoro.

Conosciamo meglio il decreto

Il 19 luglio 2014 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 di attuazione della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica che – di fatto – ha introdotto l’obbligo per le grandi imprese energivore (ovvero con un consumo annuo di almeno 2,4 GWh di energia elettrica o di almeno 2,4 GWh di energia diversa dall’elettrica) di effettuare un audit energetico entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni. 
La diagnosi permette di migliorare l’efficienza energetica, riducendo i consumi di energia primaria grazie all’individuazione degli interventi da eseguire sugli impianti e gli edifici.

Quali sono gli obblighi di legge?

diagnosi energetica termografiaIl nuovo obbligo previsto dall’articolo 8 del Decreto Legislativo 4 luglio 2014 prevede che le imprese debbano effettuare una diagnosi energetica ogni 4 anni.

Ma quali sono le imprese che devono effettuare l’audit energetico? Occorre sottolineare che tutte le grandi imprese hanno l’obbligo di effettuare la diagnosi e avrebbero dovuto mettersi in regola entro il 5 dicembre 2015, nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale. Inoltre ogni 4 anni, secondo i requisiti stabiliti dall’allegato 2 del decreto è necessario provvedere a una nuova verifica.

Ma cosa si intende per grandi imprese? Sono incluse in questa categoria quelle che superano i 250 dipendenti, un bilancio annuale superiore a 43 milioni di euro e un fatturato superiore a 50 milioni di euro. Per quanto riguarda le imprese energivore, queste devono eseguire gli audit energetici sempre ogni 4 anni, indipendentemente dalla loro dimensione. Inoltre sono tenute a migliorare l’efficienza eseguendo gli interventi individuati dalla diagnosi energetica oppure possono implementare sistemi di gestione conformi alla norma ISO 50001.

Ci sono ovviamente delle eccezioni: le grandi imprese che hanno adottato sistemi di gestione conformi EMAS e alle norme ISO 50001 o EN ISO 14001, infatti, non sono obbligate a patto che il sistema di gestione includa un audit energetico.

Quali sono le sanzioni?

Le imprese che non hanno provveduto a eseguire la diagnosi energetica entro il 5 dicembre scorso sono soggette a una sanzione amministrativa pecuniaria di cui all’articolo 16, comma 1 del D.Lgs. 102/2014. Stessa sanzione nel caso non vengano eseguiti gli audit successivi. 

In caso di mancata diagnosi energetica la sanzione è compresa tra 4.000 e 40.000 euro

In caso di mancata diagnosi energetica la sanzione è compresa tra 4.000 e 40.000 euro, dimezzabile da 2.000 a 20.000 euro in presenza di diagnosi non conforme a quanto indicato nel Decreto. Inoltre anche in caso di sanzione è poi obbligatorio effettuare la diagnosi energetica e comunicarla all’ENEA.

Da gennaio, infine, è entrato in vigore l’aumento delle penali per basso cosphi: il limite minimo per il quale scatta la fatturazione della potenza reattiva passa da 0,9 a 0,95. 

Chi può effettuare la diagnosi energetica?

Il decreto stabilisce che la figura incaricata debba essere un esperto di gestione energetica, il cosiddetto Ege.  Ovviamente per essere un Ege è necessario ottenere un certificato secondo la Uni Cei 11339 da parte di organismi accreditati.
La certificazione attualmente è volontaria, ma dal 19 luglio 2016 diventa obbligatoria al fine di garantire qualità e conformità degli interventi e degli audit.
Gli enti accreditati certificano gli Ege secondo i requisiti indicati dalla norma (Uni 11339), che prevede per questa figura due profili professionali: civile (include terziario e pubblica amministrazione) e industriale (tutti i processi produttivi).

Cosa può fare Sacchi Elettroforniture per gli installatori?

Sacchi Elettroforniture, grazie a un team di 40 tecnici specializzati, assiste l’installatore e l’impiantista relativamente alla normativa e alla legislazione vigente attraverso consulenza tecnica. L’azienda è inoltre in grado di fornite tutti gli strumenti adatti a svolgere una diagnosi energetica, in particolare con due prodotti specifici: la termocamera HT e l’analizzatore di rete AMRA.

La termocamera HTdiagnosi energetica Termocamera HT

La termocamera professionale è uno strumento indispensabile per la rilevazione delle irregolarità termiche degli involucri edilizi, individuare le dispersioni di calore o malfunzionamenti di impianti di climatizzazione e riscaldamento, variazioni di temperatura nell’impiantistica: dal monitoraggio dei quadri alla verifica dei cicli di lavoro di parti meccaniche in movimento.

E’ perfetta, inoltre, per ricercare guasti nelle singole celle dei pannelli fotovoltaici.

Analizzatore di rete professionale AMRA

diagnosi energetica analizzatore amraIdeale per la esigenze di analisi e conteggio energetico, è adatto ai servizi di controllo e di manutenzione degli edifici; permette di ottenere un’istantanea delle principali caratteristiche della qualità della rete elettrica.

Grazie al Sistema Plug & Play è possibile collegare diversi tipi di sensori contemporaneamente e impostare la configurazione dei rapporti ottenendo una lettura diretta delle misure.

 

 

 

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