Crescono le prestazioni del proiettore a laser Panasonic Space Player, soluzione ibrida per illuminazione e proiezione che ora è ancora più luminosa e migliora le proprie prestazioni beneficiando del nuovo software Content Manager.
Recentemente premiato con il DIVA Award presso la fiera VISCOM 2016, il proiettore è facilmente integrabile all’intero dei sistemi a binario per illuminazione già esistenti in molte applicazioni e si distingue per caratteristiche tecnologiche avanzate quali luminosità a 2.000 lumen e sorgente di luce a laser, che ne consentono un funzionamento continuo per 20.000 ore e lo rendono una soluzione ottimale per installazioni in ambito retail e tempo libero (museale, entertainment, ecc.).
La versione PT-JX200 include il software di nuova concezione Content Manager, che supporta funzionalità intuitive di “digital signage” quali l’accensione e lo spegnimento automatici temporizzati, la riproduzione di playlist, la commutazione degli ingressi e la regolazione automatica del livello di luminosità.
A fianco della tecnologia a laser DLP a 1 chip Solid Shine di Panasonic, Panasonic Space Player integra un motore ottico senza filtri, che assicura un utilizzo prolungato senza interventi di manutenzione e la funzione Colour Matching, che favorisce l’utilizzo anche di diversi proiettori simultaneamente e permette di orientare automaticamente la proiezione in qualsiasi direzione, con una flessibilità totale sull’asse orizzontale.
Perfetta anche l’adattabilità alle diverse esigenze di allestimento, grazie al design compatto, nei colori bianco o nero, e alla disponibilità sia di un supporto standard per installazione a soffitto, sia di uno opzionale per il montaggio su tavolo (PT-JX200F).
Come spiega Thomas Vertommen, European Projector Product Marketing Manager di Panasonic: «È semplicissimo integrare Panasonic Space Player nelle infrastrutture per illuminazione già esistenti, creando effetti AV di grande impatto, contenendo tra l’altro i costi di installazione e arricchendo di valore reale e tangibile la “user experience” durante lo shopping, un pranzo o una cena al ristorante o una visita ad un museo».