Sistemi di illuminazione smart con sensori di presenza e luce naturale

I sistemi di illuminazione smart con sensori di presenza e di rilevamento della luce naturale fanno la differenza quando si parla di risparmio energetico e design orientato al benessere
Sensori di presenza per rendere l'illuminazione più efficiente

L’edilizia contemporanea è sempre più attenta al benessere e all’efficienza energetica, creando sinergie tra soluzioni progettuali e nuove tecnologie in grado di rispondere a tutte le più moderne esigenze. Dalla sostenibilità al comfort interno, infatti, i sistemi intelligenti possono fare una concreta differenza. L’illuminazione, in particolare, è uno dei campi in cui si è sperimentato maggiormente, con applicazioni di dispositivi smart ormai ampiamente diffuse anche in ambito residenziale. Si parte con piccoli oggetti a costi accessibili, magari meno innovativi, ma in ogni caso molto efficaci quando si parla di risparmio energetico e automazione. È chiaro che per i migliori risultati è necessario un approccio di più alto livello, con una progettazione più complessa e valutazioni commisurate al contesto di applicazione. Se si parla di grandi edifici per uffici, ad esempio, un approfondito studio illuminotecnico è essenziale. Anche per quanto riguarda la componente tecnologica, si supera la semplice installazione di lampade intelligenti e si introducono sensori di presenza o sensori di rilevazione di luce naturale.

L’illuminazione smart: gli elementi essenziali

L’illuminazione smart si basa sull’interconnessione tra sorgenti luminose, sensori e sistemi di controllo centralizzati. I sistemi di illuminazione evoluti utilizzano tecnologie per il monitoraggio e la gestione remota dei corpi illuminanti. L’intero funzionamento delle soluzioni installate, infatti, si basa su meccanismi di automazione e sul controllo avanzato.

I componenti principali di questi sistemi includono sorgenti LED ad alta efficienza e lunga durata, essenziali in qualsiasi ambito (al di là del fatto che siano o meno smart), ma anche la sensoristica, necessaria per la raccolta di dati in tempo reale.

Smart Lighting: le best practice

Le piattaforme di gestione intelligente, accessibili tramite app o software su cloud, sono l’ultimo pezzo per assicurare un controllo avanzato di tutti i dispositivi installati, garantendo anche un accesso ai dati storici di funzionamento. A seconda dei casi, poi, si possono valutare tecnologie che sfruttano l’Internet of Things o eseguire opere di cablaggio specifiche per creare l’infrastruttura necessaria per la nascita di uno smart building che ricorre anche a sistemi complessi ed evoluti.

Sensori di presenza: come funzionano e le principali applicazioni

I sensori di presenza sono dispositivi in grado di rilevare l’occupazione di uno spazio per attivare o disattivare l’illuminazione. Tra le tecnologie più diffuse ci sono i sensori PIR, ossia Passive InfraRed, capaci di rilevare i movimenti grazie alle variazioni di temperatura generate dai corpi in movimento all’interno dell’area monitorata.

Esistono sensori con precisione di rilevamento anche molto differenti e, nel campo dell’illuminazione, si usano da moltissimo tempo in tutti quei luoghi in cui il passaggio elevato di persone richiede di illuminare gli ambienti frequentemente. Grazie a questi sensori non è necessario intervenire manualmente e, allo stesso tempo, si evitano inutili sprechi di energia. Se non serve, la luce non si attiva.

Proprio per questi motivi trovano spesso applicazione in uffici, servizi igienici o luoghi pubblici. In fase progettuale è fondamentale posizionare strategicamente i sensori per coprire efficacemente l’area d’interesse, evitando zone d’ombra e ottimizzando la sensibilità del rilevamento.

Sensori di luce naturale, per la migliore regolazione

Il principio del “daylight harvesting” consiste nel modulare l’intensità della luce artificiale in base alla disponibilità di luce naturale. I sensori misurano i livelli di lux presenti nell’ambiente e, tramite algoritmi di controllo, regolano i corpi illuminanti per mantenere costanti i valori target.

Ciò permette la migliore regolazione della luce artificiale, assicurando sempre il livello di illuminazione desiderato in un ambiente. Si tratta di un approccio che parte dall’esigenza specifica di quel luogo, anche sulla base delle funzioni che vengono assolte, gestendo luce naturale e luce artificiale come strumenti per il raggiungimento del massimo comfort.

La rilevazione della luce ambientale può essere puntuale o diffusa, anche base alle specificità del luogo e delle esigenze progettuali. Questi sensori si interfacciano con i sistemi di controllo dei corpi illuminanti e ne permettono la regolazione. Nel caso di edifici multifunzione è consigliabile individuare differenti zone di controllo, per ottimizzare l’intervento.

Progettazione integrata e vantaggi

La progettazione di un sistema di illuminazione smart richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge architetti, lighting designer, ingegneri impiantisti ed esperti di automazione. Si parte senza dubbio da un’analisi dei requisiti funzionali e prestazionali richiesti, strettamente connessi al contesto e alle funzioni ospitate dall’edificio. È compito del progettista occuparsi dello studio illuminotecnico, anche ricorrendo a simulazioni tramite specifici software, in grado di integrare anche le più moderne tecnologie. La successiva realizzazione e posa in opera richiede competenze ed esperienza, motivo per cui è essenziali rivolgersi a professionisti e aziende specializzate, con conoscenza approfondita di illuminazione evoluta.

Per quanto riguarda i vantaggi, è importante partire da un buon progetto, che prevede una zonizzazione coerente con l’uso degli spazi, scenari programmabili (riunioni, pausa, cleaning mode) e una facilità di manutenzione tramite diagnostica remota. Se tutto è studiato in modo corretto, quindi, oltre all’efficienza energetica e al comfort interno visivo, si aggiunge anche quello economico.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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