Un recente studio condotto da Smart Home League su 6.000 europei offre cifre interessanti in merito alla voglia di acquistare e utilizzare dispositivi per la domotica.
Se l’interesse è alto, lo stesso non si può dire per il numero di installazioni attive. Lo studio rivela infatti che il 71% degli intervistati non si avvale di alcun dispositivo domotico. Evidentemente molte delle soluzioni oggi disponibili sul mercato non soddisfano le esigenze effettive dei consumatori o risultano troppo care.
Tra questi, però, il 37% intende acquistare un articolo smart nei prossimi dodici mesi, mentre tra chi già dispone di apparecchi domestici intelligenti la quota di chi desidera acquistarne uno aggiuntivo sale addirittura al 68%. Ciò lascia concludere che i consumatori che hanno già raccolto esperienze con la domotica ne riconoscano il valore aggiunto e ne apprezzino i benefici.
Fondamentalmente i cittadini europei intervistati da Smart Home League cercano di semplificare le attività più noiose, ripetitive o che richiedono molto tempo per essere svolte.
Accendere o spegnere la luce o il riscaldamento, anche da remoto, ma anche attività più impegnative come passare l’aspirapolvere o ritirare pacchi alla posta. Con soluzioni domotiche adeguate i produttori avrebbero quindi la possibilità di raggiungere un’ampia quota di potenziali acquirenti, visto che due terzi (63%) dei partecipanti allo studio hanno confermato di non disdegnare l’idea di abitare in una casa connessa i cui dispositivi li aiutino nella quotidianità.
L’indagine segnala anche che per la gestione degli apparecchi domotici il 40% degli europei intervistati si avvale prevalentemente di app per smartphone. Tuttavia aumenta la quota di utenti che preferiscono utilizzare comandi vocali (28%) grazie alla disponibilità dei numerosi assistenti vocali come Amazon Alexa, Google Home e persino Siri di Apple.
Cogliere le giuste opportunità, semplificando la vita degli utenti finali attraverso l’adozione delle tecnologie più idonee, secondo lo studio di Smart Home League porterà a un raddoppio degli utilizzatori di dispositivi connessi nel giro di pochi anni.