
Efficienza energetica, sostenibilità e digitalizzazione hanno molto a che fare con il mondo dei motori elettrici. Il 91% delle aziende recentemente intervistate da ABB pone in cima alla lista dei fattori per la scelta delle tecnologie proprio l’efficienza. Un altro 94% sta investendo o pianificando nuove strategie legate alla sostenibilità dei processi.
L’innovazione ricopre un ruolo fondamentale in questo sviluppo. Poiché investire in motori elettrici di ultima generazione, come la tecnologia SynRM con efficienza fino a IE6, è già un’azione efficace per sostenere la crescita. I tempi di ritorno dell’investimento misurabili in mesi anziché in anni ne dimostrano gli ulteriori vantaggi, sia per l’ambiente sia per la competitività aziendale.
La ricerca, condotta lo scorso giugno da ABB e Sapio Research coinvolge quasi 2.400 aziende a livello globale e 250 realtà italiane. Al centro, l’attività dei principali decision maker industriali di Usa, Regno Unito, Germania, Italia, Francia, Australia, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Thailandia, Arabia Saudita, Brasile, Corea del Sud e India. Con aziende operative in diversi settori quali costruzione di macchine (OEM), energia/power, food & beverage, metal e chemical. Praticamente tutte, viste le percentuali, mostrano una forte propensione all’innovazione e soprattutto all’efficienza energetica e operativa.

“Questo sondaggio fornisce una visione preziosa di come le aziende stiano dando priorità all’efficienza energetica non solo per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, ma anche per ottenere ritorni finanziari misurabili – spiega Francesco Morrone, Local Division Manager Motors & Generators di ABB Motion Italia -. Circa metà delle realtà italiane coinvolte ritiene i motori elettrici una risorsa fondamentale non solo come strumenti tecnici, ma come elementi per il raggiungimento degli obiettivi aziendali”. Non a caso, dunque, tre imprese su quattro reputano i motori elettrici rilevanti per il proprio percorso sostenibile. In particolare, grazie alla riduzione dei consumi abilitata da nuove soluzioni ad alta efficienza.
Quasi tutte le aziende intervistate riconoscono che i motori ad alta efficienza energetica possono aggiungere valore a prodotti e attività. Dalla survey emerge anche che questi decision maker sono sempre più concentrati sulla sostenibilità, spesso per rispondere alla “pressione” subita dai clienti. Una filiera sempre più orientata al green & digital che investe, in primis, nelle soluzioni tecnologiche per aumentare l’efficienza energetica.
Sebbene l’innovazione sia ormai avviata, alcune barriere ancora inibiscono gli investimenti presso alcune realtà produttive. A cominciare dai costi iniziali elevati e dai timori per l’integrazione con i sistemi esistenti e le possibili interruzioni della capacità produttiva. Pur rappresentando un freno, i costi sono anche uno stimolo a ragionare nel medio-lungo periodo. Il 99% delle aziende considera infatti i risparmi a lungo termine come il principale ritorno sull’investimento (ROI) delle iniziative di efficienza energetica.
Quando si tratta di motori ad alta efficienza energetica, l’88% delle aziende mondiali e l’82% in Italia ritengono prioritaria la pubblicazione di una dichiarazione ambientale di prodotto (EPD). Per rispondere a questa esigenza, ABB ha lanciato il programma EcoSolutions, che fornisce trasparenza sull’impatto ambientale dei prodotti nell’intero ciclo di vita, dalla nascita allo smaltimento.
La maggior parte delle aziende considera anche il Total Cost of Ownership (TCO) un fattore significativo nell’acquisto di nuovi motori elettrici. Considerando un lungo periodo di vita, il costo di un motore efficiente è di gran lunga inferiore a quello dell’elettricità che lo alimenta. Un esempio? Per un SynRM IE6, il costo iniziale copre circa il 2% del suo TCO. La manutenzione l’1% e il restante 97% riguarda l’elettricità.

Le imprese stanno aumentando gli investimenti in tecnologie innovative per trarre vantaggio dalla digitalizzazione, concentrandosi su automazione e soluzioni con intelligenza artificiale. Guardando alla digitalizzazione dei motori elettrici, i fornitori tendono sempre più a sfruttare dati e monitoraggio remoto per migliorare la propria offerta di servizi. Il mercato apprezza: il 99% delle aziende intervistate ritiene che l’utilizzo di motori elettrici connessi digitalmente rappresenti un valore aggiunto. In particolare, ai fini del monitoraggio predittivo per migliorare disponibilità e sicurezza del motore.
In ultimo c’è la crescita dell’e-commerce come canale di acquisto per i motori elettrici. Quasi tutti gli intervistati vedono come primo vantaggio l’ampia gamma di opzioni e il confronto più agile tra i prodotti. Nei 21 Paesi che vedono pienamente operativo l’e-commerce di ABB, i clienti apprezzano la velocità, la flessibilità nella selezione dei prodotti, la facilità di configurazione, la conferma dell’ordine e la tracciabilità. Insomma, l’atteggiamento delle imprese riflette la necessità di adattarsi a un contesto sempre più regolamentato e competitivo. Dove l’innovazione, la digitalizzazione e la responsabilità ambientale sono fondamentali per programmare una crescita a lungo termine.
