L’anidride carbonica è un nemico silenzioso che si nasconde nei nostri spazi quotidiani. Inodore, incolore e impercettibile, si accumula gradualmente negli ambienti chiusi come case, uffici e cantine, trasformandosi in una minaccia seria per la nostra salute quando supera determinati livelli di concentrazione.
Pur essendo naturalmente presente nell’aria che respiriamo, la CO2 diventa infatti pericolosa quando si accumula oltre certe soglie. Superate concentrazioni di 1000, 2000, 3000 e 5000 ppm (parti per milione), iniziano a manifestarsi sintomi come pesantezza, affaticamento, difficoltà di concentrazione e sonnolenza. Oltre questi valori, la situazione peggiora progressivamente, portando a confusione, mancanza di respiro e, nei casi più gravi, perdita di coscienza.
In questo contesto, il rilevatore Beta CO2 di Geca rappresenta molto più di uno strumento utile per rispettare le normative: è un dispositivo salvavita che monitora costantemente l’aria ambientale, segnalando tempestivamente la presenza di pericolosi accumuli di CO2.
Il sensore di Beta CO2 ha una durata operativa superiore ai sei anni e funziona regolarmente in un ampio range di temperature (da -10 °C a +45 °C). Il sensore a cella elettrochimica garantisce elevata sensibilità e precisione nel controllo dell’aria, evitando al contempo fastidiosi falsi allarmi.
Il sistema di notifica è progettato per essere chiaro e immediato: un intuitivo sistema basato su Led luminosi e segnali acustici si attiva non appena la concentrazione di CO2 supera una delle quattro soglie preimpostate. Il dispositivo include anche un sistema di autoanalisi che segnala immediatamente eventuali guasti o anomalie e avvisa quando è necessario sostituire il dispositivo.
Rispetto ad altri sistemi analoghi, Beta CO2 risulta semplice da utilizzare: non richiede una progettazione dedicata, installazione specialistica e collegamento a centrali di monitoraggio. Basta fissarlo alla parete, collegarlo all’alimentazione e inizia immediatamente a monitorare l’aria ambientale.
