In un contesto storico in cui efficienza energetica e riduzione dei costi sono fattori trainanti in ogni decisione che riguarda il settore impiantistico, illuminazione inclusa, il tema della riqualificazione dell’esistente diventa prioritario. Che si tratti di ambiente pubblico, piuttosto che privato, l’esigenza è in ogni caso quella di assicurare una qualità della luce elevata, riducendo al contempo sprechi e consumi energetici.
Obiettivi connessi senza dubbio all’esigenza di contenere l’impatto ambientale di imprese, città ed edifici, ma anche legati alla ricerca di una maggior ottimizzazione dei costi di gestione.
L’illuminazione, del resto, è fondamentale per l’utilizzo degli spazi chiusi, al di là della loro funzione, e anche per la sicurezza e la fruibilità dei luoghi all’aperto. Pertanto, è indiscussa protagonista di ogni centro urbanizzato e di ogni edificio.
Proprio questa capillarità e diffusione sul territorio rende tanto importante attuare interventi di efficientamento e miglioramento sui sistemi di illuminazione esistenti, facendo la differenza in termini di sostenibilità, economicità, benessere e sicurezza delle persone. Vi sono differenti soluzioni da poter attuare, grazie anche alle più evolute tecnologie disponibili oggi sul mercato, e tra queste ci sono anche il relamping e il revamping che, per quanto simili nel nome, indicano due differenti interventi, entrambi interessanti e vantaggiosi.
Con il termine relamping si indica un intervento di riqualificazione del sistema di illuminazione che si concentra esclusivamente sulle sorgenti luminose installate. Questo significa che da un punto di vista impiantistico non si apporteranno cambiamenti o modifiche significative, ad eccezione della sostituzione delle lampade già installate.
Una scelta che permette di sostituire le sorgenti obsolete, inefficienti o anche inadeguate a eventuali nuove esigenze di illuminazione, con tecnologia più moderna, generalmente a LED. Il relamping può essere effettuato in differenti contesti, sia all’interno degli edifici, che all’esterno. Viene spesso individuato come soluzione ottimale anche in ambito pubblico, in quanto offre l’opportunità di mantenere l’intero corpo illuminante esistente e cambiare solo la lampada. Viene regolarmente effettuato anche in ambito commerciale e industriale, per mantenere nel tempo le migliori condizioni luminose.
Differentemente da quanto avviene con un relamping, il revamping prevede un vero e proprio aggiornamento integrale del sistema di illuminazione. Non si sostituiscono esclusivamente le lampade, ma si interviene sugli impianti elettrici, installando e modificando eventuali componenti.
Si parla, quindi, anche di sistemi per il controllo dell’illuminazione, di digitalizzazione dell’impianto e anche di una revisione generale dell’esistente, integrando il tutto con una nuova attività di progettazione. In sostanza, può essere paragonato a un intervento di manutenzione straordinaria, che si pone lo scopo di ottimizzare le funzionalità e migliorare in modo significativo l’efficienza energetica dell’intero sistema.
Negli ambienti chiusi, questi interventi servono anche per rimodellare la luce, predisponendo nuove soluzioni per l’illuminazione o ridistribuendo quelle esistenti, così da rispondere anche a nuove esigenze funzionali.
La scelta tra relamping e revamping dipende principalmente dalle specifiche esigenze del contesto e dall’obiettivo del progetto di riqualificazione.
I vantaggi del relamping sono principalmente connessi alla semplicità dell’intervento e ai suoi costi contenuti, in quanto la sola sostituzione delle sorgenti luminose esistenti assicura un mantenimento dell’impiantistica in essere. I tempi di realizzazione, poi, sono decisamente brevi e contenuti. In ogni caso è una soluzione per migliorare l’efficienza energetica dell’illuminazione, grazie alle nuove lampade efficienti, e ridurre i costi di manutenzione. La sostituzione delle lampade, poi, incide direttamente anche sulla qualità della luce, altro aspetto fondamentale in ogni contesto.
Anche con il revamping si punta su efficienza energetica e riduzione dei costi di gestione, ma con una visione globale sull’intero impianto. Non sono solo le lampade, infatti, incidere su prestazioni e costi. Aumenta la flessibilità e la possibilità di controllo dell’illuminazione, oltre che offre la possibilità di integrare tutte le nuove tecnologie connesse per la smart city e gli smart building.
In conclusione, non si può che confermare che non è corretto definire una soluzione “giusta” a priori, in quanto la risposta a quale dei due interventi sia il migliore da attuare è strettamente connessa agli obiettivi del progetto e alle condizioni dell’esistente.
Se lo scopo è quello di ridurre il consumo energetico, ma agendo in tempi brevi e con costi contenuti, è chiaro che si dovrà optare per un relamping. Chiaramente, è fondamentale che l’impianto e le strutture esistenti siano in buone condizioni e adeguate alle attuali esigenze.
Se, invece, è necessario rimodellare in modo integrale il sistema di illuminazione e non si hanno particolari vincoli di tempi e budget, il revamping è la soluzione migliore per modernizzare in modo completo l’impianto esistente. È un intervento più complesso e costoso, ma offre un ventaglio di opportunità di miglioramento più ampio.
